Chemnitz cultura industriale vivente: dalla Capitale Europea della Cultura 2025 riflessione sullo sviluppo delle ex città industriali europee
		
Da qui l’innovazione industriale si è diffusa in tutta la regione, dando vita a un settore estremamente diversificato con numerose aziende leader a livello mondiale. Il baricentro è Chemnitz, conosciuta come la "culla dell’ingegneria tedesca". Dalla fine del XVIII secolo sino alla fine della Seconda Guerra Mondiale, la Sassonia è stata il cuore pulsante dell’industria tedesca.
(TurismoItaliaNews) Chemnitz ha avuto un ruolo determinante nello sviluppo dell'industria automobilistica, nella costruzione di utensili, macchine tessili, macchine per ufficio, con grandi personalità che vi hanno lavorato come imprenditori nel XIX e XX secolo. Oggi nessun’altra città in Germania ha un numero maggiore di monumenti industriali. Molti imponenti edifici e monumenti industriali caratterizzano ancora oggi il volto della città e vengono riutilizzati in modi nuovi. Ma molti sono stati anche trasformati in luoghi culturali, come il Museo Industriale di Chemnitz, dove è possibile conoscere la storia industriale della città. Impressionanti reperti illustrano le condizioni di produzione del loro tempo. Tra i pezzi in esposizione c'è anche un motore a vapore funzionante del 1896, ma anche i predecessori dei nostri computer e telefoni cellulari, nonché antichi telai e macchine per tessere. Fino al 16 novembre il museo ospita la mostra “Tales of Transformation”: una riflessione sullo sviluppo delle ex città industriali europee.
Questo periodo di prosperità si interruppe alla fine della Seconda Guerra Mondiale, quando la Sassonia si ritrovò al di là della cortina di ferro. Tuttavia, la regione continuò a distinguersi come centro nevralgico dell’industria nella Repubblica Democratica Tedesca, preservando un'importanza strategica nell’economia dell’intero blocco orientale.
			
						
						

