Dal Vaticano un francobollo per il 150° della morte di Alessandro Manzoni: ecco perché la Santa Sede ha voluto celebrarlo
Eugenio Serlupini, Milano
Ricorre quest’anno il 150° anniversario della morte di una delle figure più alte della letteratura italiana. E’ Alessandro Manzoni, scrittore, poeta e drammaturgo, tra i più grandi romanzieri della storia. A lui la Città del Vaticano ha deciso di dedicare un francobollo che lo raffigura sulla copertina di un volume, verosimilmente “I Promessi Sposi”, dal quale escono Renzo e Lucia, protagonisti del romanzo. Sullo sfondo – neanche a dirlo - il lago di Como, teatro di alcune vicende del romanzo. Ma perché lo Stato della Santa Sede ha deciso di celebrarlo? Alla base c’è una scelta di vita dell’autore milanese.
(TurismoItaliaNews) “Dopo una formazione illuminista – spiegano dal Governatorato - Alessandro Manzoni abbraccia il cristianesimo. La ritrovata fede si rispecchia non solo negli Inni Sacri, la prima opera scritta dopo la conversione, ma anche nella sua opera più nota “I Promessi Sposi”. Il francobollo della Città del Vaticano, in circolazione dal 23 novembre 2023 e disegnato da Stefano Morri, è presentato in un minifoglio da 6 esemplari la cui bandella cita la frase “Non ho mai trovato che il Signore abbia cominciato un miracolo senza finirlo bene” tratta dall’ottavo capitolo de “I Promessi Sposi”, quella che lo stesso Papa Bergoglio ha definito “una frase di speranza mentre siamo in cammino verso il GiubIleo del 2025, il cui motto ho voluto che fosse proprio dedicato a questa virtù teologale: Pellegrini di speranza”; la citazione è contenuta nell’Introduzione di papa Francesco al libro “Un’enciclica sulla pace in Ucraina” (Edizioni Terra Santa).
Il francobollo ha come valore facciale 1,30 euro ed ha una tiratura di 21.000 minifogli.