Winter Wellness, il freddo che riscalda il cuore: il benessere che nasce dal gelo, alla scoperta dell’Islanda d’inverno

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Eugenio Serlupini, Reykjavík / Islanda

Se il benessere è un equilibrio tra piacere e dolore, l’Islanda – terra di fuoco e ghiaccio – è la sua incarnazione più autentica. È un luogo dove gli elementi naturali si impongono, ma anche dove si può imparare ad accoglierli, a dialogare con loro. L’inverno, con il suo buio e le sue tempeste, diventa così il periodo ideale per un’esperienza di wellness totale, fatta di calore, freddo, lentezza e silenzio.

 

(TurismoItaliaNews) Il calore della terra: le sorgenti che abbracciano l’inverno. Qui in Islanda il benessere comincia proprio sottoterra. Il calore vulcanico che risale dal cuore del pianeta non solo riscalda le case grazie alla geotermia, ma regala agli abitanti e ai visitatori un rifugio termale naturale: le sundlaug, i bagni pubblici presenti in quasi ogni città o villaggio. Ma le sundlaug non sono semplici piscine: sono luoghi di incontro, di socialità, di comunità. Si alternano vasche di diverse temperature, saune e bagni di vapore, creando un percorso sensoriale che riscalda il corpo e alleggerisce la mente.

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Gullfossi

Geysir, Golden Circle

Le versioni più moderne e raffinate di queste terme tradizionali sono oggi le luxury baths, nate grazie al boom turistico degli ultimi anni. Dalla Hvammsvík Hot Springs, che si fonde con la costa del Whale Fjord, alla Laugarvatn Fontana, affacciata su un lago vulcanico nel cuore del Golden Circle, fino alla Forest Lagoon di Akureyri con la sua sauna panoramica: ogni luogo racconta un modo diverso di vivere la fusione tra acqua, pietra e cielo.

E per chi cerca un’esperienza completa, la Sky Lagoon di Reykjavík offre il rituale delle sette tappe nel suggestivo turf house Skjól, mentre la celebre Blue Lagoon aggiunge trattamenti di galleggiamento e massaggi in acqua.

Il coraggio del freddo: dove il brivido diventa piacere

Il benessere, però, non è solo calore. In Islanda, imparare a “stare nel freddo” è una forma di meditazione. Immergersi in una vasca gelida o nelle acque dell’oceano Atlantico, magari dopo una sauna, è una pratica diffusa che riattiva la circolazione e libera endorfine.

Nei bagni pubblici ci sono piccole vasche di acqua fredda, ma chi cerca un’esperienza più estrema può provare un tuffo nelle acque di Nauthólsvík o Guðlaug, le due spiagge geotermiche vicino Reykjavík. Dopo qualche bracciata tra i flutti artici, una vasca calda accoglie i coraggiosi per ristabilire l’equilibrio.

Rejkyavik, le Terme Pubbliche

La cascata di Seljalandsfoss

Il cratere di Kerid

L'aurora boreale

La natura come spa: camminare nei parchi nazionali

Quando il paesaggio si copre di neve e il silenzio cala sulle vallate, l’Islanda diventa una palestra di lentezza. Camminare tra i ghiacciai e le scogliere è un’esperienza di mindfulness naturale, ma occorre farlo con prudenza: il sole tramonta presto e il tempo può cambiare in pochi minuti.

I parchi nazionali offrono i percorsi più sicuri e suggestivi:
Il Vatnajökull National Park ospita sentieri che si snodano tra ghiacciai e cascate, come la celebre Svartifoss, incastonata tra colonne di basalto nero.
Il Þingvellir National Park, lungo il Golden Circle, regala passeggiate tra faglie continentali e laghi ghiacciati.
Il Snæfellsjökull National Park, all’estremo ovest, è dominato dal vulcano e ghiacciaio omonimo, un simbolo della potenza primordiale dell’isola.

La lentezza come filosofia di viaggio In inverno, l’Islanda invita alla slow travel. Muoversi lentamente significa adattarsi al ritmo della natura, cogliere la luce mutevole del giorno e, con un po’ di fortuna, ammirare le aurore boreali. Fuori Reykjavík, si trovano agriturismi, piccoli villaggi e rifugi che accolgono i viaggiatori con un’ospitalità genuina e prezzi più accessibili. Località come Seyðisfjörður, Siglufjörður o Stykkishólmur sono ideali per chi cerca una base tranquilla immersa nel paesaggio.

Anche il food tradizionale ha il suo perché in Islanda

Anche il food tradizionale ha il suo perché in Islanda

Quando la tempesta arriva: ritrovare il calore dentro casa

In Islanda, le tempeste invernali sono parte della vita. Quando il vento sferza e la neve oscura la strada, non resta che rifugiarsi in casa. È il momento perfetto per scoprire due antiche passioni islandesi: lavorare a maglia e leggere. La lana islandese, calda e leggera, si trova ovunque, persino nelle stazioni di servizio. E per accompagnare le giornate più buie, la letteratura locale offre capolavori pieni di poesia e silenzio: tra gli autori da scoprire, Jón Kalman Stefánsson, Auður Ava Ólafsdóttir e Ólafur Ólafsson.

Benessere come equilibrio tra opposti

Alla fine, l’inverno islandese non è una stagione da sopportare, ma da abbracciare. Qui il benessere nasce dall’alternanza tra caldo e freddo, luce e oscurità, movimento e quiete. È un invito a ritrovare il proprio ritmo naturale, lasciando che la terra, il ghiaccio e il vento ci insegnino una verità antica: il piacere autentico nasce sempre da una sfida.

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