Kassandra, da Zeus Ammon a Dionysus: in Grecia, in riva all’Egeo, c'è il sito archeologico di Kallithea

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Giovanni Bosi, Kassandra / Grecia

Un punto strategico. Baciato dal sole, protetto dalla macchia mediterranea, sorvegliato dalla distesa azzurra dell'Egeo davanti al Golfo che separa la penisola di Kassandra da quella di Sithonia. E’ il luogo in cui sorgeva il Santuario di Zeus Ammon e di Dionysus, a Kallithea, oggi un sito archeologico che attira per la sua storia e soprattutto per le sue antiche vestigia. Un salto indietro nel tempo di 2.800 anni in una cornice meravigliosa.

 

(TurismoItaliaNews) Nell’antichità si chiamava Pallene, ma secondo la tradizione mitologica anche Phlegra (Φλέγρα, il luogo in cui si è consumata la guerra fra gli Dei dell’Olimpo e i Giganti) ovvero l’odierna Kassandra, il più occidentale dei tre promontori della Calcidica, meta del turismo internazionale per il suo mare e le sue bellezze naturalistiche. Un luogo, come è facile intuire, carico di storia grazie alla sua posizione invidiabile nel Mediterraneo.

Tra i luoghi da vedere c’è proprio il Santuario di Zeus Ammon e di Dionysus, uno dei più importanti della Calcidica e che in realtà racchiude diversi santuari di epoche diverse. Risale alla seconda metà dell’VIII secolo avanti Cristo il Santuario di Dioniso costruito per iniziativa di Euboean, stabilitosi nella vicina Aphitis (oggi Afithos) e adorato con le Ninfe in una grotta nella parte rocciosa a sud-ovest del sito, mentre sul piccolo altopiano del lato settentrionale sorge il santuario del dio egizio Ammon Zeus, che secondo gli Egizi era il re degli dei e il dio protettore di Tebe dal XX secolo avanti Cristo, punto focale del culto egiziano.

Dionysus (Dioniso) era invece un semi-divino, figlio di Zeus e della mortale Semele, ma venerato come dio del vino, della fertilità e del teatro. E che dai Romani fu conosciuto come il dio Bacco. In questo stesso sito è individuabile anche il santuario di Asclepio o Esculapio, un altro semidio protagonista della mitologia greca, figlio di Apollo e di Arsinoe o forse di Apollo e Coronide, secondo un altro resoconto.

“Alla fine del V secolo avanti Cristo – spiegano gli archeologi - fu costruito un altare, ma in seguito, durante la seconda metà del IV secolo, venne realizzato accanto all’altare un tempio periptero di ordine dorico con una trabeazione in pietra. Alla fine del III o all’inizio del II secolo fu sostituito con un altro di marmo, mentre il tetto era decorato con piastrelle di argilla colorate”. Entrambi i santuari sono ben leggibili, almeno nella loro impostazione e nelle loro dimensioni planimetriche, grazie alle parti architettoniche ritrovate sparse all'interno del sito archeologico. Come è facile intuire, nel corso dei secoli lo stesso materiale è stato riulizzato per adattamenti e nuove costruzioni: “Il santuario venne adattato durante il periodo romano (I-II secolo a.C.) e le sue pietre e decorazioni utilizzate per due costruzioni a terrazze sul lato sud più breve e tra loro venne realizzato un nuovo piccolo altare al di sopra di quello più antico. Lì i devoti avrebbero partecipato ai riti sacri”.

Secondo le ricerche, il periodo romano del tempio è durato fino all’era degli eredi di Costantino il Grande (ovvero Flavio Valerio Aurelio Costantino, l’imperatore che favorì la diffusione del cristianesimo) quando venne completamente distrutto. Parte dell’installazione di una fonte battesimale cristiana (Balneae), che è tornata alla luce nella parte meridionale del sito, probabilmente associata alla prosecuzione del culto durante i primi secoli cristiani e anche più tardi, durante il medio periodo bizantino.

Qui la grande storia è di casa e lo documentano grandi autori come Strabone, geografo e storico greco antico, che menziona le cinque città di Pallene nel I secolo a.C.: Cassandreia, Aphytis, Mende, Scione e Sane. Ma c’erano anche Therambos, Aege, Neapolis, colonie interamente o in parte di Eretria. E a questo territorio altri straordinari personaggi greci, macedoni e romani legano il proprio nome: Aristotele, Alessandro Magno, Cassandro, Tucidide…
L’ingresso al sito archeologico di Kallithea è gratuito. A due passi dalla spiaggia, è un luogo da non perdere…

Come raggiungere Kassandra. Dall'Italia con voli low cost Ryanar si raggiunge l'aeroporto di Salonicco - Macedonia. Da qui conviene affittare un'auto con cui, in poco meno di un'ora, si raggiunge il cuore della penisola grazie alla comoda viabilità di recente costruzione.

Dove mangiare. Uno splendido colpo d'occhio del sito archeologico lo si ha dal ristorante wine-bar Kavouras di Kallithea, in Saint Nicholas Square. La posizione sulla collina soprastante consente di ammirare non solo il Santuario, ma anche un buon tratto della costa di Kassandra e l'Egeo cristallino. Piatti a base di pesce pescato nella zona del Monte Athos e altre specialità tipiche greche.

Per saperne di più
visitkassandra.com
visit-halkidiki.gr
visitgreece.gr
kassandra.gr

 

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