Medieval Hotel, Alba Iulia: arredi eleganti e costumi d’epoca del personale richiamano le grandi corti nobili d’Europa
Giovanni Bosi, Alba Iulia / Romania
Oggi è un albergo di charme ed è la storia a parlare di lui. Innanzitutto per la sua collocazione nel cuore la fortezza di Alba Carolina, ad Alba Iulia, retaggio dell’antica Apulum e del forte romano costruito dalla Legio XIII Gemina, nell'anno 106. Lui è il Medieval Hotel, ricavato nel grandioso complesso costruito 300 anni fa: la sua immagine classica insieme ad arredi eleganti e ai costumi dell’epoca indossati dal personale, richiamano le grandi corti nobili d’Europa.
(TurismoItaliaNews) All’ingresso una guardia in abiti del XVIII secolo, con giubba rossa, tricorno nero e dotata di moschetto vigila sulla sicurezza, in attesa che il cambio – a mezzogiorno e alle nove di sera – porti un nuovo soldato con una cerimonia che è una vera e propria parata militare, seguitissima e amatissima dai turisti. Ovviamente è una ricostruzione di ciò che secoli fa avveniva ad Alba Iulia, in Transilvania, uno dei pochi luoghi con una storia continua dai tempi antichi fino ad oggi e dunque da conoscere. La Cittadella rappresenta la più rappresentativa e meglio conservata fortezza bastionata alla Vauban nel sud-est Europa. Se il XVIII secolo era conosciuta per il suo importante ruolo militare, oggi la città è diventata una meta turistica culturale apprezzatissima dagli stessi romeni oltre che da chi arriva dall’estero.
In questo contesto e nell’ambito dell’impegnativo restauro cui è stata sottoposta la Cittadella in occasione del 300° anniversario celebrato nel 2015 (i cui lavori hanno consentito di riportare alla luce e valorizzare i resti romani) il Medieval Hotel rappresenta un biglietto da visita su cui le autorità puntano molto. Dormire e mangiare qui riserva molte suggestioni. Ristrutturato e rinnovato, il possente edificio conserva gli elementi architettonici originali del XVIII secolo, unendo il fascino della sua storia con l’amenità dei dintorni, collocato in una zona lontana dal trambusto della città.
Ventotto camere spaziose (dalle cui finestre si possono ammirare scorci diversi ed insoliti delle fortificazioni militari) conservano elementi architettonici e mobili originali, dando luogo ad uno stile di alta classe. Situate nell'ala sud dell'hotel, si affacciano sul percorso di tre fortificazioni, dove l'accesso è gratuito per gli ospiti. Dalle finestre delle camere, si ha la possibilità di assistere allo spettacolare cerimoniale del cambio della guardia a mezzogiorno con i colpi di cannone a salve. Un altro grande punto di vista è assicurato dalle camere nell’ala est della struttura da cui si può ammirare l'Obelisco "Horea, Closca e Crisan" e la Città Bassa. Le Stanze di guardia (Sala delle Armi, Sala dei Cavalieri Templari e Sala Capitolare) sono comprese nel percorso delle tre fortificazioni con accesso gratuito per gli ospiti dell’hotel.
Il cambio della guardia nella Cittadella di Alba Iulia
E come è facile intuire il Medieval Hotel si rivela una cornice ideale per una vasta gamma di eventi: weekend improntati al relax, feste ed eventi speciali nella vita personale o professionale. Dalla cucina escono menu raffinati proposti dagli chef con piatti della tradizione rumena e internazionali. Insomma il luogo ideale dal quale partire alla scoperta di Alba Iulia.
Alla fine del XVIII secolo, la Transilvania è passata sotto la dominazione austriaca in seguito alla firma del Trattato di Karlovitz nel 1699, in base al quale il principe Michael Apaffy è stato costretto a cedere la città alle autorità austriache. Per rafforzare il dominio e garantire la difesa dalle invasioni ottomane, le autorità asburgiche nel 1704 hanno deciso di costruire a Alba Iulia un bastione secondo la tipologia Vauban, la cui progettazione è stata affidata all’architetto militare Giovanni Morando Visconti. I lavori sono stati eseguiti tra il 1715 e il 1738 realizzando una fortezza imponente (quella che ancora oggi si vede) che si estende su una superficie di circa 110 ettari.
Giovanni Bosi, giornalista, ha effettuato reportages da numerosi Paesi del mondo. Da Libia e Siria, a Cina e India, dai diversi Paesi del Sud America agli Stati Uniti, fino alle diverse nazioni europee e all’Africa nelle sue mille sfaccettature. Ama particolarmente il tema dell’archeologia e dei beni culturali. Dai suoi articoli emerge una lettura appassionata dei luoghi che visita, di cui racconta le esperienze lì vissute. Come testimone che non si limita a guardare e riferire: i moti del cuore sono sempre in prima linea. E’ autore di libri e pubblicazioni.
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