Quando il bosco diventa dispensa: chef Luca Zotti al Lusernarhof nell’Alpe Cimbra è lo sperimentatore del gusto
Giovanni Bosi, Luserna / Trentino
Ovetto e cardoncelli sono il suo piatto iconico. Però a ben guardare, l’intero menù ricalca la sua personalità, ricca di interessi e con una ricerca spinta sugli ingredienti. E’ sicuramente improprio parlare di “cucina del territorio”, perché come lo chef giustamente osserva, i confini ce li diamo da soli. Perché non dare allora uno sguardo a tutto tondo alle bontà che la Natura ci mette a disposizione? Ecco dunque che andare al Lusernarhof di chef Luca Zotti assicura più di una sorpresa. A Luserna, ovviamente, in Alpe Cimbra.
(TurismoItaliaNews) Il luogo è Luserna, piccolo paese di montagna a 1.330 metri, immerso nel verde delle Alpi Trentine, tra i Borghi più belli d’Italia, ultimo baluardo dell’antica lingua Cimbra, sui grandi Altipiani di Folgaria, Lavarone e Luserna. Per arrivare in questo centro ci sono tanti motivi, spinti anche dalla curiosità di saperne di più proprio sui Cimbri, ma più prosaicamente si può venire per scoprire la proposta gastronomica del ristorante che ha ottenuto il marchio di Osteria Tipica Trentina, il Lusernarhof appunto.
La storia di questo ristorante parla da sola: nasce e si sviluppa in famiglia: prima con papà Bruno e mamma Dolores, poi con i figli Luca e Andrea, che puntando sull’innovazione danno una sterzata all’offerta culinaria. Del resto, se in un borgo di 268 abitanti ci sono 9 ristoranti (il che la dice lunga sull’attrazione che esercita Luserna) giocoforza bisogna differenziarsi nel rispetto del proprio modo di vedere. E Luca Zotti ha le idee chiare: con un’iniziale formazione scientifica, ha poi scelto la strada della formazione dell’alta cucina, approdando prima in Alma (quando il rettore era ancora Gualtiero Marchesi), poi al Master della Cucina Italiana dei fratelli Alajmo e anche nella cucina dello chef Alessandro Gilmozzi di Cavalese. Un ruolino di marcia niente male. Oggi è anche Ambasciatore del Gusto, con il dono di saper guardare con occhi completamente diversi al bosco, ovvero l’ambiente che lui ama di più e che diventa la dispensa del suo ristorante.
“Quello che faccio ha un senso solo perché lo faccio qui” spiega Luca Zotti, dando così anche una motivazione alla contemporaneità e agli inediti elementi selvatici che punteggiano le sue creazioni in cucina. Non solo: “La nostra è una famiglia simpatica, estrosa, eclettica – spiegano gli Zotti - legata alle tradizioni della nostra terra, ai suoi valori e rispettosa dei ritmi della montagna. Per noi l’ospitalità viene prima di tutto e vorremmo lasciare un bel ricordo nel cuore di chi arriva al Lusernarhof”. Certo il territorio ha il suo perché: la veranda del ristorante ha un affaccio a 360 gradi sulla bellezza delle montagne e con un colpo d’occhio notevole sulla Val d’Astico, qui infatti siamo infatti al confine fra Trentino e Veneto.
Il ristorante è aperto generalmente dalla settimana antecedente la Pasqua e fino alla settimana dei Santi, a novembre. In mezzo un’attività fiorente di street food negli appuntamenti più evocativi del territorio, con la specialità del Tortel di patate da passeggio che è diventata una star. Ricavato dalla recente ristrutturazione di tre antiche case cimbre, il Lusernarhof conserva tutt’oggi quel fascino di un tempo passato, senza però rinunciare a tutti i comfort a cui l’era moderna ci ha abituato. Il menù è stagionale e tiene conto dello scorrere dei mesi: pur rifacendosi alla cucina tradizionale trentina e più in generale alle cucina di montagna, nella carta compaiono diverse ricette del territorio, alcune di origine cimbra e talvolta rielaborate in chiave più leggera e moderna.
Se Ovetto e cardoncelli sono iconici (ovetto cremoso di montagna, panatura dolomitica, cardoncelli in oliocottura, insalatina di germogli e fiori) come rinunciare ad assaggiare i cardoncelli freschi bio dell’Alto Adige, il loro jus al cioccolato fondente, aglio nero, patate dolci e salvia in tempura?
Per saperne di più
www.lusernarhof.it
www.lusern.it
www.alpecimbra.it