BASILICATA | Open City: la Città Essenziale lancia il marchio per la promozione del turismo inclusivo e accessibile

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L'obiettivo principale è promuovere il turismo accessibile e inclusivo in Basilicata. Questo si traduce nel qualificare e potenziare l'offerta nel settore del turismo sociale e assistito, rendendo le strutture e le attività turistiche accessibili a tutti. La Città Essenziale, consorzio di cooperative sociali di Matera, ha presentato il marchio OpenCity. Questo marchio è nato alcuni anni fa e viene ripreso oggi grazie all'esperienza positiva del primo lido inclusivo chiamato "Il Sogno del Capitano".

 

(TurismoItaliaNews) Proprio dal Sud arriva così, con Open City, un esempio di “hospitality for everyone” che mette in rete imprenditori e associazioni di Bernalda e Metaponto per un’offerta turistica basata su accoglienza, accessibilità e apertura. Ogni attività che rispetti alcune particolari caratteristiche di accessibilità potrà essere certificato come realtà “Open City” e utilizzare il logo del progetto rendendosi riconoscibile come realtà capace di garantire a tutte le persone un’esperienza turistica inclusiva e rispettosa. L’idea del marchio nasce dall’esperienza e dal successo de “Il Sogno del Capitano”, il primo lido accessibile, inclusivo e sostenibile in Basilicata inaugurato lo scorso agosto sul lungomare di Metaponto e pensato per offrire un’opportunità alle tante persone con bisogni speciali e con qualunque tipo di disabilità e garantire loro accessibilità al mare e inclusione. Bernalda si prepara quindi a diventare la prima destinazione Open della Basilicata e lancia un invito a imprenditori e associazioni del territorio per coprogettare le linee guida del nuovo marchio e diventare parte attiva di questo importante cambiamento.

Il Museo archeologico di Metaponto

Il Museo archeologico di Metaponto

Il Museo archeologico di Metaponto

Nel cammino verso una partecipazione pienamente integrata all’attività sociale di tutti i cittadini, è necessario che anche l’offerta turistica sia adeguata ai bisogni specifici delle persone con disabilità. Rendere i servizi turistici più accessibili è una responsabilità sociale, ma è anche un valido modo per promuovere la competitività del turismo italiano in Europa. In base alle ultime stime dell'ONU nel mondo vivono circa 650 milioni di persone con disabilità e, se si contano anche i loro familiari, emerge che circa 2 miliardi di persone, ovvero quasi un terzo della popolazione mondiale, ha a che fare quotidianamente con problemi legati alla disabilità. Inoltre, anche molte persone senza disabilità, come per esempio persone anziane o chi si serve di ausili per la deambulazione, hanno esigenze particolari di accesso ai luoghi pubblici che possono diventare serie limitazioni quando si è in vacanza. Tra le caratteristiche e le esigenze speciali, oltre alle disabilità fisiche, sensoriali e intellettive rientrano per esempio anche regimi dietetici particolari o problematiche legate ad allergie.

Nello specifico, Open City si propone di creare una rete di servizi accessibili e inclusivi nel territorio migliorando la comunicazione e i servizi di informazione mediante la creazione di una piattaforma di accoglienza destinata a imprese aderenti. Inoltre, mira a promuovere l'incontro tra domanda e offerta occupazionale nel sistema del turismo sociale e a supportare le istituzioni pubbliche nell’accoglienza e promozione turistica. Nel cuore del progetto "Open City" giace l'impegno verso un'accessibilità senza compromessi. La piattaforma è quindi progettata per assicurare che ogni utente, indipendentemente dalle proprie abilità, possa navigare con facilità e ottenere le informazioni desiderate. Attraverso l'uso di marcatori semantici, i contenuti saranno strutturati logicamente per lettori di schermo e altre tecnologie assistive. Un contrasto elevato tra testo e sfondo riduce gli ostacoli visivi, mentre la sintesi vocale fornisce un'ulteriore modalità di accesso ai contenuti, garantendo che le informazioni siano fruibili da tutti.

La piattaforma pensata è user-friendly e permette agli utenti di navigare facilmente tra i servizi offerti. Al suo interno si trovano tutte le informazioni sulle strutture e i servizi accessibili, ma anche indicazioni su come raggiungere il territorio, suggerimenti per le attività e attrazioni accessibili e informazioni pratiche sulle esigenze speciali. La piattaforma consente di inserire numerosi filtri di ricerca affinché gli utenti possano cercare i servizi desiderati in base a diversi criteri, come la tipologia di disabilità, le esigenze specifiche, la posizione geografica o le caratteristiche degli alloggi (ad esempio, accessibilità, servizi offerti). “Open city” fungerà quindi da vetrina per gli imprenditori aderenti alla rete con informazioni dettagliate sulla struttura, recensioni e testimonianze, gallerie multimediali e multisensoriali e collegamenti diretti ai siti ufficiali delle strutture.

“Grazie alle cooperative sociali consorziate e al lavoro che quotidianamente svolgono, sarà possibile ampliare l'offerta dei servizi e integrare le attività, mettendo competenze, risorse e professionalità adeguate a disposizione del turismo sociale e accessibile - spiega il presidente de La Città Essenziale, Giuseppe Bruno - il progetto si colloca nel solco delle diverse azioni che come rete consortile stiamo portando avanti in materia di turismo accessibile. Nella nostra base sociale vi sono infatti diverse realtà impegnate con le persone con disabilità e siamo da sempre in prima linea nella progettazione di iniziative e servizi volti a intercettare le esigenze di queste persone. L’obiettivo è cercare di rendere il nostro territorio accessibile a 360 gradi, sia per la comunità locale che per i visitatori in arrivo, provando a mettere in atto un sistema di molteplicità di servizi e convenzioni atti a ridurre le barriere architettoniche, facilitare gli spostamenti e rendere il territorio realmente inclusivo. Stiamo inoltre lavorando su alcuni luoghi che speriamo possano essere generativi di un buon cambiamento culturale verso un’accessibilità turistica a disposizione di tutti e speriamo che il nostro lavoro possa rappresentare un esempio per tutte le regioni” conclude Bruno.

 

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