Isola d'Elba teatro del nuovo libro di Vito Ribaudo "L'elbano": a Capoliveri si dipana la storia di un anonimo protagonista
		Un personaggio anonimo si aggira tra i chiassi di Capoliveri. La scomparsa di tre turisti metterà alla prova il dottor Delta che si ritroverà a confrontarsi con un passato che ritorna inatteso. L'isola d'Elba è il teatro del nuovo libro di Vito Ribaudo, "L'elbano", per “Varianti”, la collana di narrativa dell’editore Morellini caratterizzata a un’attenta ricerca linguistica, ma nel contempo da una struttura narrativa forte e avvincente.
(TurismoItaliaNews) La collana prosegue con nuove interessanti proposte dopo aver accolto l’esordio di autori importanti come Sara Rattaro (Premio Bancarella 2015 con “Niente è come te”) e il consolidamento di autori in ascesa come Elena Mearini e Antonio Paolacci, pur continuando nell’opera di scoperta accoglie oggi autori già affermati come Marco Montemarano (Premio Neri Pozza 2013 con La ricchezza), Erica Arosio e Giorgio Maimone (Mondadori).
La trama. L’elbano scruta uno squarcio di tramonto sulla propaggine di Capo di Fonza, mentre accarezza una stilla di vino seduto al bar. Visto dal belvedere di Capoliveri, il promontorio sembra un gigante spossato che ha terminato un’impresa titanica e si è lasciato sorprendere come Gulliver crocifisso dalle punture dei piccoli di Lilliput. L’elbano passa a ripetizione lo sguardo dall’artiglio di Montecristo a Capo di Fonza: studia con gli occhi quel tratto di mare, passa e ripassa con lo sguardo la distanza fra i due punti. Come chi affonda le mani nell’acquasantiera e si tocca fronte, petto e spalle nel segno della croce. Amen, per mia colpa, mia colpa, mea maxima culpa.
A Capoliveri si dipana la storia di un anonimo protagonista: è l’elbano, vittima da bambino di un forte trauma di cui porta una indelebile cicatrice. Da adulto il suo rancore non trova pace e, tornato dopo tanto tempo al paese natio, restituisce il dolore interrompendo con crudeltà la quiete dell'isola, e macchiandosi di orrendi delitti ai danni di turisti innocenti. L’anonimo assassino si muove nell’ombra col timore di essere riconosciuto, un dettaglio potrebbe infatti arrestare la sua furia omicida. La paura avanza inesorabile tra i chiassi della piccola cittadina, gli abitanti ormai temono per la loro incolumità e per quella dei turisti, che potrebbero non arrivare più sull’isola scossi dagli incubi del killer seriale. Il dottor Carlo Delta è l'unica persona che non vuole cedere alla paura: attraverso indagini e fortuite coincidenze riesce ad avvicinarsi al pericoloso omicida; seguirà un tragico epilogo che porterà alla scoperta di una dolorosa realtà.
L’autore. Vito Ribaudo, milanese di nascita e siciliano per affetto e origini, direttore del personale di Rcs MediaGroup Italia, ha pubblicato per Rizzoli il romanzo “Una grande opportunità” (2015) che gli è valso il premio letterario nazionale “Lago Gerundo”. Ha accettato volentieri la proposta di scrivere, a quattro mani con Massimo Laganà, del “principe” De Gregori e delle atmosfere del buon tempo in cui la puntina gracchiava sulle piste dei dischi in vinile, partecipando alla raccolta Vinyl – Storie di dischi che cambiano la vita (Morellini Editore 2017).
176 pagine
prezzo di copertina 13,90 euro
Il sito dell’editore Morellini
			
											
	
