Egitto, fichi freschi prodotti nel deserto: l’esperienza dei Beduini diventati coltivatori grazie a Matrouh Farmer Association

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Sulla costa nord-ovest dell’Egitto, a circa 150 km dalla Libia, in una zona caratterizzata da fasce desertiche, i Beduini da pastori nomadi si sono pian piano trasformati in agricoltori, anche grazie a programmi di sostegno nazionali, cominciando a coltivare olivi, ortaggi ed erbe aromatiche. Ma è soprattutto con i fichi che vengono ottenuti i maggiori risultati. Un’esperienza che la Confederazione Italiana Agricoltori ha voluto premiare con il riconoscimento Agrimed - Bandiera Verde Agricoltura.

 

(TurismoItaliaNews) Giunta quest'anno alla sua 14esima edizione, Bandiera Verde continua a scoprire le realtà più creative e rappresentative per il settore. Come la produzione di fichi freschi in una zona desertica dell'Egitto del Nord realizzata dalla Matrouh Farmer Association, nell'ambito di un progetto di sviluppo rurale dello Iamb - Istituto agronomico del Mediterraneo di Bari: premiata nella sezione Agrimed, l'associazione è composta da un gruppo di 32 produttori locali che chi sono riuniti per supportare i diritti delle comunità beduine e sfruttare le opportunità che il territorio può offrire (l'80% della produzione di fichi dell'Egitto arriva proprio dal Governatorato di Marsa Matrouh).

In questa fascia mediterranea dell’Egitto la piovosità annua totale è inferiore ai 100 millimetri, c’è una scarsa quantità di terreno coltivabile e sono frequenti i Wadi, ovvero i letti di torrenti stagionali attraversati da imponenti e violente quantità di acqua ruscellante. Eppure da queste terre i Beduini sono impegnati a trarre il meglio nonostante le difficili condizioni ambientali: ad oggi l’80% della produzione dei fichi dell’Egitto proviene dal Governatorato di Marsa Matrouh. Un gruppo di produttori locali si sono riuniti per supportare i diritti delle comunità beduine e le opportunità che il territorio può offrire, dando luogo all’associazione denominata Matrouh Farmer Association composta da 32 famiglie beduine dislocate lungo la costa con circa 450 ettari di ficheti e con una potenzialità di produzione di 5.000 t. annue. Il gruppo, che ha come scopo principale la valorizzazione del fico e l’esplorazione di nuovi mercati, grazie alla collaborazione con i progetti finanziati dalla Agenzia di Cooperazione Italiana e implementati dal Ciheam, sta apportando un notevolissimo impulso alla economia locale basata essenzialmente sulla agricoltura e pastorizia.

Questo, grazie all’utilizzo di pratiche agronomiche a zero impatto ambientale, senza utilizzo di pesticidi e prodotti chimici e attraverso la produzione di prodotti salubri dalle ottime qualità di sapidità. Inoltre, le azioni del Maf contribuiscono notevolmente alla valorizzazione del territorio, creando nuovi redditi, favorendo lo sviluppo locale e limitando la nefanda immigrazione. Un ottimo esempio di dialogo, collaborazione e sinergia tra enti egiziani e italiani per far fronte comune e proporre uno sviluppo innovativo sostenibile e replicabile in altre luoghi del territorio egiziano e in territori affini.

 

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