Gli itinerari nel cuore dei Carpazi: il Castello di Peleș, scrigno di una delle più belle collezioni di arte orientale ed Europa centrale

Giovanni Bosi, Sinaia / Romania
Nel cuore del Paese, tra le cime innevate dei Carpazi, storia e tradizioni si sono fuse con le bellezze naturali e la creatività architettonica. Nella regione storica della Muntenia, in Romania, Sinaia è considerata la perla della lunga caterna montuosa dei Carpazi. Ed è qui che lungo un percorso medievale che collega la Transilvania alla Valacchia, su un’altura sorge il Castello di Peleș, in stile neorinascimentale e neogotico. Inaugurato nel 1883, è stato utilizzato fino al 1914 come residenza reale. Oggi, oltre ad essere museo di se stesso, accoglie una delle più belle collezioni di arte orientale e dell’Europa centrale.
(TurismoItaliaNews) Un castello delle favole. Con le sue torri, i pinnacoli, le ampi finestre, le tante decorazioni. Anche se ottocentesco, questo maniero rispetta in pieno le aspettative dell’immaginario collettivo in tema di residenze principesche. Così quando arrivi sul posto, già da lontano cerchi di immaginare come poteva essere vivere lì dentro, quali storie e quali amori vi si sono consumati, quali anedotti potrebbero raccontare le sue pareti se potessero parlare. Ovviamente per la Romania il Castello di Peleș è un patrimonio architettonico ed artistico di cui essere orgogliosi. Soprattutto perché, al di là del fascino, racconta anche un capitolo dell’epopea di Re Carlo I di Romania (1839-1914), il monarca sotto il quale il Paese ha ottenuto l'indipendenza. A lui si deve effettivamente la costruzione del maniero: arrivato da queste parti nel 1866 si innamorò del luogo, del paesaggio di montagna e della posizione, decidendo di far acquistare alla Corona 1.300 chilometri quadrati di terreno nei pressi del fiume Arsa Piatra, denominando il nuovo possedimento Tenuta Reale di Sinaia.
Per il progetto, i suoi ideatori – tenendo conto delle indicazioni del Re – si ispirarono al famoso castello di Neuschwanstein, commissionato dal re Ludovico II di Baviera, quello che ha ispirato la cornice di molte fiabe della Walt Disney. Il risultato per il Castello di Peleș non è comunque da meno, tanto che per l’esterno gli esperti parlano di “una ispirazione romantica” tra neorinascimentale e neogotico. Non manca un richiamo al mondo sassone nelle facciate del cortile interno con le sue decorazioni, mentre gli interni presentano una varietà di stili, con legni intagliati e tessuti raffinati. E comunque anche qui sono migliaia i turisti che arrivano ogni anno per visitarlo. In ogni stagione: affascinante in estate, coinvolgente in inverno quando la zona si presenta in livrea innevata.
I numeri del complesso sono oltremodo enormi: una superficie di 3.200 metri quadrati, oltre 160 stanze, 30 bagni, camere lussuosamente arredate e decorate nei minimi dettagli. In effetti non ci si è risparmiati, con il design che varia a seconda della funzione delle stanze (uffici, biblioteche, armerie, gallerie d'arte) o per stile (fiorentino, turco, arabo, francese, Imperiale) con rimandi alle diverse culture del mondo. Nel Castello oggi è conservata una delle più belle collezioni di arte Orientale e dell’Europa centrale: statue, dipinti, mobili, armi e armature, oro, argento, vetro colorato, avorio, porcellane (da Sèvres e Meissen), arazzi e tappeti (che arrivano da Bukhara, Mosul, Isparta, Saruk e Smirna), senza contare i dipinti a mano delle vetrate.
Ci sono anche oltre 4.000 pezzi tra armi e armature che raccontano quattro secoli di storia. All’esterno nei giardini si incontrano fontane, urne, scale, leoni a guardia, dettagli in marmo ed altri elementi decorativi. Davanti al Castello è infine posizionata la statua del re Carlo I, opera dello scultore italiano Raffaello Romanelli, alla cui creatività si devono anche le sette terrazze del giardino neorinascimentale, con inserti di marmo di Carrara. Insomma, davvero una residenza principesca, pensata e voluta per essere una residenza estiva, investita di funzioni politiche, culturali e simboliche.
Gli itinerari in Romania.
1. Circuito di Maramureș – Chiese di legno, Patrimonio Mondiale Unesco (Bârsana, Budești, Desești, Ieud, Plopiș/Sisești, Poienile Izei, Rogoz/ Târgu Lăpuș, Surdești/Sisești), Mocănița – Vișeu de Sus, Museo di Arte di Baia Mare, Săpânța.
2. Circuito della Transilvania – Villaggi con chiese fortificate di Transilvania, Patrimonio Mondiale Unesco (Biertan, Câlnic, Dârjiu, Prejmer, Saschiz, Valea Viilor, Viscri), Fortezza Bastione di tipo Vauban di Alba Iulia, Sighișoara, Castello di Bran, Șumuleu Ciuc, le fortezze daciche dei monti di Orăștie, Patrimonio Mondiale Unesco (Sarmizegetusa Regia, Costești – Cetățuie, Costești - Blidaru, Căpâlna, Luncani - Piatra Roșie, Bănița), Gherla, Dumbrăveni – comunità degli Armeni.
3. Circuito di Oltenia – Monastero di Hurezi, Patrimonio Mondiale Unesco, Monastero di legno di Frâncești, Horezu (ceramica), Măldărești (cula), Târgu Jiu (Complesso Sculturale Constantin Brâncuși), Craiova, Monastero di Strehaia.
4. Circuito di Muntenia – Târgoviște, Curtea de Argeș, Poenari, Sinaia, Monasteri presso Bucarest (Ghighiu, Țigănești, Pissiota, Snagov), palazzi presso Bucarest (Mogoșoaia, Știrbey).