“Your spirit whispering in my ear": a Boston in Dewey Square campeggia l’ultimo gigantesco murale dell’artista Jeffrey Gibson

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“Your spirit whispering in my ear": è questo il titolo dell’ultimo gigantesco murale che campeggia in Dewey Square, sulla Rose Kennedy Greenway, a Boston. Questo è stato l’epicentro del campo di protesta di Occupy Boston nel 2011 e in seguito è diventata una delle migliori vetrine d'arte pubblica della città. A firmare l’opera è l’artista Jeffrey Gibson, che capta lo sguardo di bostoniani e visitatori che attraversano il centro della città o che arrivano in treno alla South Station.

 

(TurismoItaliaNews) Il grande murale dell’artista Jeffrey Gibson, intitolato "Your spirit whispering in my ear" ha debuttato alla fine di settembre e adorna il lato della struttura di entrata d'aria del tunnel in Dewey Square. L'opera presenta motivi colorati, maschere che rappresentano spiriti naturali, una collezione di "pins" dai movimenti sociali ed un serpente di perline che simboleggia la rinascita e la traformazione. Il murale contiene dieci elementi diversi che onorano le comunità indigene, i nativi ed altre comunità oppresse che combattano gli ostacoli sistemici.

L'opera fonde le immagini dei nativi americani con la cultura contemporanea in un modo unico e gioioso. "Il tuo spirito che sussurra al mio orecchio" sono parole che ho scritto all'inizio di quest'anno mentre pensavo alle sfide a cui hanno fatto fronte i miei antenati durante le loro vite e di come hanno affrontato le difficoltà con fede, coraggio e forza - afferma Jeffrey Gibson - non parlo solo ai miei antenati, ma anche agli artisti, agli attivisti del passato e del presente, al pianeta, all'universo e a tutti gli esseri viventi che ci circondano”. Gibson è stato il primo artista nativo a reppresentare gli Stati Uniti alla 60° edizione della Biennale di Venezia la scorsa primavera. Gibson si è ispirato alla sua cultura nativa Choctaw e Cherokee.

“Your spirit whispering in my ear": a Boston in Dewey Square campeggia l’ultimo gigantesco murale dell’artista Jeffrey Gibson

Originario di Colorado Springs, Gibson è un cittadino del mondo. Oltre agli Stati Uniti, ha vissuto in Germania, Corea e Regno Unito ed ora si è stabilito a New York. Essendo per metà Cherokee e cittadino della Mississippi Band degli indiani Choctaw, Gibson fonde la sua eredità nelle sue pratiche di scultura, pittura, incisione, video e performance. Gibson non è estraneo alla scena artistica di Boston; nella sua opera-performance del 2014 - Timeline 1.29.14 al Museum of Fine Arts di Boston - l'artista ha coreografato una conversazione tra se stesso, una ciotola, un dipinto di Jackson Pollock e un'antica ciotola ancestrale Pueblo – invitando un critico d'arte a personificare il ruolo di terapeuta per moderare la sessione. Questa performance è stata progettata per confrontarsi con le relazioni tra arte occidentale, spiritualità, sperimentazione e tradizione come artista indigeno. In precedenza, la parete di Dewey Square ha mostrato un murale di Rob "Problak" Gibbs, il primo artista locale a partecipare al programma. Sebbene non sia più visibile di persona, il murale di Gibbs è conservato nell'archivio digitale della Greenway con varie immagini anche dei programmi pubblici che si sono svolti intorno ad esso.

Il programma di arte pubblica del Conservancy mira a portare l'arte contemporanea nel centro di Boston con mostre temporanee gratuite che innescano esperienze significative e conversazioni sull'arte e sull'esperienza umana.

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