Scozia, Isole Orcadi: quel misterioso cerchio di pietre, il sito neolitico di Skara Brae e le barriere di Churchill…
Giovanni Bosi, Isole Orcadi / Scozia
Un misterioso ed intrigante cerchio di pietre che sembra guardare all’universo. Siti preistorici come quelli di Skara Brae e di Mass Howe, fino alla storia più recente con la testimonianza delle barriere di Churchill e le vicende di Skaill House, la dimora signorile del 1620 legata ai proprietari terrieri. Questo e molto altro c’è da scoprire sulle scozzesi isole Orcadi, nel Mare del nord.
(TurismoItaliaNews) Base di partenza per le Isole Orcadi, a 40 minuti di navigazione, può essere John o'Groats, “the first and the last of Scotland”, il primo e l’ultimo luogo della Scozia, dove vale la pena trascorrere una notte per scrutare un fantastico cielo stellato (sempre che le condizioni meteo lo permettano) in attesa di imbarcarsi l’indomani sulla motonave Pentland Venture, con la possibilità di intercettare durante la traversata foche e bellissime pulcinelle di mare.
Le Orcadi – un arcipelago composto da un centinaio di isole di cui solo una ventina abitate – sono un’appendice irrinunciabile per chi si reca in Scozia. E questo perché sono davvero irresistibili con i loro paesaggi incantevoli costellati di spiagge di sabbia, imponenti falesie a strapiombo sul mare, laghi tranquilli, scogli rocciosi. E dove la storia, in ogni momento, ha scritto pagine importanti, che peraltro riguardano da vicino anche gli italiani.
Come nel caso delle famose barriere di Churchill fatte costruire durante la seconda guerra mondiale ai nostri connazionali prigionieri di guerra utilizzando blocchi di cemento gettati nei canali tra le isole per impedire il passaggio dei sottomarini tedeschi, uno dei quali arrivando non visto aveva provocato la distruzione della nave da guerra inglese Royal Oak alla fonda nella baia Flow. E’ stato per questo motivo, a fronte di 800 morti, che i britannici hanno deciso di gettare sul fondo del mare, da isola a isola, 66.000 enormi blocchi di cemento (ciascuno del peso fra 5 a 10 tonnellate) in modo da creare massicce barriere di pietra e cemento, al di sopra delle quali sono state poi costruite strade rialzate, quelle sulle quali ancora oggi si transita. Con un accorgimento tecnico: spigoli ed interstizi dei blocchi sono stati posizionati in modo tale da impedire che la marea invada i nastri stradali. Non a caso, in tema di maree, qui nelle Orcadi sorge anche un Centro europeo di energia marina…
Ma questo è solo un capitolo delle tante storie che le Orcadi raccontano. Tra i centri da visitare ci sono Stromness, nella sua baia protetta, e soprattutto sulla Mainland il capoluogo Kirkwall con la cattedrale di St. Magnus costruita nel 1137 con pietre arenarie rosse gialle, una chiesa presbiteriana che è un mix tra stile romanico o normanno europeo e primo gotico. In realtà i pezzi forti sono le antichissime vestigia antiche come quelle di Skara Brae, il sito archeologico inserito dall’Unesco nel Patrimonio mondiale dell’Umanità e il cui ritrovamento nel 1850 è stato fortuito: l’erosione del mare sulla costa sabbiosa ha fatto tornare alla luce i resti di imprevedibili insediamenti neolitici, con i resti del villaggio meglio conservato che risalgono al 3100 avanti Cristo. Una testimonianza straordinaria, uno dei più importanti al mondo visto che lo stato di conservazione di Skara Brae è senza precedenti per un insediamento preistorico nel nord Europa. Ed è suggestivo pensare che 5000 anni fa il Mare del Nord si poteva attraversare a piedi consentendo spostamenti dalla Scandinavia fino alle Orcadi. Di fronte al villaggio c'erano un lago ed un altro lembo di terra che con il passare dei scoli sono stati in parte inglobati dal mare del Nord, anche se il tempo ha saputo conservare pressoché intatte quelle capanne neolitiche scavate dagli uomini primitivi tra i rifiuti organici compattati e rivestite di pietra, coperti con la paglia e in alcuni tratti di piccole dimensioni con lastre di pietre.
Altrettanto straordinari i reperti rinvenuti, come macine, pagliericci, recipienti di pietra per conservare esche vive. Anticamente da queste parti le temperature erano più alte tanto che si coltivava il grano mentre oggi si riesce a coltivare soltanto l'orzo. Visitare questo sito è come insomma sfogliare un libro di storia. E questo è il motivo per cui l’Unesco ha deciso di iscrivere Skara Brae insieme a Maes Howe (una grande tomba a camera), i due cerchi di pietre cerimoniali di Stenness e il Ring of Brodgar insieme ad una serie di sepolture non escavate nel Patrimonio mondiale dell’Umanità. Di fatto questo gruppo di monumenti neolitici costituisce un importante scenario culturale preistorico che dà una rappresentazione unica della vita in questo remoto arcipelago nel nord della Scozia circa 5.000 anni fa.
L’altro luogo ricco di fascino e di mistero è proprio The Ring of Brodgar, ovvero monoliti di grandi dimensioni posizionate in verticale sul terreno in modo da formare un cerchio di 103 metri di diametro. Risale al 2500 avanti Cristo ed è il terzo sito più importante della Gran Bretagna: in origine aveva forse complessivamente 60 pietre, oggi ne restano 21 e sul suo significato ci sono diverse interpretazioni. Forse serviva per lo studio delle costellazioni, oppure per cerimonie religiose o magari potrebbe trattarsi di un cerchio della vita. I ricercatori hanno accertato che le pietre utilizzate arrivano da una cava che si trova a 10 km, trasportate sin lì quando ancora la ruota non era stata inventata.
E poi c’è Skaill House, dove è una sosta è d’obbligo: è una dimora signorile del 1620 preservata così com'era nel 1950, quando ancora era abitata dalla famiglia Scarth. Costruita da George Graham, vescovo delle Orcadi, Skaill House è sempre stata occupata dai Laird - proprietari terrieri in lingua scozzese - le cui rendite provenivano dagli affitti, che all'epoca erano pagati in natura, con prodotti locali. Su un muro della sala d'ingresso si possono ancora vedere due Bismar di legno ed una Pundlar, due tipi di antiche bilance norvegesi ad uso agricolo.
Il valore del patrimonio terriero del distretto di Breckness, al quale Casa Skaill appartiene, ha subìto fasi alterne da attribuire alle altalenanti situazioni economiche e ai diversi temperamenti dei Laird. Gran parte della proprietà fu venduta nella prima parte del XX secolo. Al maggiore Malcom Macrae si deve il restauro dell'edificio, aperto al pubblico il 1° giugno 1997: la sala d'ingresso è la sola parte della casa che è stata modificata per poter accogliere i visitatori. Originariamente c’era un corridoio che portava dall'entrata alla sala principale e alla dispensa del maggiordomo. Proseguendo verso la sala da pranzo si può osservare come la porta fungesse anche da passavivande.
Ma le Isole Orcadi sono splendide da vivere anche con il trekking attraverso sentieri e percorsi che consentono di apprezzarle e goderle in tutta la loro unicità.













