Un secolo di Art Déco: a Lisbona due musei raccontano un’espressione che è diventata una filosofia artistica

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Eugenio Serlupini, Lisbona

Il 2025 segna il centenario dell’Esposizione Internazionale delle Arti Decorative e Industriali Moderne, tenutasi a Parigi nel 1925, evento che ha dato i natali all’espressione “Art Déco” e che ha consacrato uno stile capace di fondere eleganza classica, rigore geometrico e forme stilizzate. Il Portogallo celebra questa ricorrenza attraverso il patrimonio di due istituzioni di Lisbona che custodiscono autentici capolavori dell’epoca: il Museu Calouste Gulbenkian e il B-Mad | Berardo – Museu Arte Déco.

 

Al Museu Calouste Gulbenkian di Lisbona spiccano testimonianze preziose di alcuni tra i più grandi interpreti del movimento. Tra questi, René Lalique (1860-1945), maestro indiscusso delle arti decorative, autore del vaso Cluny, creato proprio nel 1925 e decorato con maschere ispirate al teatro classico. L’opera, raffinata e ricca di suggestioni sceniche, rappresenta in pieno lo spirito dell’Art Déco: una modernità che dialoga costantemente con il passato. Altro pezzo di eccezionale rilevanza è La Primavera, o Omaggio a Jean Goujon, gruppo scultoreo realizzato da Alfred-August Janniot (1889-1969) intorno al 1919 a Roma. Presentata originariamente nel celebre Padiglione del Collezionista di Jacques-Émile Ruhlmann – uno degli ambienti più ammirati dell’esposizione parigina – la scultura fu acquistata nel 1939 dal magnate Calouste Gulbenkian per la sua residenza in Normandia e oggi arricchisce le collezioni permanenti del museo.

Un secolo dalla nascita dell’Art Déco: a Lisbona due musei raccontano un’espressione che è diventata una filosofia artistica

Un secolo dalla nascita dell’Art Déco: a Lisbona due musei raccontano un’espressione che è diventata una filosofia artistica

A pochi chilometri di distanza, nel quartiere di Alcântara, il B-Mad | Berardo – Museu Arte Déco racconta l’evoluzione di questo stile in un contesto architettonico che unisce storia e modernità. Ospitato nella residenza estiva del Marchese di Abrantes, edificio settecentesco ampliato negli anni Venti dall’architetto Raúl Lino, il museo accoglie la collezione Berardo, organizzata in sezioni tematiche suggestive come le “arti del fuoco”. Qui il visitatore incontra vetri, cristalli, ceramiche, argenti, lavori in ferro battuto e bronzi, tra cui spicca Bat Dancer di Johann-Philipp Preiss (1882-1943), una scultura crisolefantina in bronzo dipinto a freddo e avorio, poggiata su una base piramidale in onice, esempio virtuoso di raffinatezza tecnica e creatività.

La collezione Berardo ripercorre l’universo Art Déco nella sua ampia varietà di espressioni: scultura, pittura, disegno, arredi, ceramiche, gioielli, arazzi ed elementi architettonici. Tra i protagonisti spicca ancora Émile-Jacques Ruhlmann, noto per l’uso di materiali nobili ed esotici in arredi dal design modernissimo, qui rappresentato da opere come una coppia di poltrone in ebano Macassar e pelle. Accanto a lui, Jean-Michel Frank (1895-1941), maestro di interni essenziali e ricercati, presente con uno sgabello in bronzo dorato arricchito da motivi a greca e seduta in pelle rossa, in cui il richiamo all’antichità classica convive con l’essenzialità moderna.

Un secolo dalla nascita dell’Art Déco: a Lisbona due musei raccontano un’espressione che è diventata una filosofia artistica

Un secolo dalla nascita dell’Art Déco: a Lisbona due musei raccontano un’espressione che è diventata una filosofia artistica

Insieme, le due istituzioni lisbonesi offrono un percorso immersivo nella bellezza e nella complessità dell’Art Déco, restituendo al pubblico il fascino di un’epoca che ha saputo reinterpretare la tradizione con lo sguardo rivolto al futuro, lasciando un’eredità artistica e culturale di straordinaria attualità. Ai due Musei e a ciò che rappresentano, il Portogallo dedica due francobolli da 0,69 e 1,21 euro in circolazione dal 25 agosto.

Sul primo, sono raffigurati La Primavera o Omaggio a Jean Goujon di Alfred-Auguste Janniot, Roma, dopo il 1919; un Calcare policromo conservati al Calouste Gulbenkian Museum (foto di Catarina Gomes Ferreira); il vaso Cluny di René Lalique, Francia 1925; e un bronzo e vetro stampato-soffiato del Museo Calouste Gulbenkian (foto Catarina Gomes Ferreira); sul secondo, un bronzo dipinto a freddo, avorio e onice di Johann-Philipp Preiss, Bat Dancer, anni 1920, del Berardo Museu Arte Déco (foto Nuno Delícias); una coppia di poltrone, c. 1935, ebano di Macassar e cuoio di Émile-Jacques Ruhlmann, sempre del Berardo Museu Arte Déco (foto Nuno Delícias). La presentazione è stata affidata da Ctt a Luísa Sampaio del Calouste Gulbenkian Museum e ad Álvaro Silva dell'Associação de Coleções | Coleção Berardo.

Per saperne di più
gulbenkian.pt/museu/en
bmad.pt

 

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