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San Salvatore Telesino: lungo la Via Francigena del Sud, tra storia, fede e sapori millenari della Campania

 

Giovanni Bosi, San Salvatore Telesino / Campania

Chi percorre la Via Francigena del Sud lo sa: ci sono luoghi che non si attraversano soltanto, ma che si sentono sotto la pelle. San Salvatore Telesino è uno di questi. Un borgo che unisce il passo lento del pellegrino all’intensità della scoperta, dove ogni pietra racconta di battaglie sannitiche, di monaci benedettini, di mosaici romani e di antiche ricette custodite come segreti di famiglia. Un piccolo mondo che non ha bisogno di artifici per sorprendere: bastano un affresco, un profumo di fritto fragrante, il racconto appassionato di chi qui vive da sempre — e il viaggio si trasforma in esperienza.

Assisi, il bosco che parla a tutti: all’Eremo delle Carceri arriva la nuova segnaletica accessibile per un turismo inclusivo e consapevole

 

Un bosco che accoglie, che parla a tutti e invita alla scoperta nel segno dell’inclusione, della spiritualità e della sostenibilità. È stato inaugurato il nuovo sistema di segnaletica accessibile del Bosco dell’Eremo delle Carceri di Assisi, un luogo simbolo della spiritualità francescana e meta di pellegrinaggi da tutto il mondo. L’intervento, realizzato da Uniat Aps (Unione Nazionale Inquilini Ambiente e Territorio) nell’ambito del progetto “C.R.A.C. – Consuma Responsabilmente ed Abbatti i Confini”, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, rappresenta un passo decisivo verso un modello di fruizione del patrimonio naturale e religioso aperto a tutti.

Orte Sotterranea: il mistero sotto i piedi, viaggio nel cuore segreto della Tuscia fra pietra e ingegno umano

 

Giovanni Bosi, Orte / Lazio

Questo borgo della Tuscia laziale cela il suo volto più sorprendente non nel panorama che lo circonda, ma nelle viscere stesse della sua rupe. È Orte, l’antico borgo arroccato su un pianoro tufaceo, a pochi chilometri da Roma, al confine tra Lazio ed Umbria, che da oltre duemilacinquecento anni vive sospeso tra la storia e il mistero. Le sue case in pietra si affacciano sul Tevere, ma è al di sotto di esse che si cela il suo tesoro più grande: Orte Sotterranea, un viaggio nelle profondità del tempo, dove acqua, pietra e ingegno umano hanno scritto una storia lunga millenni.

Marta, la sentinella del Lago di Bolsena: qui il tempo profuma di acqua dolce e di storie dei pescatori

 

Giovanni Bosi, Marta / Lazio

C’è un momento preciso, quando si arriva a Marta, in cui il lago di Bolsena sembra trattenere il respiro. È l’attimo in cui la Torre dell’Orologio, regina silenziosa del borgo, appare in tutta la sua imponenza e racconta – con il suo orologio che scandisce lente ore di quiete – la storia di un borgo e che ha fatto della sua vocazione un’arte, e della sua tradizione un destino. Quella stessa torre che ora è diventata anche un faro nella notte grazie alla sua illuminazione artistica, quasi a ricordare che da queste parti i suoi pescatori sono protagonisti di storie quotidiane di passione e di gusto.

L’agricoltura lunare comincia qui: dalla polvere al raccolto, ricercatori norvegesi studiano le opportunità con Esa

 

Angelo Benedetti, Roma

Immaginare campi coltivati sulla Luna non è più soltanto fantascienza, ma un obiettivo concreto della ricerca spaziale europea. Restare a lungo sul nostro satellite naturale significherà, infatti, imparare a vivere di ciò che si trova lì, senza dipendere costantemente dalle risorse terrestri. Tra le sfide più affascinanti e complesse di questa prospettiva c’è quella di produrre cibo direttamente sulla superficie lunare. È possibile coltivare piante in un ambiente tanto diverso dalla Terra?

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Ultime novità

 

Ci sono angoli delle Dolomiti in cui l’inverno sembra muoversi con un passo più lieve, quasi che la neve, cadendo, non ricoprisse soltanto il paesaggio ma risvegliasse una dimensione sospesa, fuori dal tempo. È ciò che accade a San Vigilio di Marebbe e a San Martino in Badia, due piccoli mondi separati solo da pochi chilometri ma uniti da un’identità condivisa: la lingua, la cultura e la tradizione ladina. Qui l’inverno non è una stagione, è un racconto, e ogni frazione – da Pieve a Rina, da Piccolino a Longiarù – aggiunge un capitolo a una storia che mette insieme natura, silenzio e autenticità.

 

Eugenio Serlupini, San Marino

Un viaggio nel cuore della Repubblica più antica del mondo prende forma in miniatura, tra carta, inchiostro e memoria. Si intitola “12 Frammenti di Storia Sammarinese” il nuovo, affascinante progetto promosso da Poste San Marino, che trasforma la filatelia in un racconto identitario, un ponte tra passato e futuro. L’iniziativa invita cittadini, studenti e appassionati a riscoprire le radici e le vicende di un piccolo Stato che, da secoli, custodisce il valore più grande: la libertà.

 

Giovanni Bosi, Singapore

C’è un luogo in quell’incredibile città-stato che è Singapore, dove la frontiera tra natura e ingegneria si dissolve in un abbraccio spettacolare. Si chiama Gardens by the Bay ed è molto più di un parco: è una dichiarazione d’intenti, un manifesto di bellezza, tecnologia e visione sostenibile. Centouno ettari di verde rigenerato, sottratti al mare e restituiti alla vita, che oggi rappresentano uno dei simboli più iconici della città-Stato asiatica.

 

Giovanni Bosi, Gubbio / Umbria

Tra le pietre antiche dei suoi palazzi medievali e il silenzio delle sue chiese, a Gubbio – la più bella città medievale (come recita un amatissimo cartello turistico d’antan che accoglie il viaggiatore alle porte del borgo) torna a risuonare l’eco di una delle storie più affascinanti della spiritualità italiana: quella dell’incontro tra San Francesco e il lupo. Un racconto che parla di pace, fiducia e riconciliazione con la natura, e che oggi rivive nel grande progetto espositivo diffuso “San Francesco e Frate Lupo. L’arte racconta la leggenda dell’incontro”, visitabile fino al Museo Civico di Palazzo dei Consoli, al Museo Diocesano e alle Logge dei Tiratoi della Lana. Per la prima volta oltre 250 opere tra dipinti, sculture, ceramiche, manoscritti, incisioni e libri illustrati, provenienti da musei, archivi, biblioteche e collezioni private italiane ed estere, si possono ammirare insieme in questo itinerario.

 

Giovanni Bosi, Città di Castello / Umbria

Il respiro della materia si fa arte e la luce del presente illumina le ombre del passato industriale. Siamo alle porte di Città di Castello: il Museo degli Ex Seccatoi del Tabacco è un complesso imponente trasformato in santuario dell’arte contemporanea per volontà di Alberto Burri, uno dei più grandi protagonisti del Novecento. Entrare qui significa compiere un viaggio dentro la mente e l’anima di un artista che ha saputo trasformare il dolore, la cenere e il rifiuto in pura bellezza.

 

A cavallo tra le province di Trento e Brescia, il comprensorio Pontedilegno-Tonale si prepara per il via della nuova stagione invernale: dal 10 novembre si possono acquistare gli skipass online. Confermato lo Smart Skipass che premia i più rapidi. E da quest’anno la categoria Junior è estesa fino ai 18 anni (fino all’anno scorso si fermava a 16 anni). Tra le novità, il Fantaski al Passo Tonale completamente riqualificato. Molte le attività anche per chi non scia. Il 6 dicembre l’inaugurazione ufficiale con il Winter Opening Party.

 

Ripercorre la rappresentazione del notturno nell’arte figurativa dall’inizio del XVII secolo fino alla contemporaneità, la mostra che presenta la Gam Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino fino al 1° marzo 2026. A cura di Fabio Cafagna ed Elena Volpato, nell’ambito della Terza Risonanza, l’esposizione presenta un centinaio di opere provenienti da prestigiose istituzioni pubbliche e collezioni private d’Europa, delle quali un nucleo consistente è parte delle collezioni della Gam.

 

Giovanni Bosi, Canino / Lazio

Nella Tuscia viterbese, dove gli olivi disegnano colline e orizzonti di luce, il tempo è scandito dal fruscio delle foglie d’argento e dal profumo intenso dell’olio appena molito. È qui a Canino che l’Oleificio Sociale Cooperativo celebra un traguardo importante: sessant’anni di storia, tradizione e qualità. E tutela del paesaggio.

Il piacere di mangiare

Pane di civiltà: viaggio nella Türkiye dove il profumo della storia si impasta ogni giorno grazie all’arte della panificazione

  In Türkiye il pane non è soltanto un alimento: è un rito quotidiano, un’eredità viva che racconta millenni di storia e di cultura. Dalle cucine dei villaggi anatolici ai moderni forni delle metropoli, ogni pagnotta racchiude la memoria di un popolo che nel grano ha trovato la propria radice e identità. In Anatolia, una delle più antiche culle della vita sedentaria, il pane accompagna l’uomo sin dagli albori della civiltà. I resti di antiche pagnotte e gli utensili per la panificazione rinvenuti negli scavi archeologici disseminati in tutto il Paese sono testimonianze tangibili di una tradizione che si tramanda, intatta e vitale, da migliaia di anni. Oggi come allora, il gesto di impastare e condividere il pane unisce comunità e generazioni, trasformando un semplice alimento in un simbolo universale di ospitalità, spiritualità e identità culturale turca.

Una ricetta antichissima: la comunità di Roccamontepiano lavora insieme per salvare la tradizionale cotta del mosto d’uva

  Una scommessa per il futuro. A Roccamontepiano, millecinquecento anime in provincia di Chieti, il vino cotto è una faccenda seria. Al punto che la tradizione vuole che, quando nasce un figlio, si prepari e si metta in cantina una botte di vino cotto da conservare nel tempo, magari da aprire il giorno in cui quel ragazzo o quella ragazza si sposerà. Ben più di una bevanda, il vino cotto rappresenta un motivo di orgoglio per ogni famiglia che lo produce. Diventa Presidio Slow Food la tradizionale cotta del mosto d'uva.

Il gusto dell’autenticità a tavola: a Caserta il viaggio virtuoso di Sasà Martucci tra terra, memoria e pizza da favola

  Giovanni Bosi, Caserta / Campania C’è un profumo inconfondibile che accoglie chi entra da “I Masanielli”, la pizzeria di Sasà Martucci in viale Vivaldi a Caserta. È l’aroma della farina viva, del pomodoro appena colato, dell’olio buono che scende lento su una pizza che non è solo cibo, ma racconto, territorio, emozione. Qui, ogni impasto è un punto di partenza: un viaggio virtuoso tra terra, storie e prodotti gastronomici del territorio casertano, come ama dire lo stesso Martucci. In definitiva, una Pizza con la P maiuscola.

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