Ripatransone, nel belvedere del Piceno la Cantina dei vignaiuoli diventa promoter dei Colli Ripani

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Giovanni Bosi, Ripatransone / Marche

C’è un curioso primato in questo affascinante borgo marchigiano: il vicolo più stretto d’Italia. Sarebbe però riduttivo parlare del belvedere del Piceno solo per questa attrazione. Ripatransone, in provincia di Ascoli Piceno, Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, è molto di più e non a caso in questo luogo d’arte e di storia, con ben cinque strutture museali, dove sventolano i vessilli di Città del Vino e dell’Olio, si vive di turismo, artigianato e agricoltura. Siamo sui Colli Ripani, territorio di Sangiovese, Montepulciano, Pecorino e Passerina. Con una cantina cooperativa che trova forza in ben 338 produttori autoctoni.

 

(TurismoItaliaNews) Si dice sempre che piccolo è bello. E non è una frase fatta o più semplicemente un modo di dire. Davvero piccolo è bello e te ne rendi conto quando arrivi in luoghi come Ripatransone. Fra rue strette e vicoli, che si aprono piccole piazzette con angoli e scorci caratteristici, lungo i quali si affacciano palazzetti nobiliari dal XV al XIX secolo, ritrovi il piacere di vivere in borghi ancora autentici. Il territorio circostante fornisce immediatamente l’identikit del borgo, garante di una qualità della produzione agricola che sa coniugare antiche usanze e innovazione. Una terra di straordinaria tradizione vitivinicola dove – record dopo record - la superficie coltivata a vite è la più estesa delle Marche. Sono quasi una ventina, ci spiegano, le cantine impegnate nella produzione di Bianchi ricchi di intensità e Rossi corposi e strutturati.

Ripatransone, nel belvedere del Piceno la Cantina dei vignaiuoli diventa promotor dei Colli Ripani

Ripatransone, nel belvedere del Piceno la Cantina dei vignaiuoli diventa promotor dei Colli Ripani

Ripatransone, nel belvedere del Piceno la Cantina dei vignaiuoli diventa promotor dei Colli Ripani

Uno dei punti di forza, che ha finito col diventare una testimonial formidabile assurgendo al ruolo di promotor di Ripatransone, è la Cantina dei Colli Ripani. Ben 338 produttori autoctoni si sono uniti in cooperativa spinti “dal desiderio di tutelare e valorizzare la propria produzione vinicola attraverso il rispetto di quelle terre che danno vita ai nativi vini Sangiovese, Montepulciano, Pecorino e Passerina. “Nelle Marche, su un sistema collinare che segue le valli fluviali fino all’Adriatico, lasciandosi alle spalle gli Appennini, a 508 metri di altitudine, incredibilmente vicini alla costa, ci siamo noi, una tra le più conosciute e produttive cantine della regione” spiegano in quello che è un vero e proprio manifesto. “Il territorio è una promessa universale e inimitabile che celebra il valore della semplicità più genuina”.

La storia comincia nel 1969, la prima vinificazione è nel 1977. La cantina cresce e si struttura nel tempo, arrivando a consolidarsi in una sorta di macchina da guerra nel campo dell’enoturismo. Perché dove c’è vino c’è anche cultura e tradizione. Non si beve solo per il gusto di bere: dietro ad ogni cantina ed ogni vignaiuolo c’è una storia da raccontare. E lo storytelling è una componente irrinunciabile dell’enoturismo. Così oggi la Cantina dei Colli Ripani si muove su più fronti in tema di produzione, attingendo dal patrimonio locale. Ad esempio le Grotte di Santità sono un intricato sistema di cunicoli preistorici che attraversano Ripatransone, una struttura sotterranea che si estende per circa 2.000 mq al di sotto del borgo creando percorsi e labirinti, racconti e leggende. Ne è nata una linea di vini che si chiamano appunto “Grotte di Santità” per rendere omaggio a questo luogo, remoto e ancestrale. “Ancestrale come il metodo di spumantizzazione, un’antichissima tecnica che permette di ottenere vini complessi e unici. Grotte di Santità è un vino spumante da degustare agitando il contenuto che porta in sospensione i lieviti, o lasciandoli sul fondo. Ogni bottiglia è unica, diversa dalle altre e numerata. In ogni calice una sensazione da cui farsi attraversare” spiegano dalla Cantina.

Ripatransone, nel belvedere del Piceno la Cantina dei vignaiuoli diventa promotor dei Colli Ripani

Ripatransone, nel belvedere del Piceno la Cantina dei vignaiuoli diventa promotor dei Colli Ripani

Ripatransone, nel belvedere del Piceno la Cantina dei vignaiuoli diventa promotor dei Colli Ripani

C’è poi la Linea Colli Ripani, composta da dieci vini, ciascuno autore di un personale capitolo di una storia itinerante; la Linea Biologica, cuore della filosofia aziendale, ottenuta da uve coltivate nel rispetto dell’ambiente e lavorate con l’ausilio di energie rinnovabili; e la Linea 508, una selezione di eccellenze rigorosamente locali, composta da sei prodotti riconosciuti a livello internazionale per la qualità dei grappoli, la storia e il rigore posto nell’arte della vendemmia. Vini giovani e freschi, dal carattere estivo, compongono la Linea Bollicine, “il nostro modo per sentirci leggeri” chiosano i produttori. Ispirati ancora una volta dai Colli Ripani, hanno dato il nome Linea Belvedere alla selezione pensata per la grande distribuzione, con i vini più rappresentativi del territorio.

Ma come funziona allora la Cantina dei Colli Ripani? “Come una classica cooperativa – ci viene spiegato - il nostro lavoro si fonda su condivisione, collaborazione e divisione degli utili, così minimizziamo le spese di produzione e non rinunciamo alla qualità dei nostri prodotti. Trasformiamo in vino, olio, orzo e caffè le materie prime che noi soci, ogni giorno, coltiviamo con impegno. Come ogni cooperativa, abbiamo il nostro regolamento: provvediamo cioè all’amministrazione del lavoro, alle modalità di guadagno, alle spese, ai diritti e ai doveri di soci produttori. Origine e territorio, passione e unicità sono alcune delle parole che, insieme a impegno e rispetto, costituiscono il nostro vocabolario. Siamo un’azienda cooperativa che ha scelto di raccontare il valore della terra attraverso le proprie vigne e le proprie persone. Una trama fitta e intensa come lo sono i tratti del paesaggio che, ogni giorno, ci impegniamo a rendere così inedito e speciale”.

Ripatransone, nel belvedere del Piceno la Cantina dei vignaiuoli diventa promotor dei Colli Ripani

Ripatransone, nel belvedere del Piceno la Cantina dei vignaiuoli diventa promotor dei Colli Ripani

A luglio 2023 è arrivata anche la certificazione Equalita, tappa naturale di un percorso intrapreso da tempo e dedicato all’adozione di “un sistema sostenibile, attento a salvaguardare l’ambiente e a preservare il territorio inteso come cultura, storia ed evoluzione - dice Giovanni Traini, presidente della Cantina dei Colli Ripani - è questo lo spirito con cui interpretiamo il nostro ruolo sul territorio, creando relazioni significative e di valore tra le persone. Ci impegniamo nella produzione di beni e servizi quanto più sostenibili nel tempo da un punto di vista economico, ambientale e sociale. Questo ci ha portati a essere una delle poche Cantine nelle Marche e la prima del Piceno a ottenere la Certificazione Equalitas, l'unica dedicata alla filiera vitivinicola”.

Per saperne di più
www.visitripatransone.it
colliripani.com

foto © Cantina dei Colli Ripani

 

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