Castiglione in Teverina, il rosa della Tenuta La Pazzaglia: sperimentazione e tradizione per i vini delle donne Verdecchia
Giovanni Bosi, Castiglione in Teverina / Lazio
Un luogo più bello Randolfo Verdecchia non poteva sceglierlo per il suo sogno di eterno romantico: impiantare da zero la sua azienda vitivinicola. Il poggio domina a tutto tondo le dolci colline fra Castiglione in Teverina e Bagnoregio, fra i calanchi della leggendaria Civita e dove i vigneti regalano vini di grande prestigio e super-premiati. Il marchio del resto è quello della Tuscia Viterbese. Oggi che Randolfo non c’è più, a portare avanti con successo quel sogno sono le figlie Laura e Maria Teresa, ciascuna con la propria specializzazione aziendale. E con un grande cuore che alimenta la linfa della passione. Siamo andate a trovarle alla Tenuta La Pazzaglia.
(TurismoItaliaNews) Responsabile della produzione è Maria Teresa (“una bianchista” ama definirsi) mentre Laura è la responsabile del marketing e della commercializzazione. Insieme, sono un duo formidabile, in perfetta simbiosi. Di fatto la conduzione aziendale mantiene l’imprinting familiare, con l’obiettivo di puntare su autoctoni e Bianchi, portando uve sane in cantina mediante una vendemmia molto mirata: raccolta precoce, nelle ore più fresche della giornata. “In cantina sono le piccole attenzioni che fanno la differenza – ci dice Maria Teresa - dai tempi di vendemmia fino alla fermentazione spontanea per un vino naturale”. La produzione annovera l’Orvieto Doc e Rosso Doc Colli Etruschi Viterbesi, il testimonial Grechetto Igp “109”, dai sentori intensi di fiori di ginestra e frutta, albicocca, pesca e mandorle; poi c'è l’Igp “Rendu”, anche se l’etichetta iconica dell’azienda è “Poggio Triale”, eccellente Grechetto in purezza.
“La sperimentazione è fondamentale, come lavorare sulla selezione dei cloni del territorio o sulle fecce fini – rimarca Maria Teresa – così come è strategico lavorare in sinergia con gli altri produttori per l’affermazione del brand territoriale”. I risultati non mancano, si diceva: Gambero Rosso ha assegnato Tre Bicchieri a “Poggio Triale”: “E' sempre una grande emozione essere premiate con questo prestigioso riconoscimento” ammette Laura con entusiasmo. Il pensiero vola inesorabilmente a papà Randolfo: “Ha pianto di gioia quando ha saputo i riconoscimenti che stavano ottenendo i nostri vini”.
Maria Teresa e Laura vivono quassù e si godono il panorama, con la possibilità di ammirare letteralmente dall’alto i vigneti che si trovano sul versante sottostante della collina, dove dall’altra parte si affaccia anche Castiglione in Teverina. Un panorama meraviglioso, dove il lavoro dell’uomo (e delle donne) contribuisce peraltro a difendere il territorio dall’erosione naturale dei calanchi, il cui fenomeno più vistoso, neppure a troppa distanza, è quella del suggestivo borgo di Civita di Bagnoregio.