Cavallino, Monteroni di Lecce, San Donato, Santa Cesarea Terme e la fascia adriatica del Gal Porta a Levante: ecco il Salento che ti aspetti, bello e possibile

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Cavallino, Monteroni di Lecce, San Donato, Santa Cesarea Terme e i borghi affacciati sulla fascia costiera dell’Adriatico salentino (dalle marine di Vernole fino a Santa Maria di Leuca) sono le mete da non perdere per l’estate 2022. Da sempre questo lembo di Puglia, il Salento, è tra le destinazioni più amate per le vacanze. Se in estate i picchi delle presenze raggiungono risultati incredibili, è anche vero che in qualsiasi stagione i tanti territori che lo punteggiano, possono offrire spunti per vacanze sostenibili.

 

(TurismoItaliaNews) Se nel Salento c’è un personaggio che meglio di ogni altro può essere indicato come promoter se non addirittura testimonial, non può che essere Carmen Mancarella. Giornalista e scrittrice, è un personaggio poliedrico che prima di tutto è Salentina Doc e poi ama a dismura i luoghi in cui è nata. E quando sono il cuore e la passione a guidare le nostre azioni, allora tutto è più vero. Perché sono i sentimenti a raccontare il Salento più autentico: i suoi borghi, le sue eccellenze, le sue peculiarità, i suoi personaggi. Già, perché anche i personaggi fanno parte del patrimonio di un territorio. E solo conoscendoli nel loro habitat si può comprendere quanto fanno, ogni giorno, per l’affermazione e per la conferma dell’attrattività dei luoghi che rappresentano.

Cavallino, Monteroni di Lecce, San Donato, Santa Cesarea Terme e la fascia adriatica del Gal Porta a Levante: ecco il Salento che ti aspetti, bello e possibile

Cavallino, Monteroni di Lecce, San Donato, Santa Cesarea Terme e la fascia adriatica del Gal Porta a Levante: ecco il Salento che ti aspetti, bello e possibile

Mare, cultura, città d’arte… Emozioni, per dirla con una chiosa di Carmen Mancarella. Che ha il suo asso nella manica, nel saper rendere tutti protagonisti. Come Monteroni di Lecce, borgo nel cuore del Salento e nel Parco del Negroamaro. “Monteroni è città universitaria, città creativa, città innovativa, città geniale – sottolinea Mariolina Pizzuto, sindaco della cittadina – per la prima volta la nostra cittadina ha partecipato alla Borsa internazionale del turismo di Milano perché siamo convinti che con i suoi suggestivi monumenti, le ville nobiliari e le eccellenze dell’agricoltura, dell’artigianato e dell’enogastronomia la nostra Monteroni conquisterà il grande pubblico di giornalisti e tour operator nazionali e internazionali”. Non è da meno San Donato: “San Donato e la sua frazione di Galugnano sono luoghi di arte e cultura, dello sport – evidenzia il primo cittadino Alessandro Quarta - con monumenti quali la chiesa della Madonna dell’Annunziata a Galugnano, la chiesa della Madonna della Neve dagli affreschi trecenteschi, i menhir e un grande insediamento dell’età del bronzo, abbiamo tutte le carte in regole per apparire nei circuiti turistici… Ma non esistono solo gli attrattori materiali: ci sono attrattori immateriali di impareggiabile pregio come i musei viventi della Civiltà contadina sia nel capoluogo comunale che nella nostra frazione. Non dimentichiamo proprio a San Donato è nato il famoso gruppo musicale dei Sud Sound System”.

Cavallino è stata eletta Città dell’Amore 2022 ed è presto detto perché: il borgo deve il suo splendore alla forza dell’amore di due giovani sposi, Beatrice e Francesco, sfortunati come Giulietta e Romeo. “Lei infatti morì giovanissima – ci spiega Carmen Mancarella, che proprio da questo paese arriva - ma lui non si rassegnò e fece custodire in un sigillo di pietra il suo cuore. Il grande amore dei due sposi rivoluzionò la cittadina, trasformandola da borgo medievale a borgo rinascimentale. Beatrice e Francesco vollero infatti la Galleria Celeste, il salone delle feste del Palazzo baronale interamente affrescato, che oggi viene scelto come set per realizzare fiction televisive come quella andata in onda su Canale 5 “Più forti del destino”. I due sposi realizzarono anche la prima opera pubblica del paese: il pozzo di San Domenico e costruirono per l’Ordine dei Domenicani, il più colto tra tutti gli Ordini, un grande convento e una bellissima chiesa”. A darvi il benvenuto a Cavallino sarà un incredibile mare verde, il Museo Diffuso che conserva le vestigia dell’antica città messapica, detta la Pompei del Salento perché misteriosamente abbandonata nel VI secolo avanti Cristo. Ma Cavallino ha anche un importante cuore commerciale nella moderna e giovane frazione di Castromediano, sorta intorno ad una Torre colombaia che rappresenta il “potere” della comunicazione nel Medievo.

Il Salento protagonista alla Bit 2022 di Milano con Carmen Mancarella

Carmen Mancarella, giornalista e scrittrice

Da Cavallino a Salve, che assicura affascinanti tramonti tra mare, campagna e borghi. Dune ricoperte di gigli selvatici, macchia mediterranea, muretti a secco e pajare (i tipici trulli senza cono) costellano il paesaggio di Salve. Al tramonto il sole si tuffa nel mare accendendo il cielo di colori che variano dall’arancione al rosa al rosso. Ma non tutti sanno che prima del tramonto rosso, c’è il tramonto bianco, una luce nitida che domina prima del calare del sole. Uno spettacolo da vivere. Le quattro marine Lido Marini, Torre Pali, Pescoluse e Posto Vecchio sono caratterizzate da spiagge dorate dove sventolano la Bandiere Blu per la qualità delle acque e per i servizi offerti, le tre Vele Gialle di Legambiente e la Bandiera Verde conferita dall’Associazione dei medici pediatri alle spiagge a misura di bambino. Il consiglio è organizzarsi per escursioni tra le romantiche campagne, alcune delle quali vengono indicate in dialetto salentino come “le masce”, che vuol dire “magiche”; fare tuffi nelle acque cristalline del mare, per lasciarsi poi affascinare dai borghi: Ruggiano con il suo Santuario dedicato a Santa Marina, e Salve con la chiesa madre, la casa a torre e il suggestivo centro storico. Da non perdere una visita nella Chiesa Madre dove è conservato l’organo più antico di Puglia ancora funzionante (1628) e una preziosa statua di San Nicola: i suoi occhi - l’uno azzurro e l’altro verde - rappresentano l’incontro tra Oriente e Occidente e sono simbolo di pace.

Ma se parliamo di terme e benessere psicofisico, allora la protagonista è Santa Cesarea: scogliere selvagge a picco sul mare, mare cristallino striato di bianco dalle acque sulfuree… Santa Cesarea Terme è famosa per le sue eleganti ville e soprattutto per le terme in grado di offrire benessere piscofisico, come argomenta il sindaco Pasquale Bleve: “Le acque di Santa Cesarea Terme - dice il primo cittadino - sono rinomate in tutto il mondo per le loro proprietà curative. Per questo una vacanza da noi significa ritemprare il corpo e lo spirito”. Santa Cesarea Terme è spesso scelta da prestigiose maison di moda parigine per realizzare book fotografici. A fare da cornice sono elegantissime strutture come Villa Raffaella e Villa Sticchi dalla cupola moresca che caratterizza lo skyline della cittadina e la natura pressocché selvaggia. Una lussureggiante pineta protegge dall’alto il borgo, mentre lungo i costoni rocciosi si aprono le grotte sulfuree da cui scorga l’acqua salsobromoiodica usata dalle Terme per curare soprattutto le malattie respiratorie e dermatologiche. Da non perdere una passeggiata nei romantici borghi di Vitigliano e Cerfignano e un tuffo nella spiaggetta, un’insenatura che si apre nel costone roccioso, lambita dal mare verde smeraldo.

Santa Cesarea Terme

Santa Cesarea Terme

Santa Cesarea Terme, Villa Sticchi

Tra gli attori del territorio, c’è il Gal Porta a Levante, che abbraccia ben 42 Comuni costieri tra i più affascinanti del Salento. A guidarlo è il sindaco di San Cassiano, Gabriele Petracca: “Come Gal stiamo promuovendo sempre di più il turismo lento e sostenibile, incentivando le piccole aziende agricole e artigianali che rappresentano l’anima del nostro Salento. Inoltre con il progetto GoFish nelle scuole stiamo sensibilizzando i giovani al consumo di pesce azzurro”.

E se la parola d’ordine è destagionalizzare, c’è consapevolezza che un territorio sarebbe meno attraente senza gli eventi. Ne è certo il titolare di Mood Design Piero Anselmi: “I grandi eventi sono dei grandi marcatori per il turismo. L’esempio più eclatante è la Notte della Taranta, per la quale è stato stimato che a fronte di un investimento di un milione di euro, se ne generano ben sei. Ben vengano quindi gli eventi per attrarre turismo e generare nuove opportunità per i territori”.

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