[ REPORTAGE ] Questo borgo sembra uscito da un’altra epoca: Haut-de-Cagnes è la gemma medievale sospesa tra arte e storia in Costa Azzurra
Giovanni Bosi, Haut-de-Cagnes / Francia
Questo borgo sembra uscito da un’altra epoca. Un luogo fuori dal tempo, dove il passato dialoga con l’arte e il paesaggio regala emozioni in ogni stagione. Nel cuore della vivace Costa Azzurra, a pochi chilometri da Nizza, c’è Haut-de-Cagnes, il borgo medievale arroccato sopra Cagnes-sur-Mer. Un rifugio d’artisti all’ombra del castello dei Grimaldi, tra fortezza e museo.
(TurismoItaliaNews) Questo villaggio storico, che domina la città moderna dalla sommità di una collina, è l’anima antica di Cagnes-sur-Mer. Con le sue stradine ripide e acciottolate, i passaggi a volta e le scalinate adornate di fiori, Haut-de-Cagnes incanta chiunque vi metta piede. Le case in pietra, colorate e spesso trasformate in atelier d’artista, raccontano storie di un tempo che fu, ma anche di un presente vissuto con eleganza e creatività.
Un rifugio d’artisti
Non è un caso che pittori e intellettuali come Renoir, Soutine, Modigliani, Ziem e Klein abbiano trovato ispirazione tra questi vicoli. La luce unica della Provenza, i panorami che si aprono all’improvviso sul Mediterraneo e l’atmosfera autentica del borgo hanno reso Haut-de-Cagnes un luogo privilegiato per l’arte e la contemplazione. Oggi, molti atelier sono ancora attivi e visitabili, trasformando il villaggio in una galleria a cielo aperto.
Il castello dei Grimaldi: tra fortezza e museo
Dominando il villaggio dall’alto, il Castello dei Grimaldi è il cuore storico e simbolico di Haut-de-Cagnes. Costruito nel XIV secolo da Ranieri Grimaldi, signore di Cagnes e antenato della dinastia monegasca, il castello fu pensato come roccaforte militare. Ma nel XVII secolo, sotto il barone Jean-Henri Grimaldi, fu trasformato in una residenza nobiliare dal gusto raffinato. Oggi, il castello è un museo municipale che ospita tre collezioni permanenti: il Musée de l’Olivier, che celebra uno degli emblemi della cultura mediterranea; la Donazione Solidor, una collezione unica di ritratti della cantante e musa Suzy Solidor; e infine, un insieme di soffitti barocchi affrescati, tra i più notevoli del sud della Francia. Dal 1948, l’edificio è classificato come Monumento Storico, confermandone il valore artistico e architettonico.
Un’esperienza turistica tra charme e autenticità
Haut-de-Cagnes non è solo un museo a cielo aperto, ma anche un’esperienza sensoriale e umana. Il villaggio si scopre passo dopo passo, senza fretta, lasciandosi guidare dal profumo del gelsomino, dalle vedute che si affacciano sul mare e dai dettagli architettonici che spuntano a ogni angolo. Molti visitatori scelgono di arrivare con il pittoresco navetta gratuita, che collega il borgo al centro città, per poi perdersi tra i vicoli in cerca di scorci fotografici, botteghe d’arte o piccole trattorie dove gustare la cucina provenzale. L’accoglienza è calorosa, e spesso sono gli stessi abitanti a raccontare con orgoglio le storie del loro villaggio. Così come la gastronomia del territorio è degna di nota e mangiare nella piazzetta assolata, mentre qualcuno gioca a bocce nell'apposito spazio, ha il suo perché...
Un gioiello da preservare
In un’epoca di turismo frenetico, Haut-de-Cagnes rappresenta una rara eccezione: un luogo che ha saputo conservare la propria anima senza cedere alla commercializzazione. Qui si respira ancora la lentezza e la bellezza di un altro tempo, ed è proprio questo a renderlo così speciale. Che siate appassionati d’arte, amanti della storia o semplici viaggiatori in cerca di autenticità, Haut-de-Cagnes è una tappa imperdibile. Un piccolo borgo dal cuore grande, capace di accogliere e sorprendere, in ogni stagione dell’anno.
Per saperne di più
www.france.fr/it
www.explorenicecotedazur.com/it
© TurismoItaliaNews.it | riproduzione riservata
Giovanni Bosi, giornalista, ha effettuato reportages da numerosi Paesi del mondo. Da Libia e Siria, a Cina e India, dai diversi Paesi del Sud America agli Stati Uniti, fino alle diverse nazioni europee e all’Africa nelle sue mille sfaccettature. Ama particolarmente il tema dell’archeologia e dei beni culturali. Dai suoi articoli emerge una lettura appassionata dei luoghi che visita, di cui racconta le esperienze lì vissute. Come testimone che non si limita a guardare e riferire: i moti del cuore sono sempre in prima linea. E’ autore di libri e pubblicazioni.
mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – X: @giornalista3








