Tre giorni a Edimburgo a caccia di fantasmi. E di tesori da vedere, anche gratis

La capitale scozzese è una città straordinaria, adattissima da visitare in qualsiasi periodo dell’anno. Magari anche a caccia di fantasmi con il ghost tour appositamente dedicato. Oppure per godersi la veduta mozzafiato dal piazzale del grandioso castello. In tre giorni si possono scoprire molte cose, compresi i “luoghi reali” come la cattedrale di St. Giles, dove Sua Maestà la regina si raccoglie in preghiera durante le celebrazioni ufficiali prima di raggiungere la chiesa di Canongate…

 

(TurismoItaliaNews) Scendendo il Royal Mile non si pensa di camminare sulle rovine di diverse stradine del passato (chiamate “close”, ovvero vicoli ciechi). Edimburgo venne duramente colpita dall’ultima epidemia di peste del 1644 e si racconta che ancora oggi le anime delle vittime continuino ad abitare la città. Attualmente è possibile effettuare una visita sotterranea di Mary King’s Close in compagnia di uno dei personaggi del passato di Edimburgo: in programma racconti storici e storie di fantasmi che nonostante abbiano più di 300 anni fanno ancora venire i brividi. Per chi preferisce restare in superficie e fare una passeggiata speciale a caccia di fantasmi (ghost tour), Mercat Tours, Auld Reekie Tours e Witchery Tours, propongono visite diurne oppure, per i più coraggiosi, visite notturne per le vie della città vecchia, che riservano alcune sorprese…

 

1° giorno, mattino
L’ingresso al castello di Edimburgo è a pagamento, ma è comunque possibile ammirarne gratuitamente la veduta mozzafiato dal piazzale: a sud si notano la scuola di George Heriot e le Pentland Hills, mentre a nord lo sguardo si perde oltre Princes Street, in direzione di Leith e dell’estuario del fiume Forth. Lo “Spirit of the Tattoo” si trova in un edificio in cima a Castlehill e permette ai visitatori di farsi un’idea dell’incredibile spettacolo che si svolge in agosto sul piazzale del castello e dura tre settimane.

 

Si può poi scendere attraverso la via George IV Bridge per arrivare al Royal Museum (Museo della Corona) e al Museo nazionale scozzese (Museum of Scotland) che si trova giusto di fianco. Questi due musei ospitano le migliori collezioni internazionali di oggetti storici e permettono di conoscere la storia della Scozia, dal Big Bang ai giorni nostri. Per visitarli entrambi ci vuole almeno una giornata. Indispensabile, infine, la sosta di fronte al Museum of Scotland, davanti alla statua di Greyfriars Bobby, il cane che ha fedelmente vegliato per anni sulla tomba del padrone morto.

 

Pomeriggio
Proseguendo lungo il Royal Mile si può sostare, per un tuffo nel passato, al Museo dell’infanzia (Museum of Childhood) oppure approfondire la conoscenza della storia della capitale, dalla preistoria ai giorni nostri, al Museum of Edinburgh (Museo di Edimburgo), dove sono conservati, tra gli altri reperti, anche il collare e la ciotola di Greyfriars Bobby. Di fronte al museo si trova The People’s Story, che presenta un appassionante resoconto dello sviluppo sociale di Edimburgo dalla fine del XVIII secolo ad oggi. Alla fine del Mile si trova il Parlamento scozzese, dove il presente e il futuro della Scozia sono oggetto di dibattiti appassionati.

 

Per chi preferisce l’arte, percorrendo The Mound si arriva alla National Gallery of Scotland e alla Royal Scottish Academy, dove le opere dei grandi maestri scozzesi del passato sono esposte accanto a quelle di artisti più conosciuti come Tiziano o El Greco. Nella parte nuova della città (New Town), sorge il bellissimo edificio che accoglie la Scottish National Portrait Gallery dove sono esposti i ritratti dei grandi personaggi che hanno scritto la storia della nazione. Una navetta gratuita fa regolarmente la spola tra le altre gallerie, per permettere agli amanti dell'arte di ammirare ad esempio opere di Warhol e Picasso alla Scottish National Gallery of Modern Art e la magnifica collezione di opere di Paolozzi alla Dean Gallery.

Per concludere la giornata in bellezza, una passeggiata nell'orto botanico reale, dal quale si intravede la città circostante attraverso gli incredibili colori delle aiuole fiorite. Con i soldi risparmiati grazie alle visite gratuite ci si potrà offrire il piacere di una buona cena… O magari il gustosissimo fish and chips!

 

2° giorno, mattino: storia e mistero

I quartieri medievali e georgiani di Edimburgo sono valsi alla città l’inclusione nell’elenco delle città dichiarate Patrimonio mondiale dell'Umanità. Si può iniziare la visita dal castello di Edimburgo, arroccato su una sommità vulcanica in cima al Royal Mile. Nel castello ce n’è per tutti i gusti: i gioielli della corona, i torrioni, Mons Meg (un cannone enorme), una cappella medievale nonché la pietra del Destino (Stone of Destiny), senza dimenticare che da esso si può ammirare il miglior panorama della città.

 

Scendendo il Royal Mile, che diventa High Street, ci si ritrova di fronte alle City Chambers: costruite inizialmente per ospitare la Merchants’ Hall (la corporazione dei mercanti), sono poi state trasformate in sede amministrativa del Consiglio comunale. Le fondamenta dell’edificio poggiano su una strada i cui abitanti vennero sterminati dalla peste nel XVII secolo, conservandone perfettamente la topografia originaria. I visitatori possono fare un tuffo nel passato, tornando indietro nel tempo di 300 anni, quando percorrono Mary King's Close, nota per essere la strada stregata per eccellenza di Edimburgo.

Pomeriggio
Giro panoramico della città a bordo di un autobus aperto a due piani. Un modo pratico non solo per scoprire la storia di Edimburgo, ma anche per spostarsi da un monumento o da un quartiere della città all’altro. Il Grassmarket è una delle fermate previste: è qui che in passato si allevava la selvaggina, come ricorda una targa commemorativa. Non lontano, ecco il pub The Last Drop il cui nome ricorda ciò che in passato accadeva in questo luogo. In questo quartiere, come in altri della città vecchia (Old Town), vengono organizzate divertenti passeggiate a tema, a caccia di fantasmi (ghost tour). Una simpatica occasione per divertirsi un po' prima di cena o, per i più coraggiosi, dopo cena, al calar delle tenebre…

 

3° giorno, mattino: Edimburgo reale
Per chi ha voglia di trascorrere una giornata reale, è bene iniziare con la visita del castello di Edimburgo per ammirare i gioielli della corona scozzese che sono tra i più antichi d’Europa e di cui la Scozia va molto fiera, nonché per scoprire la movimentata storia dei regalia (oggetti simbolici della monarchia), raccontata attraverso diversi quadri, prima di scoprire gli oggetti stessi custoditi nella sala delle casseforti del castello.
Seguendo poi il Royal Mile si arriva fino alla cattedrale di St. Giles, dove Sua Maestà la regina si raccoglie in preghiera durante le celebrazioni ufficiali prima di raggiungere la chiesa di Canongate, dove assiste alla messa durante i suoi soggiorni a Holyrood. Il Royal Mile termina al palazzo di Holyroodhouse, residenza ufficiale della regina in Scozia (Balmoral è invece la residenza estiva): quando la famiglia reale è presente, lo stendardo reale è issato. È possibile ammirare le collezioni d’arte private della regina nell’adiacente Queen’s Gallery.

Pomeriggio
Prendere il bus Lothian numero 22 in Princes Street e scendere al capolinea, Ocean Terminal, nel porto storico di Leith. È qui che è ormeggiato permanentemente lo yacht reale Britannia: permette di farsi un’idea della vita della famiglia reale in mare. Pranzare a Leith, vicino al porto, nel pub The King’s Wark, nel quartiere The Shore. Da non perdere, sulla via del ritorno, la statua della regina Vittoria che si trova in fondo a Leith Walk e guarda verso l’alto, in direzione di Edimburgo. Ne esiste un’altra in cima alla Royal Scottish Academy. Per concludere in bellezza questo giro di Edimburgo, è doveroso trascorrere una serata all’Opal Lounge, in George Street. Il Principe William adorava venirci ogni sera quando studiava a St Andrews.

 

 

Edinburgh Military Tattoo, là dove battono i cuori (e i tamburi) degli Scozzesi

 

 

 

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