Solopaca, il cuore nobile del vino campano: dove la Falanghina diventa emozione e la terra racconta storie millenarie
Giovanni Bosi, Solopaca / Campania
Da queste parti tutto sembra scorrere al ritmo lento della vendemmia e dell’ingegno contadino, persino fuori stagione. Nel Sannio, in Campania, Solopaca è il borgo che ha conquistato letteralmente sul campo il titolo di “Città del Vino”: ai piedi del massiccio del Taburno-Camposauro, tra colline ornate di vigneti e il respiro del fiume Calore, qui da oltre mezzo secolo la Cantina Sociale di Solopaca racconta l’anima più autentica del suo territorio, trasformando la sapienza agricola di generazioni in vini che parlano di territorio, storia e passione. A due passi dalal Via Francigena del Sud.
(TurismoItaliaNews) E’ quel che si dice “una cooperativa simbolo della viticoltura campana”. Fondata nel 1966 da venticinque agricoltori visionari, la Cantina Sociale di Solopaca è oggi una delle realtà enologiche più antiche e rappresentative della Campania. Conta oltre 600 soci viticoltori, che coltivano circa 1.300 ettari di vigneti distribuiti su 17 comuni del comprensorio, producendo ogni anno oltre 120.000 ettolitri di vino. Numeri che la collocano ai vertici della produzione regionale, ma la vera forza di questa cooperativa non è solo nella quantità: è nella fedeltà alla terra e nella capacità di coniugare tradizione e innovazione. Con passione.
“I nostri vigneti si estendono su un vasto territorio – ci spiega il presidente Carmine Coletta – dove nasce il Solopaca Doc, il primo vino del Sannio ad aver ottenuto il riconoscimento di dDenominazione di origine controllata nel 1974. Qui crescono varietà straordinarie come Falanghina e Aglianico, ma anche Greco, Fiano, Coda di Volpe e persino l’antica Barbera beneventana, vitigni che raccontano la biodiversità e la storia agricola di questo territorio”. Nella zona Doc del “Solopaca”, oltre ai terreni di Solopaca, ricadono anche quelli dei comuni di Castelvenere, Guardia Sanframondi, San Lorenzo Maggiore, e parte dei comuni di Cerreto Sannita, Faicchio, Frasso Telesino, Melizzano, San Lorenzello, San Salvatore Telesino e Telese.
Il vino che sedusse re e generali
Il vino di Solopaca ha radici che affondano nella notte dei tempi. Già apprezzato ai tempi dei Longobardi e dei Borboni, divenne celebre quando Gioacchino Murat, Re di Napoli e cognato di Napoleone, lo assaggiò e ne restò folgorato: “Questo vino ha la forza di un imperatore!”, pare esclamò. Una forza che ancora oggi si ritrova nei rossi Aglianico e Solopaca Doc, corposi, eleganti e di lunga persistenza, ma anche nella freschezza solare della Falanghina, simbolo contemporaneo del territorio.
Tecnologia e tradizione, unite in una bottaia di emozioni
La Cantina di Solopaca è un esempio virtuoso di cooperazione moderna. Lo stabilimento enologico, dotato di impianti di vinificazione e imbottigliamento all’avanguardia, conserva però il rispetto per le pratiche tradizionali. Le uve vengono raccolte a mano e selezionate con cura prima della vinificazione. I rossi affinano in una bottaia di legno pregiato, mentre nella sala autoclavi prendono vita spumanti e vini frizzanti di raffinata eleganza, tra cui la Falanghina Spumante Doc, primo esempio di spumantizzazione di questa varietà in Campania.
Completano la struttura magazzini di stoccaggio, una sala polifunzionale per eventi e un punto vendita aziendale dove è possibile degustare e acquistare le diverse linee di produzione: dai vini quotidiani ai grandi rossi da invecchiamento, fino agli spumanti destinati alla ristorazione più sofisticata.
Viticoltori San Martino: il futuro è sostenibile
Nel cuore del Taburno, tra le colline di Torrecuso, la Cantina di Solopaca ha dato vita al progetto “Viticoltori San Martino”, un laboratorio di innovazione dedicato alle uve biologiche di Falanghina e Aglianico. Una micro-cantina pensata per vinificare piccole quantità e valorizzare le microzone, rispettando la biodiversità e puntando su sostenibilità, ricerca e terroir. Un progetto che unisce passato e futuro, proprio come le mani dei viticoltori che ogni anno, tra settembre e ottobre, raccolgono i frutti di un lavoro antico con la precisione e la passione di chi sa di custodire un’eredità preziosa.
Enoturismo: un viaggio nei sensi
Visitare la Cantina di Solopaca non è solo un’esperienza enologica, ma un vero viaggio sensoriale. I visitatori possono immergersi nel mondo del vino attraverso percorsi guidati tra i vigneti, visite alle sale di vinificazione e degustazioni abbinate ai prodotti tipici del Sannio. Dai formaggi pecorini al Caciocavallo Silano, dai salumi artigianali ai mieli locali, ogni abbinamento racconta un frammento di territorio e cultura. Chi ha poco tempo può concedersi un assaggio veloce; chi desidera vivere un’esperienza completa può partecipare a tour più approfonditi, magari al tramonto, tra i filari che si tingono d’oro e le colline che profumano di mosto.
Il Sannio Beneventano: un territorio da scoprire
Solopaca è il cuore pulsante di un territorio ancora autentico, lontano dai circuiti turistici di massa ma ricco di fascino. La provincia di Benevento è la “terra dei Sanniti, dei Longobardi e delle streghe”, un mosaico di borghi antichi e natura incontaminata. Da Sant’Agata de’ Goti a Cerreto Sannita, da Cusano Mutri a Guardia Sanframondi, ogni paese custodisce chiese, castelli e tradizioni millenarie. Il Parco Regionale del Taburno-Camposauro e le valli del Tammaro e del Fortore offrono sentieri perfetti per l’escursionismo e panorami che si aprono su vigneti, uliveti e campi di grano. E quando arriva il momento di sostare, le osterie e gli agriturismi locali accolgono i visitatori con piatti della tradizione contadina e vini che sanno di casa.
Un brindisi al futuro
Oggi la Cantina Sociale di Solopaca continua a essere il motore economico e culturale del territorio. Con il suo equilibrio tra innovazione e radici, rappresenta una delle esperienze cooperative più riuscite del Sud Italia, capace di generare valore e di promuovere un turismo lento, sostenibile e autentico. Chi arriva a Solopaca non trova solo vino: trova una comunità, una storia da ascoltare e un’emozione da portare via con sé, in un calice che profuma di terra, sole e dignità contadina. Perché nel Sannio, il vino non si beve soltanto: si vive.
Per saperne di più
www.cantinasolopaca.it
www.viticoltorisanmartino.it
Solopaca: the noble heart of campanian wine — where Falanghina becomes emotion and the land tells millennia of stories
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