Giulio Celletti, Firenze / Toscana

Cosa c'è di meglio della splendida cornice di Firenze per parlare di moda, trend e bellezza? A ben guardare l'89.a edizione di Pitti Uomo non è che la conferma di tutto di questo. Con numeri peraltro grandiosi, se si considera che nella Fortezza da Basso sono presenti ben 1.219 marchi dell'industria dell'abbigliamento maschile, dei quali 536 esteri, tutti nella città del Rinascimento per eccellenza per presentare in anteprima le loro collezioni per l'inverno 2016-2017.

(TurismoItaliaNews) Che il binomio tra bellezza, eleganza e moda sia inscindibile ci ha pensato a ribadirlo il ministro dei beni culturali Dario Franceschini, il quale durante la cerimonia inaugurale nella sala d'Arme di Palazzo Vecchio dove (davanti ai presidenti del Centro di Firenze per la Moda Italiana, Andrea Cavicchi, e di Pitti Immagine, Gaetano Marzotto) ha annunciato la prossima nascita di una collaborazione tra Pitti Immagine e gli Uffizi per la realizzazione di una mostra annuale e un investimento sul museo del Costume, perché diventi galleria di moda e costume. Un obiettivo che potrà concretizzarsi grazie all'Art bonus e alla sensibilità del mondo della moda che sta consentendo di costruire una cultura del mecenatismo. Anche perché moda, bellezza, arte, design non sono forse presupposti di un turismo a tutto tondo? E la moda, del resto, non è forse una delle voci più importanti del Pil italiano, visto e considerato peraltro che il 2015 dovrebbe chiudere con un rialzo stimato in 1,8%, in soldoni circa 9 miliardi?

E così eccoci all'edizione numero 89, dove tra le tante proposte Pitti Generation(S) è il tema dei saloni invernali che interpreta la simultaneità di tante generazioni diverse nella moda e negli stili di oggi. "Pitti Generation(s) - ha spiegato Agostino Poletto, vice-direttore generale di Pitti Immagine - e parla della simultaneità di tante generazioni diverse nella moda e negli stili di oggi. La velocità del contemporaneo comprime e mixa il tempo personale e generazionale, tra riflessi nostalgici e sperimentazione, in un globale superamento di confini. Così Pitti Generation(s) racconta con ironia e leggerezza un'epoca dove l'età si rivela sempre più uno stato mentale che anagrafico, con uomini maturi in jeans e t-shirt e giovani dalle barbe vittoriane con la passione per il vintage".

Con un set design a cura di Oliviero Baldini, la Fortezza da Basso accoglie i visitatori tra installazioni e sorprendenti incursioni, tra arte e performance, che trasformeranno il suolo del Piazzale antistante il Padiglione Centrale, la facciata del Lyceum e altri luoghi chiave della Fortezza, per un'inedita rappresentazione generazionale. Tempo, stili e generi differenti emergeranno in un mix eclettico, il tutto sotto lo sguardo ironico e surreale di centinaia di occhi che movimenteranno, con il loro "battito di ciglia", il piazzale del Padiglione Centrale.

In realtà Pitti Uomo è qualcosa che prende tutta Firenze: è anche questa è un'edizione che coinvolge tutto il cuore commerciale della città e non solo, con eventi che animano la movida. "Ogni edizione di Pitti Uomo è un magazine che prende forma, fatto di contenuti che devono essere messi in pagina, con grande cura e una ricerca continua. A ogni stagione si registra e si racconta una tendenza forte del momento, per parlare di stili di vita in modo leggero e ironico, ma cercando anche di riflettere sul tempo che fa", come ha sottolineato Raffaello Napoleone. Ma per comprendere tutto meglio bisogna esserci e vedere con i propri occhi.

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