Meraviglie di Sicilia: la manna, la tradizione degli ‘ntaccaluori di Pollina e Castelbuono

Il nome rimanda inevitabilmente ad un episodio biblico, eppure la manna è anche un prodotto tipico siciliano, riconosciuto ed inserito nell'elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali stilato dal Ministero delle politiche agricole e forestali. Ma cos’è esattamente? E’ una linfa che sgorga dall'incisione praticata sul frassino dalla mano abile dei frassinicoltori detti "ntaccaluori" di Pollina e Castelbuono che, unici al mondo, conservano gelosamente l'antica sapienza necessaria per rinnovare tutti gli anni il miracolo della manna.

 

 

(TurismoItaliaNews) I frassini producono la manna quando sono "in amore", cioè in estate nel periodo di massimo calore e di minima umidità. L'incisione è l'operazione più importante e complessa, la difficoltà sta nel saper riconoscere la maturità del frassino. Il succo del frassino, violaceo ed amaro, a contatto con l'aria e al caldo sole di Sicilia, diventa bianco, dolce e solidifica sul tronco. La manna teme l'acqua e l'umidità, un temporale estivo può distruggere il raccolto, per questo, durante tutto il tempo della raccolta i 'ntaccaluori stanno in allarme. Una qualsiasi nuvola crea panico, un qualsiasi cambiamento di vento crea apprensione: e allora tutta la famiglia è sul campo per salvare il raccolto.

 

La raccolta della manna è scalare, si raccoglie settimanalmente separandola per qualità: prima si raccolgono le stalattiti, i cannola e con l'archetto i pezzi più grossi, poi si raschia con la rasula quella del tronco. Per ultima si raccoglie quella condensata sulle pale di ficodindia, infine la manna si estende negli asciugatoi, i sciucalora e si mette al sole ad essiccare. Nell'ultimo ventennio, i frassinicoltori, per ottenere una manna priva di impurità, e quindi più commerciabile, hanno sperimentato con successo una nuova tecnica di produzione e raccolta: fanno scorrere la linfa su un filo di nylon ottenendo stalattite lunghi qualche metro. Così si ottengono molti più cannoli, che possono essere immessi direttamente sul mercato.

 

Molteplici sono gli usi ed i consumi della manna. Un pezzetto dopo i pasti esercita una leggera azione digestiva, ammorbidisce rinfresca e regola. Come lassativo viene somministrato nella dose di circa 10 grammi agli adulti, circa 5 grammi ai bambini e circa 3 grammi per la prima infanzia. Può essere assunta dai diabetici perché non essendo dolcissima non altera il livello glicemico del sangue. Rende liscia e morbida la pelle, spiana le rughe. Decongestiona il fegato, e svuota la cistifellea della bile. Si utilizza in pasticceria e cucina come spezia rinfrescante.

 

 


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