[ REPORTAGE ] Quella finestra sulla Cattedrale: a Rouen la splendida Notre-Dame si guarda con gli occhi di Claude Monet [ VIDEO ]

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Giovanni Bosi, Rouen / Francia

E’ diventata la finestra più famosa di Francia e non solo perché l’affaccio è straordinario, su una delle piazze più scenografiche e ammalianti della Normandia. Piuttosto perché da questa grande finestra a due ante, un tempo a servizio di un negozio di lingerie, in un elegante palazzetto che oggi è la sede dell’Ufficio del Turismo di Rouen, si è più volte affacciato Claude Monet per contemplare la Cathédrale Métropolitaine Primatiale Notre-Dame, una delle più sfarzose chiese gotiche francesi. E che si ritrova in tutta la sua bellezza nei quadri impressionisti del grande Maestro. Così, affacciarsi da questa finestra è come guardare con gli occhi di Monet.

 

(TurismoItaliaNews) Notre-Dame de Rouen, sulla riva destra della Senna, quando ce l’hai davanti ti fa sentire piccolo piccolo. E’ straordinariamente bella con le guglie, le due torri-campanili, le cornici, la miriade di sculture che l’arricchiscono. Sembra quasi fatta di merletto per quanto è raffinata. Del resto per quattro anni, fra il 1876 e il 1880, è stata l’edificio più alto del mondo e tuttora la sua Tour lanterne vanta il primato di avere la flèche, la guglia, più alta del Paese e la terza d’Europa: 96 metri dal livello di Place de la Cathédral.

La Cattedrale di Rouen

La Cattedrale di Rouen

La Cattedrale di Rouen

Si arriva a Rouen sapendo che c’è tanto da vedere: questa antica città che lega indissolubilmente il proprio nome alla pulzella d’Orléans, Jeanne d’Arc, è anche uno dei luoghi più accreditati dell’Impressionismo. E Monet, giocoforza, è un autorevole esponente (1840-1926). Quando dici Monet pensi a Rouen, pensi alla Cattedrale, pensi ai suoi quadri che ti rimandano immagini oniriche della sua realtà punteggiata di colore.

Così non vedi l’ora di affacciarti a quella finestra al primo piano del Bureau des Finances, che ai tempi di Monet era un negozio di lingerie e oggi è un monumento, dal quale Claude-Oscar si è sporto un’infinita di volte: per guardare, memorizzare, metabolizzare quella grande massa irta di torri e pinnacoli. Che finirà per dipingere più di trenta volte, spesso perfino elaborando in altri luoghi il ricordo della Cattedrale. Diverse serie di dipinti tutti con lo stesso motivo, secondo una volontà di cogliere quel soggetto nell’immediato e nell’attimo non ripetibile, sotto l’effetto di luci diverse e in momenti diversi della giornata, spiegano gli storici dell’arte. Anzi, in Place de la Cathédrale, oltre che dal Bureau des Finances, Monet ha lavorato da altri due diversi punti di osservazione, ma quasi sempre con la facciata occidentale di Notre-Dame come modello.

La Cattedrale di Rouen nei dipinti di Monet

Il pannello illustra le fasi costruttive della Cattedrale di Rouen

L'interno della Cattedrale di Rouen

E oggi i suoi capolavori sono conservati in diversi musei del mondo, incluso ovviamente il Musee des Beaux-Arts di Rouen, dove è conservata una ricca collezione di opere e una delle più importanti raccolte di dipinti impressionisti. Maestri del calibro di Gérard, David, Caravaggio, Rubens, Degas, dei fratelli Duchamp, Veronese, Fragonard, Ingres, Modigliani, Clouet, Velasquez, Poussin, Géricault, Monet, Sisley impreziosiscono i corridoi del grande edificio che accoglie il Museo.

“Monet ha fatto della cattedrale di Notre-Dame di Rouen la sua musa ispiratrice per quasi due anni – ci racconta Yannick Bugeon, responsabile Relations internationales & innovation di Rouen Tourisme - oggi è difficile passare davanti al monumento senza pensare al più famoso pittore impressionista, che lo ha trasformato in un’icona artistica. Qui a Rouen Claude Monet dipinse fino a 14 versioni alla volta, passando da un quadro all’altro in base alle variazioni di luce a seconda dell’ora del giorno. I primi quadri della cattedrale furono dipinti nel febbraio 1892 e raffigurano il cortile d’Albano. Si tratta degli unici dipinti realizzati en plein air…”.

Yannick Bugeon, responsabile Relations internationales & innovation di Rouen Tourisme

La finestra da cui Monet ha guardato e dipinto la Cattedrale di Rouen

La finestra di Monet ti prende il cuore pensando che lui è stato lì più volte. Ti affacci da quel davanzale, poi scendi in Place de la Cathédrale col naso all’insù per inquadrare meglio il suo punto di vista. E te lo immagini lì, curioso, smanioso di dipingere, di cogliere l’attimo fuggente del sole sulla facciata della meravigliosa cattedrale gotica.

Per saperne di più
http://www.france.fr/it
www.visiterouen.com
wwws.airfrance.it
www.sncf-connect.com

L'interno della Cattedrale di Rouen

L'interno della Cattedrale di Rouen

La Cattedrale di Rouen

Giovanni Bosi, giornalista, ha effettuato reportages da numerosi Paesi del mondo. Da Libia e Siria, a Cina e India, dai diversi Paesi del Sud America agli Stati Uniti, fino alle diverse nazioni europee e all’Africa nelle sue mille sfaccettature. Ama particolarmente il tema dell’archeologia e dei beni culturali. Dai suoi articoli emerge una lettura appassionata dei luoghi che visita, di cui racconta le esperienze lì vissute. Come testimone che non si limita a guardare e riferire: i moti del cuore sono sempre in prima linea. E’ autore di libri e pubblicazioni.
mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – twitter: @giornalista3

 

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