Rembrandt in una storia meravigliosa: all'Accademia Carrara di Bergamo l’occasione per scoprire un capolavoro
L’eccezionale prestito dell’Autoritratto giovanile di Rembrandt, proveniente dal Rijksmuseum di Amsterdam, è un’occasione per scoprire un capolavoro e per rileggere la collezione bergamasca, sia grazie al riallestimento dedicato al maestro con un nucleo di dipinti olandesi e italiani di Accademia Carrara sia perché gli spazi del museo sono arricchiti di opere normalmente non esposte, attraverso il progetto “Una Storia Meravigliosa”. Fino al 17 ottobre 2021.
(TurismoItaliaNews) A Bergamo la mostra “Rembrandt in una storia meravigliosa” è un'occasione per scoprire l'Autoritratto giovanile di Rembrandt, eccezionale prestito del Rijksmuseum di Amsterdam, e per rileggere la collezione del museo bergamasco, sia grazie al riallestimento dedicato al maestro con un nucleo di dipinti olandesi e italiani di Accademia Carrara, sia perché gli spazi del museo sono arricchiti di opere normalmente non esposte, attraverso il progetto “Una Storia Meravigliosa”.
Il progetto espositivo è pensato da Accademia Carrara in occasione del prestito dell’Autoritratto giovanile (1628 circa), capolavoro del maestro. Parte della collezione del Rijksmuseum di Amsterdam e prestata sino a oggi raramente, l’opera è uno dei primi autoritratti in cui Rembrandt van Rijn (Leida 1606 – Amsterdam 1669) presenta il proprio volto al di fuori di un più ampio contesto narrativo. Un appuntamento speciale diventa l’occasione per realizzare una mostra dossier che, attraverso dipinti parte della collezione Carrara di allievi e seguaci di Rembrandt, fiamminghi e italiani, non si limita a dare conto del contesto e della fortuna del secolo d’oro della pittura olandese, ma racconta la storia del museo bergamasco e delle sue opere, svelando il sorprendente potenziale culturale delle raccolte che il museo custodisce.
Le opere della collezione Carrara, ora rilette in una chiave nuova e di respiro internazionale, sono protagoniste di un racconto inedito che diventa per il pubblico un momento di approfondimento nel restituire un’immagine sfaccettata e coinvolgente del museo. L’opera di Rembrandt e le altre 13 del focus sono esposte in tre sale del primo piano (sale 7, 8 e 9) con un allestimento a cura dello studio De8_Architetti. Anche una mostra dossier dato che, attraverso dipinti parte della collezione Carrara di allievi e seguaci di Rembrandt, fiamminghi e italiani, non si limita a dare conto del contesto e della fortuna del secolo d'oro della pittura olandese, ma racconta la storia del museo bergamasco e delle sue opere svelando il sorprendente potenziale culturale delle raccolte che custodisce.
Una mostra concepita come un vero e proprio tributo all'artista, con due approfondimenti: “Nella bottega di Rembrandt” e “La fortuna europea dell’artista olandese”, che mettono l’accento rispettivamente su un nucleo di opere di suoi allievi (Gerbrandt van den Eeckhout, Dirck Dircksz van Santvoort, Nicolaes Maes), e su altre di pittori ispirati dal maestro tra Sei e Settecento (Giuseppe Nogari, Bartolomeo Nazari, Giovanni Benedetto Castiglione).
“Rembrandt scrutò la propria immagine per tutta la vita – commentano Maria Cristina Rodeschini, direttore dell'Accademia Carrara Bergamo, e Taco Dibbits, direttore del Rijksmuseum di Amsterdam - l'autoritratto divenne il luogo poetico e tecnico nel quale fissare caratteri linguistici e umani nel loro mutare. È stato giustamente sottolineato, data l'ampiezza del repertorio ricco di più di ottanta esemplari tra grafica e pittura, che la serie degli autoritratti, seguendo il corso di tutta la sua vita, dalla giovinezza alla vecchiaia, traccia una fedele biografia per immagini. La superba qualità e il clima pervaso di mistero del piccolo Autoritratto, in cui cogliere l'assoluto dominio della luce, primizia della maturità di Rembrandt, è parso il modo migliore per accendere l'interesse su questo maestro dell'arte europea”.