I 400 anni dal completamento della Basilica di San Marco a Venezia: eredità viva della cultura romana, bizantina e veneziana
Si celebrano i quattrocento anni dal completamento della Basilica di San Marco a Venezia, vero simbolo di quella che fu la grandezza della Serenissima. L’Italia sottolinea l’evento con il conio di una moneta commemorativa da 2 euro in versione “fondo specchio”. Contestualmente è arrivata anche quella per il il 60esimo anniversario della firma dei Trattati di Roma.
(TurismoItaliaNews) La basilica di San Marco a Venezia è oggi considerata eredità viva della cultura romana, bizantina e veneziana: si può considerare idealmente racchiusa in un quadrilatero di quasi 60 metri di lato, con impianto a croce greca; entrambi i bracci della croce sono suddivisi in tre navate. Per edificare la basilica di San Marco, Venezia ha trasferisto in Occidente l’eredità spirituale e materiale di Bisanzio: l’impianto a croce greca poggia sopra una struttura che nella navata longitudinale centrale riporta motivi architettonici basilicali; il braccio verticale della croce è maggiore rispetto a quelli dei transetti, l’altare è posto nell’area dell’abside. Al di sopra della croce poggiano le cinque cupole, identificato come simbolo della presenza di Dio.
L’articolazione dello spazio è ricca di suggestioni non riscontrabili in altre chiese bizantine. All’interno si propone una sequenza unitaria suddivisa in singole partiture spaziali, cui il mosaico a fondo d’oro garantisce continuità ed il particolare modo di essere della chiesa. Oltre la crociera, delimitata dall’iconostasi, l’area del braccio est è occupata dal presbiterio al centro e ai lati, dalle cappelle di San Pietro a nord e di San Clemente a sud. In fondo al presbiterio, addossato all’abside, c’è un altare su un ripiano rialzato di 5 scalini un tempo, per la deposizione del Santissimo. Le teste del transetto si concludono con una parete rettilinea. A nord inglobano le murature delle cappelle di Sant’Isidoro e dei Mascoli, a sud quelle dell’accesso al Palazzo Ducale. Sui lati ovest e nord la chiesa è circondata da un nartece nel quale, sulla testata sud, si apriva la “porta da mar”, ora occupata dalla cappella del cardinale Giovambattista Zen.
Realizzata da Luciana De Simoni, artista incisore della Zecca dello Stato, la moneta ha finitura proof, fondo a specchio che – sul dritto – mette in risalto i particolari della facciata della Basilica.
Contestualmente in questo 2017 entra in circolazione anche la moneta per il 60esimo anniversario della firma dei Trattati di Roma. Il senso del cammino europeo intrapreso nel 1957 con la firma dei Trattati presso la sala degli Orazi e Curiazi, in Campidoglio, è raffigurato sui due lati della moneta in argento, dal valore nominale di 5 euro, realizzata da Maria Carmela Colaneri, artista incisore della Zecca dello Stato.
La moneta ha un diametro di 32 millimetri ed un peso di 18 grammi. Sul dritto è rappresentato, in primo piano, un particolare del volto della Venere Capitolina; sullo sfondo, la mappa dell’Europa da cui si dipartono sei fasce direzionali ad indicare i sei Paesi (Italia, Francia, Germania, Belgio, Lussemburgo e Olanda) firmatari dei trattati istitutivi della Comunità economica europea e della Comunità europea dell’energia atomica. Sul rovescio, elementi grafici della piazza capitolina di Michelangelo, con tre fasce a rappresentare il Parlamento europeo; sullo sfondo “60” con le dodici stelle dell’Unione Europea, nel campo di sinistra le date “1957-2017”, rispettivamente anno in cui si svolsero i Trattati di Roma e anno di emissione della moneta.
Per saperne di più
www.basilicasanmarco.it
www.ipzs.it