La Settimana Santa ad Assisi tra fede, folclore e tradizione: la Scavigliazione, rito ancestrale fra Cattedrale e Basilica

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Giovanni Bosi, Assisi / Umbria

Assisi non finisce mai di stupire. Tra fede e arte, i suoi tesori saldamente legati a San Francesco, spaziano in realtà imprevedibilmente in ogni epoca storica, ben prima di quel Medioevo che si è soliti considerare. Così le domus romane o lo spettacolare Foro che si trovano al di sotto della città “contemporanea” stratificata diventano l’ulteriore tassello nell’attrazione che da sempre esercita la città del Poverello. E di certo nella Settimana Santa c’è un ulteriore pretesto per esserci: i riti che conducono verso la Pasqua. Due di questi, ancestrali e suggestivi, sono la Scavigliazione e la Processione delle Confraternite.

 

(TurismoItaliaNews) Un rito popolare che fa tornare indietro di quasi due millenni, a quel Venerdì Santo che vide la crocefissione di Gesù. Ad Assisi quel momento è riproposto attimo per attimo, ma attenzione: non è una pura rievocazione, è una partecipazione intensa al dolore della madre Maria e in fin dei conti, dell’umanità. “La Scavigliazione è la deposizione della statua a grandezza naturale del Cristo morto, dal Crocifisso custodito nella cattedrale di San Rufino – spiega Fabiola Gentili giornalista dell’Ufficio Turismo e Marketing territoriale del Comune di Assisi, nel suo contributo pubblicato dalla rivista del Sacro Convento ‘San Francesco’ - la statua di Gesù viene letteralmente “scavigliata” dalla croce, attraverso una sorta di cerniera all’altezza delle scapole, che consente di staccarla e di ripiegarne le braccia lungo i fianchi. La cerimonia avviene al termine delle funzioni religiose del Giovedì Santo. Il mattino seguente, di buon’ora, la figura del Cristo morto viene quindi portata in processione per il centro storico della città, fino a raggiungere la tomba di San Francesco dove viene esposta in un sepolcro all’adorazione dei fedeli. A sera lo stesso viene visitato dalla statua della Madonna dolorosa. Le due statue vengono quindi riportate in cattedrale, con una nuova processione che attraversa il cuore di Assisi illuminato da fiaccole, mentre figuranti delle Confraternite operose della città, incappucciati e a piedi scalzi, portano in spalla pesanti croci di legno. Un rito suggestivo e toccante, che conduce al giorno della festa annunciata dal rintocco gioioso delle campane delle tante chiese presenti”.

La Settimana Santa ad Assisi tra fede, folclore e tradizione: la Scavigliazione, rito ancestrale fra Cattedrale e Basilica

La Settimana Santa ad Assisi tra fede, folclore e tradizione: la Scavigliazione, rito ancestrale fra Cattedrale e Basilica

A raccontare i momenti salienti della Scavigliazione, toccanti e persino commoventi, sono gli scatti di Andrea Cova, autore del libro “La Passione di Assisi. Tra fede, folclore e tradizione” con testi di Elvio Lunghi: fotogrammi che riescono a trasmettere per intero il coinvolgimento non solo di chi anima il rito, ma anche di chi vi assiste. In definitiva si tratta di momenti straordinari, antiche cerimonie paraliturgiche che coinvolgono l’intera comunità e che sono caratteristiche di Assisi e uniche nel loro genere.

“Accanto agli eventi prettamente legati alla spiritualità, la Pasqua ad Assisi offre a visitatori e turisti anche l’opportunità di vivere pienamente la bellezza della città che si trova nel pieno della rinascita primaverile, periodo particolarmente indicato per visitarla al meglio” sottolinea ancora Fabiola Gentili. La città adagiata sul Monte Subasio conta ben tredici siti riconosciuti dall’Unesco come patrimonio dell’umanità, a partire dalla meravigliosa Basilica papale di San Francesco, con i suoi capolavori d’arte. E poi l’Abbazia di San Pietro, Piazza del Comune con tutti i suoi monumenti, la Chiesa Nuova, la Chiesa di Santa Maria Maggiore (Santuario della Spoliazione), la Basilica di Santa Chiara, la Rocca Maggiore e Minore, l’Eremo delle Carceri, il Santuario di San Damiano, il Santuario di Rivotorto, il Palazzo del Capitano del Perdono, la Basilica papale di Santa Maria degli Angeli.

La Cattedrale di San Rufino ad Assisi

La Domus Lararium ad Assisi

La Domus Lararium ad Assisi

Ma c’è anche “un’Assisi nascosta, sotterranea, che custodisce tesori preziosi risalenti a oltre 2mila anni fa: è l’Assisi romana. Un percorso turistico e culturale affascinante e inaspettato, meno conosciuto, che propone il Tempio di Minerva, uno degli esempi meglio conservati dell’architettura sacra romana, due Domus (la cosiddetta Casa di Properzio, con mosaici e ambienti affrescati e la Domus del Larario, oltre 400 metri quadrati distribuiti in cinque ambienti dalle pareti decorate e pavimenti musivi bicromi) e il Foro romano con resti perfettamente conservati e una ricca collezione archeologica” tiene ad evidenziare Fabiola Gentili attraverso la pubblicazione “San Francesco”.

Non basta una volta essere ad Assisi, così si va, si torna e si ritorna. Eppure ogni volta è come se fosse la prima, purché da pellegrini o da viaggiatori si riesca a guardare non solo con gli occhi ma anche con il cuore.

Il sito ufficlale del Turismo del Comune di Assisi

La Domus di Santa Maria Maggiore ad Assisi

La Basilica di San Francesco ad Assisi

 

La Passione di Assisi: tra fede, folclore e tradizione ecco l’ancestrale rito della Scavigliazione

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