Un autentico ghost tour nel Castello di Agazzano: lo spirito dell'abile spadaccino detto “Il Buso” aleggia da 500 anni [VIDEO]
Giovanni Bosi, Agazzano / Piacenza
Le giornate si accorciano, le ombre si allungano. L’atmosfera diventa quella giusta per un’esperienza fuori dal comune. Visitare il Castello e la Rocca di Agazzano, una delle punte di diamante del circuito dei Castelli del Ducato, diventa in orario straordinario serale un autentico Ghost Tour sulle tracce di Pier Maria Scotti, meglio conosciuto con l’appellativo de “Il Buso”, che ancora oggi infesta questo antico maniero… Almeno sembra.
(TurismoItaliaNews) Lo spirito del Buso aleggia ancora da queste parti a distanza di tanti secoli. Questo è certo. Nel senso che di lui se ne parla abbondantemente, anche perché la sua storia umana ormai ha varcato i confini di ogni dimensione. La cornice è il Castello Anguissola Scotti – Gonzaga di Agazzano, in provincia di Piacenza. Affacciato sulla meravigliosa Val Luretta, terra di vigneti, cantine e vini d’eccellenza, la Rocca si rivela un’affascinante sintesi tra l’architettura difensiva medievale e l’eleganza della dimora signorile rinascimentale. Il castello, divenuto alla fine del Settecento la residenza estiva della famiglia, è arredato con mobili d’epoca e preziose suppellettili, oltre agli splendidi affreschi che decorano gli ambienti.
E in questo complesso ancora oggi vivono i Principi Gonzaga Del Vodice, una delle più nobili dinastie della storia italiana. Tanto che la visita guidata si rivela un’esperienza avvolgente grazie al fascino che può esercitare un castello come questo. “Resterete incantati dagli interni della Rocca con eleganti decorazioni pittoriche. E a coronamento delle strutture potrete passeggiare in un incantevole giardino alla francese con statue e fontana” assicurano dal circuito dal Castello del Ducato. Non c’è motivo per dubitarne, perché le antichissime strutture che aderiscono a questa rete di promozione territoriale sono tutte meravigliose. “Castelli, rocche, fortezze, regge e manieri sono moderni raccontafiabe per regalarvi un viaggio infinito nel mistero del tempo attraverso diverse epoche dal Medioevo al Rinascimento, dal Seicento Barocco al secolo dei Lumi, dal romantico Ottocento alla Belle Epoque fino al Novecento” sottolinea Maurizio Pavesi, direttore dei Castelli del Ducato. Un insieme di attrazioni che ogni anno richiamano mediamente 600mila visitatori con 800 eventi pensati che per stupire.
Un po’ come accade proprio al Castello Anguissola Scotti – Gonzaga di Agazzano. Accanto alla bellezza, alla storia, alla sua architettura potente e alle decorazioni che lo impreziosiscono, il valore aggiunto è Pier Maria Scotti, “Il Buso”. Ma chi era e perché si palesa ancora tra queste mura? “Dopo aver espugnato il castello, il 30 agosto 1521 venne pugnalato e poi gettato nel fossato per aver tentato di non condividere il bottino con i suoi alleati, Astorre Visconti e Giovanni da Birago – ci raccontano non senza farci venire i capelli dritti - Il Buso si aggira ancora oggi tra le mura della rocca e del castello rivelando la sua presenza con rumori e segnali di varia natura. Da parecchi anni diverse associazioni che si occupano del mondo del paranormale, arrivano al castello per svolgere indagini e ricerche storiche e fenomenologiche. Spettri, ombre, spiriti di defunti, leggende o esseri immaginari? C’è chi ci crede, chi è molto scettico, chi coglie invece l’opportunità per un viaggio particolare alla scoperta dei segreti del Castelli del Ducato”.
L’opportunità è dunque prenotare il Ghost Tour al Castello di Agazzano. Da 15 a 38 euro, con l’apertura straordinaria del castello si può effettuare la visita guidata dedicata in modo approfondito al racconto della storia dei fantasmi che ancora oggi fanno sentire al loro presenza a più persone. E un brindisi alla fine della visita. D’altronde l’intero complesso di Agazzano è un suggestivo e raro esempio di storia, tradizioni e cultura. La Rocca, sorta nel Duecento come struttura difensive e accessibile attraverso due rampe opposte di scale, si affaccia su un cortile di grande suggestione con un loggiato di fine Quattrocento. Sino al Castello, nato sull'antico borgo e ristrutturato alla fine del Settecento. Il percorso di visita si conclude nel giardino di gusto francese con statue mitologiche e piante rare degli inizi dell’Ottocento.
E oltre alla leggenda del Conte spadaccino Pier Maria Scotti che girovaga senza pace, come tramandano di generazione in generazione dal 1529, tra le mura c’è un'altra emozionante storia da scoprire: la vita di Eleonora Rangoni, moglie di Gaspare Scotti, una delle più affascinanti nobili dame vissute nel luogo. Qui si racconta che la dolce Contessa dai lunghi capelli biondi passasse i pomeriggi a leggere e disegnare. Ancora oggi, secondo la leggenda, il suo spirito aleggia nel loggiato della Rocca. Pure lei…
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