MOLISE | Termoli 2027: dove l’arte contemporanea incontra il mare, la città si candida a Capitale Italiana
Fra tratturi ancestrali e onde che raccontano storie, davanti all’Adriatico Termoli si candida a Capitale Italiana dell’Arte Contemporanea 2027. Un viaggio culturale tra memoria e avanguardia, dove ogni angolo urbano diventa laboratorio creativo. Questo è un luogo, in Molise, dove il tempo sembra fondersi con lo spazio, dove il paesaggio marittimo si incontra con i sentieri della storia e l’arte contemporanea diventa bussola per orientarsi nel presente.
(TurismoItaliaNews) Termoli ha ufficialmente presentato la sua candidatura a Capitale Italiana dell’Arte Contemporanea 2027, lanciando un messaggio forte: il futuro culturale del Paese può nascere anche da qui, da una terra di confine, da sempre crocevia di uomini, idee e visioni. La candidatura, sostenuta con entusiasmo da Regione, Comuni, fondazioni e università, affonda le sue radici in una tradizione artistica che ha saputo guardare avanti. Già negli anni Cinquanta, Termoli dimostrava una sorprendente lungimiranza istituendo il Premio Termoli, che ha contribuito a creare una delle più importanti collezioni pubbliche d’arte contemporanea in Italia, oggi custodita nel Museo Macte. Accardi, Turcato, Schifano: sono solo alcuni dei nomi che ne hanno scolpito la storia.
Una città che legge il presente e immagina il domani
Oggi, quella vocazione artistica si intreccia con le nuove sfide della contemporaneità. “La nostra è una città abituata a trasformarsi, ad assorbire e rilanciare” ha spiegato il sindaco Nico Balice, affiancato dal presidente della Regione, Francesco Roberti, durante la presentazione ufficiale. Termoli, un tempo simbolo di innovazione industriale nel settore automotive, ha vissuto le speranze (e le delusioni) di un futuro promesso dalla Gigafactory mai realizzata. Eppure, da questo tessuto urbano in perenne rigenerazione, nasce oggi un progetto culturale che mette l’arte al centro come forza generativa e collettiva.
Alla guida del dossier di candidatura, curato da un team professionale diretto da Gianfranco De Gregorio e coordinato da Silvano Straccini (già artefice della strategia vincente di Pesaro 2024), vi è un’immagine potente: quella dei due assi immateriali che si incrociano sulla città, simbolo della sua identità e della sua vocazione. Il 42° parallelo Est-Ovest collega le montagne al mare, i pastori ai marinai, mentre il 15° meridiano Nord-Sud unisce l’eredità industriale con i nuovi orizzonti digitali. È qui, su questa “croce di luce”, che nasce il senso profondo della candidatura: fare di Termoli un laboratorio permanente di futuro.
Un programma vivo, diffuso e partecipato
Il progetto culturale presentato dalla città è un caleidoscopio di linguaggi e contaminazioni. Trenta iniziative tra arti visive, installazioni, performance, cinema, teatro, danza, musica e arti digitali, tutte pensate per rileggere il territorio e riscrivere il suo racconto. Un percorso creativo che ha coinvolto in modo diretto oltre 40 enti e associazioni, insieme agli studenti delle scuole cittadine e ai giovani artisti locali. Il risultato è un programma corale, che parte da Termoli per estendersi in rete con altri comuni molisani, creando scambi con Pordenone – Capitale Italiana della Cultura 2027 – e spingendosi oltre l’Adriatico, in Albania e Croazia, con residenze e rassegne euradriatiche.
“Termoli ha saputo legare la contemporaneità all’identità locale, rendendola un bene condiviso”, ha affermato Cristiana Perrella, neo-direttrice del Macro di Roma, sottolineando come la città sia già oggi un punto di riferimento internazionale, pronto ad aprire nuovi scenari culturali.
Una destinazione da scoprire (ora più che mai)
Per il viaggiatore attento, Termoli non è più solo una meta estiva affacciata su un mare cristallino. È un luogo dove l’arte pulsa tra le mura del borgo antico, tra i palazzi industriali dismessi e reinventati, nei quartieri popolari dove il fermento creativo prende forma. Visitare Termoli in questi anni significa assistere in diretta alla trasformazione di una città che non si limita a esporre l’arte, ma la vive, la respira, la crea.
Che si tratti di una performance notturna nel porto, di un’installazione lungo il tratturo, di un’opera digitale proiettata sui muri di un’ex fabbrica o di un dialogo tra studenti e artisti internazionali, ogni evento sarà un’occasione per riscoprire la città attraverso nuovi occhi.
Il Molise esiste. E si fa arte.
La candidatura di Termoli rappresenta un’occasione straordinaria anche per tutto il Molise, una regione spesso dimenticata ma capace di sorprendere con la sua autenticità e le sue energie nascoste. L’arte contemporanea diventa così il filo rosso per ricucire comunità, valorizzare paesaggi e riscrivere storie. Un invito al viaggio, all’incontro, alla scoperta. Nel 2027, Termoli potrebbe diventare la Capitale Italiana dell’Arte Contemporanea. Ma già oggi, è una capitale dell’immaginazione, un luogo dove il futuro ha preso casa e aspetta solo di essere visitato.




