Rimini - San Marino, la (ex) ferrovia rimasta nel cuore

images/stories/SanMarino/FerroviaRiminiSanMarino03.jpg

Giovanni Bosi, San Marino

Solo dodici anni di esercizio. Ma quando si tratta di treni e binari, tutto resta nel cuore. Specie poi se il collegamento in questione è quello tra Rimini e la Repubblica più antica del mondo: San Marino. E proprio l’ottantesimo anniversario della ferrovia tra le due località da sempre cugine, è al centro di una serie di iniziative che non potevano non avere un risvolto collezionistico: Italia e San Marino il 26 maggio 2012 mandano in circolazione una busta gemella (ma non troppo…).

 

(TurismoItaliaNews) Un sogno condiviso. Dal 3 settembre 1911 il collegamento tra il monte Titano e la città malatestiana era assicurato da un servizio automobilistico realizzato a seguito di un accordo tra Italia e San Marino. "In quel momento – racconta Maria Antonietta Bonelli in ‘Diligenze, Postiglioni e Storie di Francobolli’ (Pietroneno Capitani Editore) - l’Italia eroga per il tratto che interessa il suo territorio 589 lire annuali per ogni chilometro, mentre San Marino corrisponde una cifra annua pari a 10mila lire, compreso anche il canone per il servizio postale". La gestione è affidata alla società "Aemilia" di Bologna, che effettua una corsa giornaliera in partenza da San Marino alle 7.30 e da Rimini alle 16. Il viaggio dura un’ora e 15 minuti ed il biglietto semplice costa 2,50 lire.

Rimini - San Marino, la ferrovia rimasta nel cuore

Rimini - San Marino, la ferrovia rimasta nel cuore

"Ma già dal 1911 – aggiunge Maria Antonietta Bonelli - i sammarinesi avevano cominciato a discutere sulla necessità di un collegamento verso il mare a mezzo ferroviaria. L’attenzione è così attirata dalla costruzione della linea Sant’Arcangelo – Urbino, con una stazione a Torello ed una Montegiardino e poi fino ad un progetto dell’ingegner Quartara che nel 1922 ipotizza due tronchi: San Marino – Borgo Maggiore – Serravalle completamente a dentiera e Serravalle – Dogana – Rimini ad aderenza naturale".

Il 17 agosto 1926 Benito Mussolini è in visita a San Marino e le cronache riferiscono che dichiara al Segretario di Stato per gli affari esteri, Giuliano Gozi di considerare come possibile la costruzione di una linea elettrica per Serravalle. "Gozi – spiega ancora Maria Antonietta Bonelli in ‘Diligenze, Postiglioni e Storie di Francobolli’ - pare insista perché il progetto possa consentire di arrivare fino alla capitale e Mussolini si lascia strappare un’assicurazione. Il 27 marzo 1927 viene firmata a Roma dallo stesso Mussolini la Convenzione che stabilisce la costruzione della Rimini – San Marino e il 3 dicembre 1928 iniziano i lavori".

Una cartolina d'epoca dedicata alla ferrovia Rimini - San Marino

"I lavori iniziano il 3 dicembre 1928 con la posa della prima pietra della stazione di San Marino e proseguiti con lo scavo della galleria Montale, la prima delle 17 realizzate per raggiungere la pianura. Lunga 32 km, la ferrovia aveva un duplice volto, marino e montano, passando dai 2,65 metri di altezza della stazione di Rimini Marina, in vista della spiaggia, ai 643 metri della stazione di San Marino" spiega Gian Guido Turchi nel libro "Rimini - San Marino in treno" (Etr Editrice Trasporti su Rotaie).

L’inaugurazione si tiene il 12 giugno 1932. Le stazioni sono Rimini, Dogana, Serravalle, Valdragone, Borgo Maggiore e San Marino; la lunghezza complessiva è di 32,040 km, di cui 19,818 in territorio sammarinese. Lungo il percorso si attraversano 17 gallerie, tre viadotti a tre luci, tre ponti sull’Ausa, due sottopassi, 90 passaggi a livello (di cui 60 incustoditi e 30 chiusi con lucchetti dati in consegna ai proprietari dei terreni attraversati).

Ma il servizio è destinato a durare poco: il bombardamento del 26 giugno 1944 prova gravi danni, centrando la ferrovia in pieno fra Valdragone e Domagnano. L’ultima corsa si svolge l’11 luglio dello scorso anno con un treno che trasportava sfollati dalla città balneare romagnola.

A ottanta anni di distanza dall’inaugurazione della linea ferrata, Italia e San Marino mandano in campo una busta postale che vuole far memoria proprio di quei binari che non ci sono più, ma di cui le tracce restano ben visibili sul territorio oltre che nella memoria collettiva. Dal 1944 non è stata più ripristinata alcuna via di percorrenza diretta su rotaia. Sono trascorsi ottanta anni da quella prima corsa, ma ancora oggi il "treno biancoazzurro" riesce a fare notizia e richiamare attenzione. Con questo tributo collezionistico si rende onore al valore storico dell’antica elettromotrice, ora in fase di restauro, e alla riapertura al pubblico delle gallerie ancora "ibernate" sotto al Monte che verranno valorizzate grazie a percorsi didattici. Un tuffo nel passato e al contempo un sogno chiamato "ritorno al futuro" così come hanno auspicato le associazioni italo - sammarinesi dedicate alla vecchia strada ferrata. Dalla presenza alla memoria e ritorno. E mentre i progetti si moltiplicano, la filatelia anticipa i tempi e dona come omaggio una "busta postale" d’altri tempi.

La Busta postale italiana presenta come impronta di affrancatura da 0,60 euro (una sorta di francobollo) una foto in bianco e nero della stazione di Rimini nel 1932, dove è raffigurato il "‘trenino biancoazzurro" che ha collegato la città di Rimini a San Marino fino al 1944; sulla sinistra, dall’alto in basso, sono riportate quattro immagini: l’inaugurazione della ferrovia, un vagone del trenino biancoazzurro, un depliant illustrativo della ferrovia elettrica con uno scorcio del porto di Rimini, il Monte Titano e una foto d’epoca della galleria ferroviaria durante la Seconda Guerra Mondiale, utilizzata anche come rifugio antiaereo; come sfondo s’intravedono la tabella oraria originale della tratta ferroviaria Rimini - San Marino e il disegno tecnico di una elettromotrice dell’epoca.

La tiratura della Busta postale italiana è di trecentomila esemplari; per quella sammarinese è di 50mila.

Giovanni Bosi, giornalista, ha effettuato reportages da numerosi Paesi del mondo. Da Libia e Siria, a Cina e India, dai diversi Paesi del Sud America agli Stati Uniti, fino alle diverse nazioni europee all’Africa nelle sue mille sfaccettature. Ama particolarmente il tema dell’archeologia e dei beni culturali. Dai suoi articoli emerge una lettura appassionata dei luoghi che visita, di cui racconta le esperienze lì vissute. Come testimone che non si limita a guardare e riferire: i moti del cuore sono sempre in prima linea.
(A.F.)

 

Chi siamo

TurismoItaliaNews, il web magazine che vi racconta il mondo.

Nasce nel 2010 con l'obiettivo di fornire un'informazione efficace, seria ed obiettiva su tutto ciò che ruota intorno al turismo...

Leggi tutto

Questo sito utilizza cookie, di prima e di terza parte, per inviarti pubblicità in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, clicca qui. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. Leggi la Cookie Privacy...