#ExploreFrance su 2 ruote: avventura gravel sulla grande traversata del Giura o notti insolite nei fari di Bretagna?

Giovanni Bosi
Da corsa, a pedalata assistita, Mtb o persino in tandem, ve la immaginate la Francia da scoprire in bicicletta? Una tentazione fortissima che oggi è quanto mai realtà, perché i cugini d’Oltralpe ce la stanno davvero mettendo tutta per proporre itinerari innovativi e sostenibili alla scoperta di scorci imprevedibili e ammalianti. E allora: l'avventura gravel sulla grande traversata del Giura, oppure notti insolite nei fari di Bretagna? O ancora, una micro-avventura sulla selvaggia Mosa nel Grande Est, piuttosto che monopattino e gastronomia a Quiberville-sur-mer in Normandia? O magari in Nouvelle-Aquitaine per l’ecosistema d’eccellenza Marais Poitevin, o anche in Provenza-Alpi-Costa Azzurra per la Durance in bicicletta? Pensateci, ci sono un mucchio di posti da vivere da protagonisti…
(TurismoItaliaNews) La sostenibilità e il volto green del turismo più coinvolgente sono da tempo ormai al centro della promozione della Francia attraverso il brand Explore France e i Comitati regionali, che sono ben 13. Nell’ambito della strategia nazionale volta a fare del Paese la prima destinazione mondiale del cicloturismo entro il 2030, Atout France, in collaborazione con France Velo Tourisme ha voluto porre un accento particolare sulla pratica del cicloturismo. Con tante idee di soggiorni e offerte che soddisfano le aspirazioni dei viaggiatori alla ricerca di un turismo più lento, ragionato e persino più autentico e informazioni dei grandi eventi in calendario.
“Nel panorama in evoluzione del turismo globale, questa tendenza in piena crescita unisce scoperta e sostenibilità – spiegano da Atout France - con 21 grandi itinerari segnalati, percorsi urbani attentamente progettati, più di 1.000 anelli ciclabili e una selezione di grandi traversate in mountain bike, senza dimenticare i leggendari passi del Tour de France, la Francia invita ad un’esplorazione ricca e variegata dei suoi territori. France Vélo Tourisme chiama gli amanti dell’avventura e le famiglie a scoprire la bellezza e la varietà dei paesaggi francesi attraverso itinerari cicloturistici sicuri, offrendo un modo unico e sostenibile di vivere il patrimonio, la cultura e la gastronomia locale al ritmo del pedale”.
I numeri, peraltro, sono a dir poco fantastici, tanto che con i suoi 20.755 km di piste ciclabili nel 2023, la Francia punta a diventare la prima destinazione mondiale del cicloturismo entro il 2030. Il marchio Accueil Vélo garantisce ai ciclisti una gamma completa di servizi di qualità, che comprende alloggi, noleggio e riparazione di biciclette, ristoranti, uffici turistici e siti turistici, per un'esperienza ciclistica ottimale. Il settore genera un fatturato stimato in 4,2 miliardi di euro, con una quota significativa della popolazione francese che va in bicicletta durante le vacanze. E’ tutto dire… Anche se, trattandosi di Francia, si parla sempre di traguardi volanti giusto per rimanere in ambito ciclistico. L’obiettivo per il 2030 è infatti ambizioso : estendere la rete di vie ciclabili a 25 587 km. Ad oggi, lo Schema Nazionale delle Ciclabili (Snv) comprende 20.755 km d'itinerari aperti e 48.900 km di anelli ciclabili, con un’aggiunta di 465 km al Snv nel 2023. “Gli itinerari EuroVelo, 17 di cui 10 in Francia, giocano un ruolo cruciale nell’integrazione e nelle connessioni ciclistiche attraverso l'Europa. Questa espansione del cicloturismo in Francia, sostenuta da investimenti strategici e da un'infrastruttura in continua evoluzione, sottolinea l'impegno del Paese per un turismo sostenibile e rispettoso dell'ambiente” sottolineano ancora da Atout France.
Anche perché a ben guardare, il viaggio in bici incrocia anche itinerari che contemplano escursioni a piedi e viaggi fluviali.
Proprio le escursioni a piedi si rivelano la disciplina sportiva più popolare in Francia, praticata da oltre 27 milioni di persone, pari al 56% della popolazione francese. Questa attività attrae per la sua accessibilità, il suo aspetto intergenerazionale e i benefici per il benessere, ed è in costante crescita. Con 227.000 chilometri di sentieri, mantenuti efficienti da quasi 9.500 segnalatori volontari, la Francia offre una varietà di paesaggi da esplorare, in particolare attraverso gli emblematici percorsi Gr20 in Corsica, Gr34 in Bretagna e Gr10 nei Pirenei.
Creata nel 2017 per sostenere la candidatura di Parigi ai Giochi Olimpici, la Gr75 di Parigi esplora i quartieri emblematici e popolari della capitale, passando per i parchi di Boulogne e Vincennes. Offre un'immersione nella storia olimpica di Parigi, collegando i siti dei Giochi del 1900 e del 1924 e quelli del 2024. Tutti illustrano l'impegno nella scoperta del patrimonio naturale e culturale, ed esprimono la ricerca del modello di una vita sana e di una connessione con la natura.
In tema di viaggi fluviali, con 8.500 km di vie d'acqua navigabili, tra fiumi, corsi d’acqua e canali, la Francia può sfoderare la rete fluviale più estesa d'Europa, una vera e propria impresa di ingegneria e pianificazione territoriale. Che offre un'ampia gamma di esperienze, dalle gite di poche ore su un battello turistico alle crociere di più giorni. Tra i fiori all'occhiello di questo patrimonio fluviale ci sono i canali del Centro e della Borgogna, che uniscono la scoperta di un patrimonio architettonico eccezionale con le delizie dell' enogastronomia; il famoso Canal du Midi, i cui paesaggi tranquilli sono stati dichiarati Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco; il canale della Marna al Reno, che si snoda attraverso il Parco Naturale Regionale della Lorena, i Vosgi e la pianura dell’Alsazia, senza dimenticare la maestosa Senna!
Se desiderate esplorare la Francia a un ritmo più tranquillo, la combinazione di canali e biciclette è ideale per vacanze attive e rigeneranti. Questo concept è stato insignito del marchio "Accueil Vélo", specificamente adattato alle esigenze dei cicloturisti. Questa sinergia è perfettamente in linea con la tendenza del "turismo slow", che favorisce un'immersione profonda negli splendori naturali e nel patrimonio culturale locale, stimolando al contempo l'economia e l'attrattività delle regioni attraversate. Battezzato "turismo fluviale", questo approccio ibrido è un invito a riscoprire la Francia da un punto di vista originale e rispettoso dell'ambiente.