Ospiti nel borgo come a casa propria: l’Albergo Diffuso a Sutrio fa ritrovare la dimensione dell’accoglienza

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Giovanni Bosi, Sutrio / Friuli Venezia Giulia

Benvenuti nel paese dell’ospitalità. Sutrio, in provincia di Udine, è l’esempio vivente di come mettendosi insieme in nome di un obiettivo strategico – dare un futuro al proprio luogo di origine – una comunità sta riuscendo a tenere attivi quei servizi utili per i turisti, ma anche indispensabili per chi ci vive. E’ così che Borgo Soandri si rivela uno straordinario esempio di innovazione nel rispetto della tradizione: una riuscita fusione tra la moderna ospitalità alberghiera e le case tipiche di uno splendido borgo della Carnia. Siamo andati a vedere.

 

(TurismoItaliaNews) “Buongiorno, ben arrivati a Sutrio. Ad accogliervi in questi giorni sarà il suo borgo con archi e palazzi settecenteschi in cui proponiamo un nuovo concetto di vacanza. Ospitati nel cuore di antichi borghi immersi nella natura e nella vita semplice del paese, potrete godere di uno spazio che sa di ‘casa’ senza rinunciare ai servizi offerti dalle strutture alberghiere tradizionali”. Quando arrivo, l’approccio con la reception dell’albergo diffuso di Sutrio è subito all’insegna della simpatia, della chiarezza e di quelle modalità a cui ogni turista aspira: sentirsi come a casa.

Ospiti nel borgo come a casa proprio: l’Albergo Diffuso a Sutrio fa ritrovare la dimensione dell’accoglienza

La Chiesa di Sant'Ulderico di Sutrio

E in questo paese della Carnia in cui abitano poco meno di 1.300 abitanti, gran parte di loro ormai lavora per questo progetto che è stato avviato una ventina di anni fa. Grazie ai finanziamenti europei veicolati dalla Regione Friuli Venezia Giulia con appositi bandi, le case tradizionali che erano state danneggiate dal terremoto del 1976 sono state recuperate e destinate a questa attività ricettiva mediante il coordinamento del consorzio nato ad hoc. Oggi sono così disponibili almeno 130 alloggi di qualità, arredati secondo il gusto e la tradizione carnica, in cui trascorrere una vacanza in inverno come in estate si rivela piacevole e coinvolgente.

La formula dell’albergo diffuso, infatti, vede aggregate in una rete operosa le tante attività del paese: dal bar al ristorante, dall’osteria all’enoteca, dalle guide mtb alle guide alpine, fino a tutti quei soggetti che consentono di vivere in prima persona esperienze come la mungitura delle capre piuttosto che la lavorazione del legno o il ricamo. Un turismo assolutamente esperienziale, insomma.

Al centro Alessandro Kaspar, presidente dell’Albergo Diffuso ‘Borgo Soandri’, con il sindaco Manlio Mattia e, a destra, la giornalista Marina Tagliaferri, che si occupa della promozione del territorio

“Questo programma di lavoro che stiamo portando avanti da oltre venti anni – spiega Alessandro Kaspar, presidente dell’Albergo Diffuso ‘Borgo Soandri’ – può spingere verso la destagionalizzazione del turismo e aiutarci a pensare al futuro. Vorrei che mia figlia continui a vivere qui, perché tenere attivi i servizi necessari per sostenere la ricettività aiutano anche la comunità a rimanere unita”. Ora l’arrivo di una nuova manager di esperienza come Simona Rossotti ha dato una spinta propulsiva efficace e dato slancio all’attività puntando ancor più sulla professionalità.

Borgo Soandri è dotato di strutture adeguate alle persone diversamente abili, alle famiglie numerose, a chi viaggia in bicicletta e anche a chi viaggia con amici a quattro zampe. Le strutture ricettive sono gestite da un’unica reception, situata al centro del borgo, la quale svolge tutte le funzioni legate all’accoglienza del turista. I servizi offerti sono gli stessi di un tradizionale albergo: dal cambio delle lenzuola alla colazione. Viene fornita dal personale una tessera sconto valevole in tutti i ristoranti del paese e in numerosi negozi e servizi, dando al turista ampia scelta e varietà.

Ospiti nel borgo come a casa proprio: l’Albergo Diffuso a Sutrio fa ritrovare la dimensione dell’accoglienza

Ospiti nel borgo come a casa proprio: l’Albergo Diffuso a Sutrio fa ritrovare la dimensione dell’accoglienza

“E’ una gioia accogliervi e condividere con tutti voi le bellezze del territorio e della rigogliosa natura che lo contraddistingue” mi dicono ancora alla reception. A beneficiarne è ovviamente non solo Sutrio, ma l’intero comprensorio del massiccio dello Zoncolan, la “montagna sacra” della Carnia, straordinario d’inverno (per tutto ciò che riguarda gli sport invernali), bellissimo nelle altre stagioni per trekking, passeggiate, mountain bike o più semplicemente per un relax assicurato da un silenzio impareggiabile. “In questo territorio c’è stata una presa di coscienza delle potenzialità e delle vocazioni: eccellenze, accoglienza, identità precisa – evidenzia Arianna Matiz – c’è stata la lungimiranza dell’amministrazione comunale in passato e ancora oggi continua ad assicurare il pieno sostegno. La gente continua ad investire sui servizi e questo spinge a rimanere o a venire ad abitare qui, in fin dei conti quello che facciamo non è solo per i turisti…”.

Con un altro obiettivo che si sta facendo strada­: il progetto “Comunità Ospitali”. L’idea si sviluppa sul territorio dei comuni di Sauris, Sutrio e Raveo, attraverso una rete di azioni in grado di costruire sinergie fra gli operatori del territorio, affinché la comunità locale sviluppi, custodisca e valorizzi le proprie caratteristiche di autenticità ed accoglienza e riesca a trasformale in forza e competitività sul mercato turistico. Le peculiarità naturalistiche, culturali e storiche, accanto alla valorizzazione delle arti e dei mestieri e delle tradizioni culinarie, costituiscono il patrimonio autentico delle Comunità Ospitali che viene offerto al turista in un contesto di accoglienza nella comunità locale. Gli eventi consentono al turista che desidera fare esperienza di autentica condivisione della cultura locale, l'arrivo e la permanenza nei paesi, nelle diverse stagioni. La formazione specifica degli operatori permette agli ospiti di poter incontrare e vivere in prima persona le tradizione locali e lo stile di vita del paese.

Ospiti nel borgo come a casa proprio: l’Albergo Diffuso a Sutrio fa ritrovare la dimensione dell’accoglienza

Ospiti nel borgo come a casa proprio: l’Albergo Diffuso a Sutrio fa ritrovare la dimensione dell’accoglienza

Le occasioni. Non mancano i pretesti per arrivare a Sutrio. Ecco gli eventi consolidati:


Seconda domenica di ottobre
Farine di Flor
Evento gastronomico dedicato ai prodotti derivati dalle farine accompagnati da birre artigianali della Regione Friuli Venezia Giulia.

Prima domenica di marzo
Fums, Profums, Salums
Suggestivo viaggio gastronomico con protagonista i salumi, immancabili prodotti della tavola carnica, interpretati in modo diverso da ogni azienda e paese. Potrete scoprire le insolite alternative di salumi e alcuni piatti della tradizione proposti accompagnati da ricercati vini del Friuli Venezia Giulia.

Da Natale all’Epifania
Borghi e Presepi
Rassegna di Presepi artigianali ambientata nei borghi di Sutrio lungo un percorso alla riscoperta di cortili, loggiati e cantine delle case più caratteristiche. Visibile, come nel resto dell’anno, il Presepe di Teno, cuore della manifestazione, costruito in oltre 30 anni di lavoro dal maestro artigiano Gaudenzio Straulino.

Ultima domenica di luglio
Fasin la Mede Sutrio-Zoncolan
E’ nell’ultima domenica di luglio, quando in Carnia la stagione è al culmine della fioritura, che sul monte Zoncolan si svolge uno dei più autentici e tradizionali riti contadini: la fienagione, una grande festa nei prati con cibi, musica e balli. Fasin la Mede, imperdibile evento sullo Zoncolan ideale per famiglie.

Prima domenica di settembre
Magia del Legno
Sutrio si trasforma in un grande e animatissimo laboratorio che mette in mostra l’abilità dei suoi mastri intagliatori. I visitatori possono ammirare le sapienti mani degli artigiani scolpire il legno.

Il focolare centrale è una delle caratteristiche delle case di Sutrio

Per saperne di più
comune.sutrio.ud.it
albergodiffuso.org

 

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Cjarsons, oltre cinquanta ricette da provare a tavola: il raviolo della Carnia conquista ogni palato

 

 

Giovanni Bosi, giornalista, ha effettuato reportages da numerosi Paesi del mondo. Da Libia e Siria, a Cina e India, dai diversi Paesi del Sud America agli Stati Uniti, fino alle diverse nazioni europee all’Africa nelle sue mille sfaccettature. Ama particolarmente il tema dell’archeologia e dei beni culturali. Dai suoi articoli emerge una lettura appassionata dei luoghi che visita, di cui racconta le esperienze lì vissute. Come testimone che non si limita a guardare e riferire: i moti del cuore sono sempre in prima linea. E’ autore di libri e pubblicazioni.
(A.F.)

 

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