Scozia, questione di whisky: i segreti della distilleria dove nasce il Glen Grant
Eugenio Serlupini, Rhotes / Scozia
E’ la seconda industria della Scozia, dopo l’estrazione del petrolio. Ma di certo, a differenza dell’oro nero, già il suo nome serve ad evocare stile, tradizione, sapienza e soprattutto gusto. Parliamo di whisky e di distillazione, tecnica arrivata da queste parti insieme ai monaci dall'Irlanda. Quello che secoli fa era cominciato come un modo per utilizzare l'orzo intriso d'acqua dopo un raccolto sotto la pioggia, è diventato oggi una grande industria e una delle maggiori fonti di reddito del paese, che frutta centinaia di milioni di sterline ogni anno. Ma come si fa? Siamo andati a vedere in una famosissima distilleria: quella dove nasce il Glen Grant.
(TurismoItaliaNews) Cosa serve per produrre il whisky? Ovviamente l’orzo germinato, lievito, di sicuro anche tanta buona acqua e poi soprattutto la maestria. In Scozia la zona di Moray è quella deputata alla produzione di questa amatissima bevanda, soprattuto in versione Single Malt. Chi arriva da turista nel Paese non può rinunciare alla visita di una distilleria, perché consente di approfondire quella che è una vera e propria filosofia di vita. Dici Scozia e pensi tartan, golf e Maria Stuarda ma il whisky è qualcosa di più.
La Glen Grant Distillery, fondata nel 1840, si trova all’estremità nord del villaggio di Rothes, a circa 10 miglia a sud di Elgin sulla strada A941 Grantown-on-Spey. Una scelta non casuale: con vicino il mare e il porto di Garmouth, il fiume Spey a sud e piantagioni di orzo tutt’intorno, tutti gli ingredienti base per il whisky di malto sono a portata di mano. Qui ogni anno arrivano da tutto il mondo circa 10mila visitatori – intenditori o curiosi che siano – per apprendere le fasi di produzione attraverso una visita guidata e degustazioni individuali, per poi portare a casa l’esperienza del Single Malt. Il primo approccio con la sede della distilleria, in un luogo ameno circondato dal verde, dà subito la sensazione di trovarsi in un posto in cui tutto avviene “religiosamente” secondo canoni e criteri immutabili. Perché il gusto è fondamentale e non può assolutamente cambiare.
“La natura ha un ruolo determinante nel definire la qualità di un grande whisky Single Malt – spiegano nella distilleria – l’acqua è fondamentale e quella purissima proveniente dalle Highlands scozzesi è essenziale nella composizione di Glen Grant. Ai tempi in cui James Grant fondò la distilleria a Speyside, decise di celebrare le bellezze naturali della zona costruendo un elegante giardino vittoriano. Abbiamo recentemente riportato questi bellissimi giardini al loro antico splendore”. La distilleria è alimentata dalle acque del fiume Spey per una lavorazione che è a ciclo continuo, della durata di 48 ore, per una produzione annuale complessiva di 5,9 milioni di litri di whisky. Che possono lasciare Bottling Hall solo dopo che gli “annusatori” hanno svolto tutte le loro verifiche. Del resto “Whisky as it should be” è lo slogan che la dice lunga. Fondamentali sono le botti in legno che si usano: colore e sapore dipendono proprio da loro, al massimo si usano per tre volte e a fine ciclo vengono segate in due e rivendute per utilizzi nel giardinaggio.
Il giusto bicchiere e mai di corsa“Scegliere il bicchiere giusto aiuta e rende più speciale il momento della degustazione” sottolineano nella Glen Grant Distillery Bottling Hall. Forme e dimensione del bicchiere infatti, cambiano il modo di percepire le sensazioni olfattive e gustative del whisky. I bicchieri consigliati sono lo snifter, la sherry copita o il tulip, tutti con vetro sottile e forme a vaso in grado di volatilizzare e intrappolare l’aroma, rendendo anche più evidente il colore e il carattere d’invecchiamento. E non è tutto: mai andare di corsa quando si degusta il whisky: “Prendete almeno mezz’ora per analizzarne il colore, il carattere e apprezzare pienamente l’aroma. Noterete così che il bouquet cambia considerevolmente dopo che al malto è consentito respirare per qualche tempo. La vostra degustazione sarà così più piacevole, il vostro ‘gusto personale’ andrà a formarsi e insieme anche la vostra capacità di scegliere eventuali abbinamenti con cibo o tabacco. |
Già, ma come si fa? Per produrre il malto, l'orzo viene dapprima immerso in acqua calda, poi lasciato scolare. Ciò dà inizio al processo di germinazione che genera gli enzimi naturali all’interno dei chicchi e rilascia proteine e amido. L'amido è la materia grezza dalla quale si ottengono zucchero e alcool. Attraverso un mulino composto da due paia di rulli sovrapposti, il malto viene macinato sino a diventare “grist” per essere poi utilizzato nel processo. Nella sala di miscelazione, dentro il “mash tun”, il malto si unisce all’acqua di sorgente riscaldata, aggiunta in quattro stadi di temperature sempre più elevate per estrarre lo zucchero. Il contenuto è lasciato in infusione per parecchie ore e il prodotto finale è un liquido zuccheroso chiamato “wort”, un vero e proprio mosto di malto. Attraverso una griglia saldata che si trova alla base del tino di miscela, viene scolato per eliminare le scorie del malto, destinate all'impianto di riciclaggio situato vicino alla distilleria, dove vengono convertite in mangime per animali.
Nella sala di fermentazione dieci grandi tini di legno in pino dell'Oregon, chiamati “wash backs” vengono usati per raccogliere il mosto di malto raffreddato (liquido zuccheroso). E’ qui che, durante il riempimento dei tini, si aggiunge il lievito e durante le seguenti 42-48 ore, la sua azione sullo zucchero produce l'alcool, generando una schiuma spumosa all'apice della fermentazione. Quando questa è completata, il contenuto (che ora si chiama “wash”) è pompato nell’apposito contenitore pronto ad essere distillato. I vini bassi (low wines) subiscono una seconda distillazione nello spirit still più piccolo, ma questa volta il distillato è separato in tre parti. La prima parte chiamata foreshots (testa di distillazione) e l'ultima parte chiamata feints (coda di distillazione), sono raccolte e miscelate con i low wines pronte ad essere distillate di nuovo. Solo la seconda parte, middle cut (cuore di distillazione) è tolta e va a riempire le botti di quercia, che diventeranno il Glen Grant Single Malt Whisky.
Per la maturazione quella di Glen Grant è una cantina tradizionale e permette l'immagazzinaggio sino all'altezza di tre botti. Il nuovo spirito è versato nelle botti di quercia, poi è lasciato indisturbato sino a che è completamente maturo. Durante questo periodo, circa il 2% del whisky invecchiando evapora naturalmente. Per legge l'alcool deve maturare per un minimo di tre anni prima di poter essere denominato Scotch Whisky. Gli alambicchi alti e snelli, gli unici purificatori e la speciale selezione di botti usate per la maturazione contribuiscono insieme a dare al Glen Grant il suo carattere leggero e fresco. La caratteristica di questa distilleria è il trattamento delle botti, meticolosamente selezionate una per una. Un lento invecchiamento in botti di quercia di alta qualità dona a Glen Grant il suo colore unico e il suo sapore decisamente fresco benché leggermente fruttato.
“Questa era la visione di un individuo straordinario, il maggiore James Grant ed è ciò che tuttora rende il Glen Grant chiaramente diverso dagli altri whisky” chiosano in distilleria.
Nel 2006, la Campari ha acquistato Glen Grant, il suo unico whisky, e cioè quando Allied Domecq venne acquistata da Pernod Ricard. Ancora oggi, Glen Grant continua a essere uno dei Single Malts più venduti al mondo, continuando la sua storia nello Speyside con gli stessi standard e le tradizioni della famiglia Glen Grant e dei suoi discendenti.
L’aggiunta più recente della gamma, il 16 Years Old, ha abbondanti fresche note fruttate e una nota finale complessa e intensa. Aspetto brillante colore dorato, buquet intenso e vellutato, fortemente fruttato, al palato è delicato, fresco con un giusto equilibrio di frutti maturi, è invecchiato in botti di Bourbon. Quando si versa nel bicchiere è per degustarlo, valutarlo, apprezzarlo. E come ogni super alcolico, si beve sempre con moderazione. Non conta la quantità, ma la qualità…
Per saperne di più
Glen Grant Distillery
Rothes, Aberlour - Scotland, Ab38 7bs - Uk
Davide Campari - Milano Spa
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
www.glengrant.com
www.discovery-distilleries.com