Nizza, al coloratissimo Marché aux Fleurs per un’esperienza sensoriale a tutto tondo: gusto, tradizione e folclore si intrecciano

Giovanni Bosi, Nizza / Francia
Cammini per il Cours Saleya e ti godi il sole che rende tutto dorato: i limoni giallissimi e profumatissimi di Mentòn, gli splendidi bouquet di fiori multicolori che aspettano solo di essere acquistati da un innamorato per l’altra metà del cuore. E capisci quanto tutto questo sia straordinariamente bello da vivere. Dove? Siamo nella Vecchia Nizza, a due passi dalla Promenade des Anglais e ai piedi del parco del castello, in quello che è annoverato fra i mercati più caratteristici di Francia: il Marché aux Fleurs. E ti vengono in mente gli Amorini di Peynet…
(TurismoItaliaNews) Beh ragazzi, cosa c’è di meglio di vivere una città mediterranea come Nizza attraverso uno dei suoi simboli più tipici? La mattina è ovviamente il momento migliore per arrivare in Cours Saleya, dove dal 1861 si svolge quotidianamente il Mercato dei Fiori nizzardo (tranne il lunedì). Una tappa irrinunciabile, magari dopo una tappa nella vicina Maison Auer in St. François de Paule, la famosa cioccolatera nata a metà dal diciannovesimo secolo ad opera di un giovane pasticcere svizzero, Henri Auer, attratto dall’abbondanza della produzione di frutta mediterranea, sceso sulla Costa Azzurra per stabirsi a Nizza. Nel tempo i suoi canditi sono diventati famosi in tutto il mondo e oggi Thierry Auer rappresenta la quinta generazione di pasticceri. Irrinunciabile dunque l’assaggio di questa spettacolare frutta candita.
Così come irrinunciabile è l’assaggio, al Marché aux Fleurs, della socca, lo street food per antonomasia della cucina nizzarda e della stessa Nizza. Quella più buono è di Chez Theresa che dal 1925 dispensa la sua bontà. La socca è uno di quei super-food a base di farina di ceci che la rende amabile al palato. Ce la fa assaggiare Sophie nel suo stand gastronomico mobile davanti al quale in un batter d’occhio si forma la coda non appena questa sorta di pizza salata è pronta: un alimento amatissimo, popolare e tipico della gastronomia nizzarda, che non è né provenzale né italiana, ma che è entrambi insieme. Un alfiere di questa cucina tradizionale, tutelata e garantita con un marchio di qualità che è pure un “blasone di nobiltà”. C’è anche una birra a base dello stesso ingrediente.
Intorno alla socca, le tante altre attrazioni del mercato, dedicato ai fiori, alle piante, alla frutta e altre eccellenze del territorio come formaggi, paté, salumi, spezie, confetture di agrumi della Costa Azzurra, dolciumi come i Macarons de Nice, profumi, oggetti d’antiquariato e souvenir. Insomma un bengodi. Guardando le tante bancarelle con venditori sorridenti pronti a descriverti le loro bontà, come puoi rinunciare allo shopping per portarti a casa tante leccornie? Anche perché si tratta di prodotti biologici e sostenibili, legati sempre alla stagionalità.
Il mercato risveglia davvero tutti e cinque i sensi, anche il colpo d’occhio è entusiasmante per i colori dei prodotti in vendita così come quelli degli edifici che si affacciano su Cours Saleya, o dei tendoni delle bancarelle. E dove non mancano ristoranti e caffè all’aperto dove crogiolarsi al sole in attesa di riprendere l’esplorazione del mercato. E può capitare di imbattersi in rumorosi spettacoli di artisti di strada. Peraltro a dire che il Marché aux Fleurs è uno dei più belli di Francia ci ha pensato il Conseil National des Arts Culinaires, dunque un luogo iconico un po’ come il Marché aux Fruits et Légumes de la Libération o il Marché aux Poissons in Place Saint-François dove a disposizione c’è il miglior pescato della notte… E allora, cosa aspettate a visitarli?
Per saperne di più
www.explorenicecotedazur.com
www.france.fr
www.maison-auer.com
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Giovanni Bosi, giornalista, ha effettuato reportages da numerosi Paesi del mondo. Da Libia e Siria, a Cina e India, dai diversi Paesi del Sud America agli Stati Uniti, fino alle diverse nazioni europee e all’Africa nelle sue mille sfaccettature. Ama particolarmente il tema dell’archeologia e dei beni culturali. Dai suoi articoli emerge una lettura appassionata dei luoghi che visita, di cui racconta le esperienze lì vissute. Come testimone che non si limita a guardare e riferire: i moti del cuore sono sempre in prima linea. E’ autore di libri e pubblicazioni.
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