TREND | Il futuro si impasta con la tradizione: “Cooperando c’è più gusto”, ricetta emiliano-romagnola per i cuochi di domani

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Immaginate di entrare nella cucina di un futuro Bottura e di scoprire che la sua passione per la gastronomia e per i prodotti della tradizione emiliano-romagnola è nata tra i banchi di scuola, durante un laboratorio dove si sperimentano sapori, territori e storie di eccellenze. È questa l’immagine che guida “Cooperando c’è più gusto”, il nuovo progetto promosso dal Consorzio Tutela Casciotta d’Urbino Dop e finanziato ai sensi della legge regionale Emilia-Romagna 16/1995, un’iniziativa che punta a creare un ponte concreto tra il mondo della formazione e quello delle produzioni certificate.

 

(TurismoItaliaNews) L’idea alla base del progetto è tanto semplice quanto ambiziosa: unire le forze dei Consorzi di Tutela dell’Emilia-Romagna per valorizzare insieme le eccellenze agroalimentari della regione e, al tempo stesso, entrare nelle scuole alberghiere per educare i futuri professionisti a riconoscere, rispettare e reinterpretare la qualità dei prodotti Dop e Igp. Non si tratta solo di lezioni o degustazioni, ma di un vero e proprio percorso di consapevolezza che parte dal territorio e arriva fino ai fornelli, dove la tradizione diventa materia viva e creativa.

Il Provolone Valpadana Dop

“Cooperando c’è più gusto nasce per dimostrare che la forza del sistema Dop non risiede solo nella qualità dei prodotti, ma nella capacità di fare rete – spiega Paolo Cesaretti, presidente del Consorzio Tutela Casciotta d’Urbino Dop – solo unendo le voci e le esperienze possiamo amplificare il valore delle nostre eccellenze, diffonderle nel territorio e trasformarle in motore di crescita culturale, economica e turistica”.

In una regione che vanta 77 eccellenze certificate tra Dop e Igp, il progetto rappresenta un laboratorio di cooperazione senza precedenti. A partecipare sono infatti quattro protagonisti del gusto: il Consorzio Tutela Casciotta d’Urbino Dop, il Consorzio Aceto Balsamico di Modena, il Consorzio di Tutela Agnello del Centro Italia Igp e il Consorzio del Provolone Valpadana Dop. Insieme, entrano negli Istituti Alberghieri dell’Emilia-Romagna – il “Tonino Guerra” di Novafeltria (Rn), l’“O. Vergani” di Ferrara, il “P. Artusi” di Forlimpopoli (Fc) e il “S. Malatesta” di Rimini (Rn) – per incontrare gli studenti e accompagnarli in un percorso fatto di formazione, sperimentazione e gusto. Le lezioni, guidate dal divulgatore agroalimentare Daniele De Leo e dai testimonial dei vari Consorzi, alternano momenti teorici a laboratori pratici. Qui gli studenti non si limitano ad apprendere: diventano protagonisti attivi, chiamati a ideare nuove ricette che uniscano la Casciotta d’Urbino con altri prodotti certificati, creando abbinamenti inediti che raccontano la sinergia tra territori e tradizioni. Ogni piatto diventa così un racconto contemporaneo della cultura gastronomica italiana, dove la qualità non è solo un marchio, ma un linguaggio comune.

L'Aceto Balsamico Tradizionale di Modena

Il percorso culminerà il 26 novembre con una gara finale tra gli istituti partecipanti ospitata presso l’Ipssar “O. Vergani” di Ferrara. Una giuria composta da rappresentanti dei Consorzi aderenti, giornalisti e operatori del settore valuterà i piatti realizzati dai ragazzi, premiando creatività, tecnica e capacità di valorizzare le eccellenze Dop e Igp in chiave innovativa. Ma il progetto non si ferma qui. “Cooperando c’è più gusto” è pensato come un’iniziativa aperta e in evoluzione, alla quale potranno aderire altri Consorzi di Tutela interessati a partecipare nelle prossime annualità. Chi entrerà a farne parte avrà la possibilità di essere protagonista delle lezioni negli Istituti Alberghieri, di vedere i propri prodotti reinterpretati nei laboratori e di ottenere visibilità attraverso i canali di comunicazione del progetto e il ricettario digitale finale, che raccoglierà le migliori creazioni degli studenti.

La formazione professionale è sempre più chiamata a dialogare con l’impresa e con il territorio, “Cooperando c’è più gusto” rappresenta un modello virtuoso: un luogo d’incontro tra saper fare e saper raccontare, tra chi produce e chi trasforma, tra chi tutela e chi crea. L’obiettivo è far nascere una nuova generazione di cuochi consapevoli, capaci di riconoscere nella filiera Dop e Igp non solo un’eccellenza da utilizzare, ma un patrimonio culturale da difendere e promuovere. E forse, un giorno, davvero qualcuno potrà dire che la scintilla della sua carriera è nata proprio lì, in un laboratorio dove la Casciotta d’Urbino ha incontrato il Provolone Valpadana o l’Aceto Balsamico di Modena, e dove il gusto della collaborazione si è trasformato nella prima, indimenticabile ricetta del futuro.

La Casciotta d'Urbino Dop

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