Stati Uniti, porte aperte ai turisti: dall'8 novembre nessuna limitazione per chi arriva da Europa, le informazioni utili prima di partire

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Colpo di spugna sulle restrizioni all’ingresso negli Stati Uniti per i viaggiatori internazionali introdotte nel 2020 a causa della pandemia. Dall’8 novembre nessuna limitazione per chi arriva da Europa, Cina, India, Brasile e Sudafrica sia per turismo che per motivi di studio o di lavoro. Unica condizione: essere pienamente vaccinati e aver effettuato un tampone entro tre giorni dalla partenza.

 

(TurismoItaliaNews) L’amministrazione Biden ha annunciato le nuove regole sui voli internazionali verso gli Stati Uniti, che si applicano a tutti i Paesi del mondo. A partire dall’8 novembre dunque, i viaggiatori stranieri che vogliano recarsi negli States devono essere completamente vaccinati e fornire una prova dello stato di vaccinazione prima di salire a bordo di un aereo. Il decreto firmato dal presidente Joe Biden prevede comunque alcune esenzioni: per i minori sotto i 18 anni, per le persone con problemi medici oppure provenienti da Paesi dove i vaccini non sono ampiamente disponibili. Essendo comunque richiesta a tutti la prova di un test negativo, spetterà alle compagnie aeree attuare le nuove procedure, pena di sanzioni sino a 35mila dollari per violazione.

Stati Uniti, porte aperte ai turisti: dall'8 novembre nessuna limitazione per chi arriva da Europa, Cina, India, Brasile e Sudafrica

Stati Uniti, porte aperte ai turisti: dall'8 novembre nessuna limitazione per chi arriva da Europa, Cina, India, Brasile e Sudafrica

"La riapertura degli Stati Uniti è stata accolta con estremo favore dal pubblico italiano: c'è tanta voglia di fare vacanza, di viaggiare e ovviamente gli Stati Uniti sono una meta importantissima per i turisti italiani, per ricongiungimento familiare, affari - ha dichiarato Andrea Mele, vicepresidente di Astoi Confindustria Viaggi, a Rainews 24 commentando l’eliminazione delle restrizioni all'ingresso negli Stati Uniti per i viaggiatori internazionali - ci sono però Paesi importanti che hanno riaperto e dove noi italiani non possiamo andare, come la Thailandia, il Marocco, la Turchia, la Polinesia francese: si tratta di mete ancora vietate e questo incide tantissimo sul nostro settore turistico. Parliamo di un'industria che la la peculiarità di programmare con molto anticipo: abbiamo bisogno di tempi certi che stanno mancando clamorosamente da parte delle autorità competenti. Non riusciamo a capire dove andremo e cosa accadrà: il decreto che stabilisce i divieti scade il 15 dicembre". L'industria del viaggio organizzato, ha ricordato ancora il vicepresidente di Astoi, "impiega decine di migliaia di dipendenti che per la maggioranza sono ancora in cassa integrazione da aprile 2020".

Tutte le informazioni utili prima della partenza per gli Usa

Il nuovo regolamento sui voli internazionali verso gli Stati Uniti 

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