Quella meraviglia geologica della Grotta di Nettuno, a due passi da Alghero gli scenari fiabeschi del mondo sotterraneo

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E’ un gioiello naturale tra i più affascinanti di tutto il bacino Mediterraneo, meraviglia geologica che richiama ogni anno più di 150mila visitatori. E’ la Grotta di Nettuno, nel cuore del promontorio di Capo Caccia, nel territorio comunale di Alghero, dove si aprono gli scenari fiabeschi di questo mondo sotterraneo.

 

(TurismoItaliaNews) Di per sé Alghero è già una bellissima attrazione, una delle città della Sardegna più conosciute ed amate dai turisti di tutto il mondo. E del resto è pur vero che tutta la Sardegna è straordinaria, entroterra compreso ovviamente. Nel nord-ovest dell’Isola, Alghero è un antico borgo catalano sul mare, con un'infinità di colori e paesaggi, sole e temperature miti tutto l'anno, storie e leggende di antiche civiltà, il suono dell'antica lingua catalana, il fascino della vela, l'avventura degli sport più estremi. Non solo: sentierismo, cicloescursionismo e trekking sono le altre opportunità offerte da un territorio in cui le tradizioni dei sapori antichi rivisitati da gusti contemporanei e certamente il mare sono i pezzi forte dell’offerta turistica.

Ma c’è anche qualcos’altro assolutamente da vedere la Grotta di Nettuno. È accessibile via mare con il servizio delle Frecce delle Grotte in partenza dal porto turistico o via terra percorrendo la "Escala del Cabirol" (la scala del capriolo), una scala a rampe di circa 660 scalini "scavata" sul costone del promontorio. L'itinerario turistico inizia nella grande sala che ospita le trasparentissime acque del Lago Lamarmora uno tra i più grandi laghi salati d'Europa. È qui che si erge l'Acquasantiera, una monumentale stalagmite alta circa due metri, che ospita sulla sua sommità alcune vaschette dove si raccoglie poca acqua piovana offrendo una fonte preziosa di abbeveramento per gli uccelli che nidificano nella zona del Capo.

Dopo una breve discesa si raggiunge la Sala delle Rovine e dopo questa la maestosa Reggia che ospita lo scenario più suggestivo di tutta la Grotta. Suggestivi e imponenti colonnati si ergono in questa sala quasi a reggerne il soffitto. Tra grandi colate e festoni calcitici spicca la caratteristica formazione stalagmitica chiamata Albero di Natale. Il lago termina con una spiaggetta sabbiosa chiamata Spiaggia dei Ciottolini perché un tempo era interamente formata di sassolini.

Dopo la Reggia si incontra la Sala Smith dove si erge il Grande Organo, la più grande colonna dell'intera Grotta. Questa sala deve il suo nome al capitano inglese che agli inizi dell'800 fu uno dei primi esploratori della Grotta. Dopo aver ammirato le piccole colonnine che adornano la Sala delle Trine e dei Merletti, il percorso termina con la visita della Tribuna della Musica, un suggestivo balcone dal quale si può godere la vista dall'alto della zona della Reggia e del Lago Lamarmora.

Orari apertura: da aprile a ottobre tutti i giorni dalle 9 alle 19 (ultimo ingresso); da novembre a marzo tutti i giorni dalle 10 alle 15 (ultimo ingresso).

Per saperne di più
www.alghero-turismo.it
www.grottedinettuno.it

 

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