Piemonte: Rovesca, il borgo di pietra con il suo Oratorio racconta storie antiche lungo la Strada dei passi alpini

images/stories/piemonte/Rovesca_ValleAntrona_07.jpg

Giovanni Bosi, Rovesca / Piemonte

La case costruite con le pietre a vista, i fiori sulle piccole finestre con gli architravi di legno, i fontanili da cui sgorga acqua freschissima, l'Oratorio con le antiche pitture sulla facciata, le stradine che raccontano storie di centinaia di anni. E intorno lo spettacolo delle Alpi. Siamo lungo il tracciato della Strada Antronesca, in Piemonte, nel borgo di Rovesca.

 

Piemonte: Rovesca, il borgo di pietra con il suo Oratorio racconta storie antiche lungo la Strada dei passi alpini(TurismoItaliaNews) Rovesca è una frazione del comune di Antrona Schieranco, in provincia di Verbano-Cusio-Ossola, in Valle Antrona, la “valle del ferro”, a una manciata di chilometri dall'omonimo lago di color verde smeraldo. Quassù è tutto straordinario, perché paesini e rocce raccontano storie di resilienza e amore per la montagna, in un connubio inscindibile. E questo borgo che si intercetta percorrendo la Strada Antronesca, una delle vie più antiche per i passi alpini, forse già adoperata dagli Etruschi e dai Romani, è rimasto intatto nella sua essenza e nella sua immagine. Così quando ci troviamo tra le sue casette costruite con pezzi di roccia che da lontano sembrano stare insieme per miracolo, ci rendiamo conto che la perizia costruttiva dell'uomo è senza pari. Spartane ma al contempo accoglienti, queste piccole costruzioni pensate per tenere insieme persone, animali e foraggio sono un formidabile esempio di micro-cosmo.

Piemonte: Rovesca, il borgo di pietra con il suo Oratorio racconta storie antiche lungo la Strada dei passi alpini

Piemonte: Rovesca, il borgo di pietra con il suo Oratorio racconta storie antiche lungo la Strada dei passi alpini

Piemonte: Rovesca, il borgo di pietra con il suo Oratorio racconta storie antiche lungo la Strada dei passi alpiniIl pezzo forte di Rovesca è l'Oratorio di San Gottardo, realizzato nel 1627 ampliando una cappella preesistente del Cinquecento. Al di là del suo significato religioso e di quello che ha rappresentato per secoli e secoli, è meravigliosamente bello: la facciata è decorata con figure di santi, tra cui spicca quella gigantesca di San Cristoforo, eseguita nel 1669. Non smetteresti mai di guardare quella pittura che da più di quattrocenti anni sfida le intemperie quasi a rassicurare gli abitanti delle casette circostanti. Santi a cui tutti qui, prima o poi, si sono affidati. E del resto San Gottardo da queste parti è amatissimo e secondo la consuetudine sono molti gli oratori che gli sono dedicati. Lui è ancora oggi invocato contro la grandine e le malattie dei fanciulli, tanto che nel giorno della sua festa, a Rovesca la tradizione vuole che si effettui la benedizione dei bambini, vestiti con il costume tipico della zona, per poi mangiare castagne lessate.

Ma il piccolo Oratorio di Rovesca conserva anche altri piccoli tesori d'arte: sopra l’altare un grande quadro rappresenta proprio San Gottardo tra i santi Lorenzo e Rocco, eseguito dal pittore Andrea Bellanda di Brescia nel 1635;l'altare e l'inquadratura architettonica sono dello scultore Giovanni Maria Albasino di Vanzone mentre l'interno è stato decorato nel 1898 con figure ed emblemi, ma di questo non è praticamente rimasto nulla e una nuova decorazione è l'esito dell'affidamento al pittore Baranzelli nel 1926.

Piemonte: Rovesca, il borgo di pietra con il suo Oratorio racconta storie antiche lungo la Strada dei passi alpini

Piemonte: Rovesca, il borgo di pietra con il suo Oratorio racconta storie antiche lungo la Strada dei passi alpini

Piemonte: Rovesca, il borgo di pietra con il suo Oratorio racconta storie antiche lungo la Strada dei passi alpiniSan Gottardo per la gente di montagna è dunque un punto fermo, come documentano le attestazioni di fede e gli omaggi che ha ricevuto nel corso del tempo nella regione alpina. Nato nel 960 a Reichersdorf (nell'attuale Germania), Gottardo di Hildesheim è stato vescovo benedettino su richiesta dell'imperatore Enrico II. Di formazione umanistica e teologica, nel 990 si fece monaco, sei anni più tardi fu eletto abate orientando il monastero di Niederaltaich verso l'ideale regola di Cluny, introducendovi una scuola di scrittura e pittura e diventando così il più grande pedagogo e architetto (la riforma cluniacense riguardava anche la struttura dei monasteri) dell'alto Medioevo. Nominato vescovo nel 1022, nei quindici anni del suo episcopato ha fatto edificare più di trenta chiese ergendosi a difensore dei diritti della sua diocesi contro le usurpazioni dei signori feudali. E' morto nel 1038.

C'è dunque anche tanta storia dietro l'oratorio di Rovesca. Del resto, questo piccolo borgo è stato al centro di una viabilità storicamente importante qual è appunto la Strada Antronesca, un’alternativa al Sempione di cui tuttavia non ha mai raggiunto la stessa importanza pur essendo l’Ossola una via di transito fra la valle del Rodano e quella del Po. In particolare questa era anticamente praticata per passare dalla valle Antrona in Valle di Saas, attraverso il passo di Antrona o di Saas, a 2.883 metri di quota. Percorrerla assicura lo spettacolo del paesaggio: dai terrazzamenti coltivati ai muri megalitici di Varchignoli, dalla chiesa di Seppiana all'antico centro per la lavorazione del ferro di Viganella, da Antronapiana al lago Cingino, tanto per fare qualche esempio. E poi gli aspetti della flora nelle varie fasce alpine, e la sua fauna: caprioli e cervi nella parte bassa della Valle, camosci e stambecchi nella parte alta.

Piemonte: Rovesca, il borgo di pietra con il suo Oratorio racconta storie antiche lungo la Strada dei passi alpini

Piemonte: Rovesca, il borgo di pietra con il suo Oratorio racconta storie antiche lungo la Strada dei passi alpini

Infine qualcosa di più recente, ma comunque significativa: a Rovesca c'è la centrale idroelettrica “Giovanni Battista Pirelli”, progettata alla fine del 1920 dall’architetto milanese Luigi Bisi e dedicata al fondatore dell'industria della gomma. “Lo stile di questo imponente edificio rimanda al ‘400 lombardo – ci spiegano - le finestre ad arco, che nella sala turbine assumono dimensioni imponenti, i loggiati, l’uso della decorazione a graffito a motivi geometrici o naturalistici ma tuttavia stilizzati, la predilezione per la bicromia sono elementi caratteristici del primo Rinascimento lombardo”. La straordinarietà di questo impianto è che conserva al suo interno ancora le decorazioni murarie originali, le grandi lampade in ferro battuto, la sala comandi decorata con boiserie e soffitto a cassettoni, l’ufficio del capo centrale ristrutturato e riportato all’epoca degli anni ’50.

Per saperne di più
https://www.comune.antronaschieranco.vb.it
https://www.visitossola.it
https://www.areeprotetteossola.it
http://www.valleantrona.com

La centrale idroelettrica “Giovanni Battista Pirelli”

La centrale idroelettrica “Giovanni Battista Pirelli”

 

Piemonte, nella Valle Antrona c’è un prezioso smeraldo: il lago, tra natura, storie e leggende

 

Giovanni Bosi, giornalista, ha effettuato reportages da numerosi Paesi del mondo. Da Libia e Siria, a Cina e India, dai diversi Paesi del Sud America agli Stati Uniti, fino alle diverse nazioni europee e all’Africa nelle sue mille sfaccettature. Ama particolarmente il tema dell’archeologia e dei beni culturali. Dai suoi articoli emerge una lettura appassionata dei luoghi che visita, di cui racconta le esperienze lì vissute. Come testimone che non si limita a guardare e riferire: i moti del cuore sono sempre in prima linea. E’ autore di libri e pubblicazioni.
mail: direttore@turismoitalianews – twitter: @giornalista3

 

Copyright © TurismoItaliaNews.it, All rights reserved

Chi siamo

TurismoItaliaNews, il web magazine che vi racconta il mondo.

Nasce nel 2010 con l'obiettivo di fornire un'informazione efficace, seria ed obiettiva su tutto ciò che ruota intorno al turismo...

Leggi tutto

Questo sito utilizza cookie, di prima e di terza parte, per inviarti pubblicità in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, clicca qui. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. Leggi la Cookie Privacy...