[ REPORTAGE ] Grecia, grandi esperienze a Nea Kameni: l’isolotto vulcanico davanti a Santorini è uno spettacolo della natura
Katia Sposini, Santorini / Grecia
Un meraviglioso paesaggio lunare che spunta dall’Egeo azzurro. Se il Parco geologico di Nea Kameni è un’attrazione mondiale, quando sei a Santorini l’escursione è irrinunciabile. Grecia, neanche a dirlo. Quella più ammaliante, quella delle casette bianche col tetto piano e dal fascino irresistibile. Proprio di fronte c’è Nea Kameni, l’isola vulcanica che offre una varietà di esperienze ai visitatori, dall’esplorazione delle formazioni vulcaniche e dei crateri unici, al godimento di viste mozzafiato della stessa Santorini e della caldera. Ecco perché vale la pena andarci (come abbiamo fatto noi).
(TurismoItaliaNews) Escursione imperdibile anche perché è facile raggiungere Nea Kameni grazie ai tanti operatori che si propongono dai porti di Santorini (Gialos, il vecchio porto; Athinios, il nuovo porto; o Ammoudi, vicino Oia), in genere con partenza al mattino e rientro nel pomeriggio dopo un’escursione che consente di apprezzare in tutto il suo splendore un po’ tutta la caldera, con soste per le immersioni alle Hot Springs e il pranzo in genere nell’isoletta di Thirossia. Una piacevole giornata di mare in un contesto incredibile, con punti di vista imprevedibili e mozzafiato. Con una storia da conoscere che parte da lontanissimo.
La piccola isola Nea Kameni, nel Mar Egeo, è proprio all'interno della caldera allagata di Santorini. Volendo decifrare il nome, “Nuova bruciata”, insieme a quello di un’altra vicina piccola isola, Palea Kameni, ovvero “Vecchia bruciata”, si ha immediatamente conto della loro origine, una formazione avvenuta negli ultimi due millenni attraverso ripetute eruzioni di lava e cenere. E ulteriori mutazioni che non sono poi mancate nel corso dei tanti secoli. A raccontare fatti che documentano “l’irriquietezza” geologica e morfologica del posto, c’è l’annotazione dello storico romano Cassio Dio nell'anno 47 d.C.: “Quest'anno un piccolo isolotto, fino ad allora sconosciuto, è apparso vicino all'isola di Thera”. Una testimonianza che potrebbe essere relativa a Palaia Kameni. E’ invece Plinio il Vecchio a spiegare che nell'anno del consolato di M. Junius Silanus e L. Balbus, quindi 19 d.C. una nuova isola emerge l'8 luglio. Perché c’è anche dell’altro, ovviamente: negli ultimi 300 anni importanti eruzioni sono avvenute nel 1707–1712, 1866–1870, 1925–1928 e 1939–1941; l’ultima piccola eruzione è datata 1950 , con l’estrusione di una cupola lavica.
Arrivando via mare a Nea Kameni, la curiosità è fortissima e con gli occhi si cerca di cogliere ogni aspetto di questa “isola misteriosa”, affascinante e potente, in qualche modo persino “minacciosa” se si pensa a quel che nasconde al di sotto della parte emersa. La sua forma è quasi circolare, con un diametro di circa 2 chilometri e una superficie di 3,4 kmq. Data la sua natura, è costantemente monitorata dagli scienziati dell’Ismosav, l'Istituto per lo studio e il monitoraggio del vulcano Santorini e dunque è un vero e proprio sito scientifico protetto. L’ambiente naturale che la caratterizza e dunque la scenografia che dona, è meravigliosa: un tappeto di piante grasse erbose rosse riveste in estate lo strato sottile di terreno, e c’è una bocca attiva di zolfo che viene chiamata Jorgo, in onore del re Giorgio I di Grecia, in ricordo della sua attivazione proprio all’indomani della visita del monarca a Santorini. In generale l’isola è quasi brulla: i visitatori la esplorano seguendo rigorosamente i sentieri di ghiaia tracciati per raggiungere la cima del cratere vulcanico alto 130 metri. Le guide spiegano la natura, la storia e le vicende che hanno caratterizzato nel tempo Nea Kameni.
La visita nella caldera tocca poi Palia Kameni e alle sorgenti termali. Qui il capitano dell’imbarcazione getta l'ancora nelle secche e si può fare una rigenerante, spettacolare nuotata. Le acque sono giallastre e cinque gradi più calde rispetto al resto del mare, e l'odore di zolfo è forte. Subito dopo si arriva al pittoresco isolotto di Therassia; nel pomeriggio la barca naviga lungo l’imponente Caldera passando sotto Oia, per poi tornare al punto di partenza.
L’Arco vulcanico dell'Egeo meridionale
Il Parco Geologico Nazionale del Vulcano Nea Kameni fa parte della più ampia regione del Mediterraneo orientale e del Mar Egeo. L’evento geodinamico più importante attualmente in corso, spiegazioni gli studiosi, è la subduzione della placca litosferica africana sotto la placca litosferica euroasiatica. Secondo approfonditi studi scientifici, questa convergenza delle placche avviene ad una velocità di circa 35 millimetri ogni anno, mentre l’Africa si piega sotto l’Europa in direzione nord. Di conseguenza, le rocce delle due placche subiscono temperature e pressioni estreme a grandi profondità sotto la superficie, portando così alla loro estesa fusione e alla produzione di magma. Alcuni volumi di questo magma rimangono nelle profondità della litosfera, mentre altri salgono in superficie ed eruttano, dando vita ai vulcani.
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