La Tunisia sicura: “ Ci aspettiamo molto da voi italiani: sappiamo che adorate le nostre spiagge e che avete voglia di tornare”

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Giovanni Bosi, Tunisi

Passeggiare tranquillamente per le stradine della frenetica e coloratissima medina di Tunisi, visitare il Museo del Bardo immergendosi nella storia, mangiare una ciambella e gustare un té alla menta sotto il sole di Sidi Bou Said patrimonio Unesco. O ancora, un delizioso pranzo di pesce in uno dei tanti raffinati ristoranti della costa di Capo Bon. Tutto questo oggi è possibile in Tunisia grazie all'eccezionale sforzo che stanno compiendo le autorità del Paese. “Ci aspettiamo molto da voi italiani: sappiamo che adorate stare sulle nostre spiagge e che avete voglia di tornare. Nel vostro Paese c'è solo bisogno di essere rassicurati sulla nostra quotidianità” ci dice Abdellatif Hamam, direttore generale dell'Ente nazionale del turismo della Tunisia.

 

(TurismoItaliaNews) Lo abbiamo sperimentato direttamente: nei luoghi più belli (e per questo anche i più strategici) la vita scorre tranquillamente, con quei ritmi che noi italiani amiamo da sempre. E così andare in posti affollatissimi come la medina della capitale si rivela non solo divertente come in passato, ma tranquillo e con i mille sorrisi della gente che ti accoglie. Perché qui noi italiani siamo amati e apprezzati davvero. E' qualcosa che è nel dna di questo Paese, mediterraneo a tutti gli effetti e con una storia condivisa.

La Medina di Tunisi affascinante come sempre. Sopra: uno degli scorci più famosi della città antica costellata di viuzze e negozi. Nella foto di apertura la conferenza stampa a Tunisi con (da sinistra) Ali Miaoui, Alfonso Ascione consigliere delegato dell'Area metropolitana di Napoli, Abdellatif Hamam, Moez Berkejeb e Dorra Ellouze 

La Tunisia, dopo essere stata messa in ginocchio dai tragici attentati al Museo del Bardo e sulla spiagga di Sousse, si è risollevata, ha effettuato investimenti in termini di sicurezza e qualità, ha messo a punto nuove proposte e adesso guarda con grande ottimismo alla stagione estiva alle porte. C'è la sensazione che i tempi bui siano passati, definitivamente. Perché qui non c'è spazio per compromessi con assassini e integralisti: “Abbiamo vinto la battaglia contro il terrorismo – ci dice Abdellatif Hamam, direttore generale dell'Ente nazionale del turismo della Tunisi - non solo dal punto di vista militare ma soprattutto dal punto di vista sociale, con la ferma opposizione del nostro popolo, che ha detto ai terroristi: 'Qui non c'è posto per voi, non vi vogliamo in Tunisia”. Hamam con tutti i suoi collaboratori (come Dorra Ellouze, direttore dell'Ente del turismo tunisino in Italia) sta compiendo un lavoro certosino per mandare non solo messaggi positivi al resto del mondo, ma chiamando operatori del trade e della comunicazione per dimostrare qual è oggi la Tunisia, per invitarli ad essere testimoni diretti di quali importanti passi abbia compiuto il governo. Se la democrazia resta un caposaldo e la modernizzazione del Paese riprende le grandi intuizioni dell'amato leader Habib Bourghiba, è chiaro che il turismo resta un elemento irrinunciabile nell'economia nazionale.

I tesori straordinari del Museo del Bardo, conosciuto in tutto il mondo per i suoi preziosi mosaici romani di scuola africana

"L'Italia è per noi un partner privilegiato, abbiamo destini strettamente legati e per questo gli italiani hanno una responsabilità particolare verso la Tunisia - aggiunge ancora Abdellatif Hamam - i tunisini si attendono molto dagli italiani in nome degli ottimi rapporti che esistono da sempre. Nell'ultimo anno gli italiani hanno avuto timore a venire qui e possiamo capire questo atteggiamento di prudenza dopo quello che è successo al Bardo e a Sousse. Ma oggi la Tunisia è un Paese sicuro: potete vedere da soli se questi elementi di rassicurazione possono essere trasmessi agli altri. Oggi possiamo dire che alberghi, spiagge, ristoranti, musei e siti archeologici sono sicuri. Il nostro governo e tutti i tunisini sono convinti che la sicurezza è una priorità assoluta. La frontiera con la Libia è controllata con una separazione fisica e la Tunisia è parte attiva della cooperazione internazionale contro il terrorismo e l'Isis: il nostro governo ha predisposto un piano di sorveglianza molto sofisticato in collaborazione con l'Unione Europea, gli Stati Uniti e la Nato e questo del resto è un problema internazionale. Nello scenario mediorientale e del Maghreb c'è un 'eccezione Tunisia': siamo consapevoli che il nostro Paese per la sua posizione democratica con la partecipazione di donne e uomini a tutti i livelli e per il suo modello di apertura filo-occidentale può dare fastidio a qualcuno. Per questo diciamo che c'è una grande responsabilità dei nostri amici italiani nel sostenerci: non solo per un fatto economico, ma per la condivisione di valori per i quali siamo proiettati nel futuro. Non dobbiamo avere paura, certo dobbiamo essere accorti, ma la paura non ha motivo di esistere. Dobbiamo lavorare insieme per un modello di civiltà”.

Conoscere i tanti personaggi che animano la Medina di Tunisi è un'esperienza unica

Accanto alle strategie dell'Ente del turismo, partner privilegiato è la compagnia aerea di bandiera TunisAir, anche nella sua declinazione TunisAir Express: 37 voli alla settimana da Roma, Milano, Venezia, Bologna, Napoli e Palermo. Il vettore conta evidentemente molto sul supporto dei tour operator e delle agenzie italiani, ma in questa prospettiva di necessario rilancio ha deciso di potenziare ancor più la sua offerta. “TunisAir copre il 65% del trasporto aereo fra Italia e Tunisia – ci spiega Ali Miaoui, direttore generale per l'Italia (nella foto) - siamo presenti da oltre 60 anni sul mercato ed oltre aver rafforzato il programma di linea, oggi abbiamo deciso di attivare voli charter per tutti a partire dal 13 giugno e sino ai primi di settembre 2016 da Milano e Bologna per Monastir e Djerba. Abbiamo già un riscontro positivo, con un rapporto privilegiato con tutti i referenti dell'incoming nel nostro Paese”.

“C'è una lunga tradizione di italiani in Tunisia – sottolinea da parte sua Moez Berrejeb, direttore generale di TunisAir - il trasporto aereo ha rafforzato collegamenti e contatti con il vostro Paese. In tema di sicurezza possiamo confermare che è stato adottato un sistema ad altissimi standards, abbiamo compiuto un ottimo lavoro da questo punto di vista". E se Djerba assorbe il 23% della potenzialità turistica del nostro Paese, il resto della Tunisia offre proposte variegate a partire dai soggiorni marini fino al benessere, l'enogastronomia, la cultura, lo sport con il golf in primo piano, i servizi sanitari. “Il turismo – chiosa Abdellatif Hamam, direttore generale dell'Ente nazionale del turismo non significa solo alberghi ma uomini e donne che si incontrano per scoprire insieme qualcosa. Vi aspettiamo in Tunisia”.

 

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Per saperne di più
Ente Nazionale Tunisino per il Turismo
Via Pantano, 11 - 20122 Milano
tel. 02 - 86453044
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www.tunisiaturismo.it

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