Il Castello Malatestiano nel Villaggio Ideale d'Italia: Longiano testimonial della cultura di ieri e dell’arte moderna

Angelo Benedetti, Longiano / Forlì-Cesena

Ha recuperato i tratti stilistici dominanti che caratterizzarono l'architettura della Rocca malatestiana, creata per scopi di difesa, ma anche residenziali. Oggi con la sua mole è un baluardo di arte e di cultura, di storia e tradizioni. Per Longiano, piccolo Comune in collina fra Cesena e Rimini, il Castello è il simbolo identitario del territorio, a maggior ragione per un borgo che è Villaggio Ideale d'Italia e Bandiera Arancione del Touring Club Italiano.

 

(TurismoItaliaNews) L'antico borgo è racchiuso da una doppia cinta muraria all’interno della quale si accede attraverso tre porte medioevali. E il Castello Malatestiano domina, con l'eleganza della sua mole, il centro storico; dalla torre civica lo sguardo giunge fino al Mare Adriatico. “Il Castello, dopo l'ultimo restauro, – spiega il sindaco Ermes Battistini, che nella vita è architetto - ha recuperato i tratti stilistici dominanti che caratterizzarono l'architettura della Rocca malatestiana, creata per scopi di difesa, ma anche residenziali: si sono dunque riaperti, dopo secoli di improvvida ‘tamponatura’, i loggiati della facciata e i portici d'ingresso, che hanno conferito leggiadria all'imponenza dell'edificio, così come la torre campanaria e la vasca veneziana, vestigia della breve occupazione della Repubblica dei Dogi, nei primi anni del Cinquecento”.

Le origini del Castello Malatestiano (al quale l’Italia nel maggio 2015 ha anche dedicato un francobollo) risalgono al 1059: ne è testimonianza il ritrovamento di un'antica pergamena, che attesta la presenza di un'importante roccaforte a difesa della popolazione dalle incursioni barbariche. Solo più tardi però, attraverso patti di alleanza con i Riminesi, il Castello di Longiano assurgerà ai suoi splendori diventando nobile residenza dei Malatesta e baluardo difensivo dei territori riminesi. La sua importanza è inoltre confermata dal fatto che nelle sue stanze si spense, il 14 settembre 1429, uno dei più importanti uomini dell'epoca, Carlo Malatesta.

 

Percorrendo le stradine acciottolate del nucleo storico, ancora abitato e ben conservato di Longiano, si giunge in breve alla pittoresca Piazza Malatesta e sullo sfondo si nota immediatamente la porta di accesso al castello, con a fianco la slanciata torre civica. Oltrepassato il cancello ci troviamo in una piazzetta interna con balcone panoramico. Da notare la "fontana dei Veneziani" del secolo XVI, pregevole manufatto testimone della breve dominazione della Repubblica di Venezia.

“Dal 1463 al 1519 – sottolinea ancora il primo cittadino di Longiano nel Bollettino illustrativo che accompagna l’emissione filatelica - appartenne allo Stato Pontificio, tranne quattro anni di dominio veneziano (1503-1506). Nel 1519 Leone X concesse Longiano in feudo perpetuo al Conte Guido Rangoni di Modena. Nel 1790 subì la sorte di tutta la Romagna, cadendo sotto la sovranità di Napoleone Bonaparte fino al 1818”. L'interno del Castello è stato totalmente ristrutturato dopo l'Unità d'Italia, negli anni 1862-63, quando si procedette alla decorazione pittorica della Sala dell'Arengo e della Saletta interna per opera dei pittori Giovanni Canepa e Girolamo Bellani, già impegnati a Longiano presso il Santuario del Crocifisso e il Teatro "Errico Petrella". Sul soffitto di queste sale sono ritratti i personaggi illustri della storia longianese: da Sebastiano Fausto, latinista, a Girolamo Ferri, che fu maestro di Vincenzo Monti, da Giulio Belli, compositore di opere musicali nelle corti cinquecentesche di tutta Italia, a Giovan Battista Paroletti, teologo e giurista, a testimoniare una diffusa attività culturale protrattasi fino ai giorni nostri con l'esemplare esperienza del poeta e critico d'arte Tito Balestra (1923-1976).

 

Oggi il Castello accoglie nelle sue stupende sale la Fondazione "Tito Balestra" Onlus, a cui è stato assegnato dall'Ibc della Regione Emilia - Romagna il riconoscimento di Museo di Qualità, con una splendida raccolta di arte figurativa di oltre 3000 opere di artisti del Novecento italiano e una preziosa collezione di opere grafiche di autori stranieri. Tra questi Rosai, Mafai, De Pisis, Sironi, Vespignani, rRicca collezione di Mino Maccari (1800 oli e grafiche) e incisioni di Morandi, Zancarano, Goya, Chagall, Kokoshka, Matisse.

Orari: il Castello Malatestiano è aperto al pubblico tutto l'anno dal martedì alla domenica negli stessi orari della Fondazione Tito Balestra, dalle ore 10 alle ore 12 e dalle 15 alle 19; nel mese di agosto solo al pomeriggio, dalle 16 alle 20.
Biglietti d'ingresso: intero 7,00 euro; ridotto 5,00 euro (persone over 65 anni, docenti e gruppi di minimo dieci persone), ridotto speciale 3,00 euro (studenti e persone 14-18 anni); gratuito residenti nel Comune di Longiano, bambini fino ai 13 anni, giornalisti, persone con disabilità e accompagnatori.
"Fidelity Card": 15,00 euro (ingresso gratuito per un anno alle varie mostre e alle collezioni della Fondazione, sconto del 20% sull'acquisto di pubblicazioni della Fondazione, gadget omaggio di benvenuto)

 

Come arrivare
Posizione Gps N 44°4'20" - E 12°19'28"
Dalla via Emilia procedendo verso Rimini, superata Cesena dopo circa 6 chilometri in frazione Case Fratta prendere deviazione sulla destra ben segnalata. Circa 5 chilometri, ultimo tratto con tornanti, e si giunge a Longiano. Volendo nei giorni feriali è possibile raggiungere il castello anche in auto, transitando per le acciottolate stradine del nucleo storico, il consiglio però è quello di parcheggiare (Via IV novembre, via circonvallazione - pos. GPS N 44°4'26" E 12°19'38"), percorrere via IV novembre per circa 500 metri ed accedere alla città fortificata attraverso la bella porta Girone.

 

Il sito istituzionale del Comune di Longiano

 

Dal Forte di Fenestrelle al Castello Malatestiano di Longiano, ecco il tour filatelico che parla di luoghi carichi di storia

 

 

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