TREND | L’agricoltura toscana vale 3,7 miliardi di euro, circa 12mila imprese sono guidate da donne

L’enogastronomia sempre più driver di turismo, Toscana prima regione d’Italia per numero di comuni a vocazione “culturale, storica, artistica e paesaggistica”. Cresce il numero degli occupati del settore (+12,8%), in controtendenza rispetto alla media nazionale (-3,1%). I dati nella ricerca Ismea presentata a Buy Food Toscana, vetrina internazionale dei prodotti agroalimentari a indicazione geografica, che ogni anno attrae buyer e stampa da tutto il mondo.
(TurismoItaliaNews) Una “miniera d’oro” da 3,7 miliardi. A tanto ammonta il valore della produzione agricola della Toscana, che nel 2023 si conferma la prima regione in Italia per superficie destinata a produzioni certificate (Ig food) con oltre 75mila ettari, pari al 12,3% del totale regionale (612.880 ettari). Un dato che supera di cinque volte quello nazionale, attestato al 2,3%. La Toscana è inoltre la prima regione per la crescita degli occupati del settore (+12,8%), andando in controtendenza rispetto alla media italiana, che ha visto una contrazione degli addetti del 3,1%.
Tante anche le imprese guidate da donne, che rappresentano il 30,6% del totale, contro il 27,9% del dato nazionale. Questi alcuni dei dati contenuti nel report Ismea realizzato ad hoc per la sesta edizione di Buy Food Toscana, la vetrina internazionale del gusto made in Tuscany che quest’anno, per la parte BtoB, ha portato al Palazzo degli Affari di Firenze 65 produttori certificati Dop, Igp, Agriqualità, Biologico e con Prodotto di Montagna e Pat, selezionati tramite bando regionale e 39 buyer stranieri provenienti da 18 paesi del mondo, per stringere nuovi accordi commerciali o consolidare i rapporti esistenti. Ottimo il riscontro da parte di operatori partecipanti, seller e buyer, con più di 600 incontri b2b che si sono svolti durante i due giorni dell’evento, ed un totale di 1.800 degustazioni di prodotti certificati toscani.
Tra i principali prodotti Ig toscani, nel 2023 si registra una ripresa delle vendite in valore degli oli Ig toscani pari al +5,2%, ed un significativo incremento della categoria dei derivati dei cereali (+27,3%), rappresentati da Cantucci toscani Igp, Panforte di Siena Igp, e Ricciarelli di Siena Igp. Relativamente agli oli Ig toscani, le vendite nella grande distribuzione rappresentano il 12,1% delle vendite in volume e il 14,6% delle vendite in valore di tutti gli oli Ig italiani, con un valore di oltre 7,4 miliardi di euro.